Ilio Barontini. Donato al Museo della Città lo spadino del comandante partigiano
È stato il sindaco Luca Salvetti ad avere l'onore di ricevere il cimelio di Barontini, donato alla città, dalla Cantina della Coppa Barontini e che verrà esposto al museo dei Bottini dell'Olio
Un grande momento storico per la nostra città quello che si è tenuto nel pomeriggio di martedì 21 gennaio nella Cantina della Coppa Barontini (in pagina le foto di Lorenzo Amore Bianco).
Proprio in questa occasione, infatti, il sindaco Luca Salvetti ha avuto l’onore di ricevere, rappresentando simbolicamente l’intera città, lo spadino di Ilio Barontini, che verrà esposto al Museo della Città e che, da questo momento, sarà di proprietà di tutti i livornesi.
“Quando ero solo un bambino mio nonno mi raccontava sempre la storia di Ilio Barontini – ha detto il sindaco Salvetti – Mai e poi mai avrei immaginato a distanza di tanti anni di poter ricevere, a nome di tutti i cittadini, un dono così prezioso che rappresenta un simbolo di resistenza e di memoria collettiva per la nostra città”.
Come ha, con grande attenzione, ricordato Mauro Nocchi, presidente onorario dell’Associazione Barontini, il cimelio ricorda la missione in Etiopia del comandante partigiano, che partecipò alla Resistenza contro il fascismo nelle colonie in Africa, con il compito di organizzare la guerriglia contro gli invasori e la propaganda antifascista fra militari e coloni italiani.
Barontini ricevette infatti lo spadino da Negus Hailé Selassié, imperatore etiope, che, in tal modo, lo riconosceva come viceré, garantendogli libertà di movimento nei territori etiopi.
“Questo spadino non è un semplice oggetto storico – ha commentato Claudio Ritorni, presidente dell’Associazione Barontini – Esso racchiude in sé i valori dell’antifascismo e della democrazia, valori che sono stati tramandati a tutti noi dal grande Ilio Barontini e che saranno di volta in volta ricordati in una serie di iniziative che, a partire dalla giornata di oggi, accompagneranno i livornesi fino alla tanto attesa gara della Coppa Barontini”.
“È importante che i privati consegnino agli enti pubblici documenti e oggetti storici – ha affermato infine Carla Roncaglia, presidente dell’Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea (Istoreco) – Soltanto in questo modo è infatti possibile consegnare alla comunità e ai giovani di domani una memoria collettiva, motore di diffusione per l’identità della cittadinanza”.
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