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In pensione la poliziotta Alessandra Giorgia Agosta

Domenica 5 Ottobre 2025 — 12:17

Ringraziamo Alessandra Giorgia, Giampaolo Dotto e il questore Stellino per la disponibilità

Il saluto dell'amico e collega Dotto: "Per me una collega, un'amica, una sorella". L'omaggio del questore Stellino: "Una poliziotta bravissima e una donna eccezionale"

“Non è nelle mie corde stare sotto i riflettori. Ho sempre svolto il mio lavoro nell’ombra. Perciò ricevere in queste ore tutti questi messaggi di stima e affetto è un po’ una sorpresa ma so che c’è lo zampino di Giampaolo (qui sotto il suo saluto, ndr)”. A parlare, con emozione e semplicità, è Alessandra Giorgia Agosta sovrintendente della Digos di Livorno in pensione dal 1 ottobre. “I messaggi più belli? Quelli dei colleghi più giovani. Il fatto di aver creato con molti un legame forte in così poco tempo mi fa pensare di essere riuscita a lasciare in loro qualcosa. E questo mi riempie il cuore di gioia e gratitudine”. Il sogno di Alessandra Giorgia era chiaro fin dal primo giorno: “Avevo le idee chiare fin da quando nel giugno 1988 mi sono arruolata: volevo essere una poliziotta della Digos. Mi sentivo più in sintonia in un ruolo di prevenzione”. Dopo aver frequentato la scuola allievi a Peschiera del Garda, il suo primo incarico è stato all’ordine pubblico della questura di Milano dove è rimasta un anno. Poi il passaggio alla squadra volante di Mantova per circa quattro anni e mezzo. Successivamente il trasferimento a Livorno, città dove vive un pezzo della famiglia, ricoprendo vari ruoli: ordine pubblico, ufficio anticrimine, squadra volante. Nel 2001 l’approdo alla Digos, ufficio nel quale ha raggiunto il grado di sovrintendente nel 2019. “Ai colleghi più anziani, testimoni della mia vita e io della loro, va il mio più grande grazie. Siete stati i miei maestri, da voi ho imparato tanto”.
L’omaggio del questore Maria Rita Stellino, che ringraziamo per la disponibilità: “Una poliziotta bravissima e una donna eccezionale. Sono onorata di averla avuta nella mia squadra”. Il saluto dell’amico e collega Giampaolo Dotto (in pensione dal 1 settembre 2023): “Una collega, un’amica, una sorella. Definirla con un termine è difficilissimo, forse impossibile. Un pezzo importante di me, della mia vita, dei miei alti e bassi, delle mie risate e delle mie lacrime, di gioie e dolori Lei li ha accolti ed ha fatto altrettanto con me, Lei me li ha affidati. La sua grande unanimità, la sua passione e l’empatia unica, talenti che mancheranno alla collettività, molto. Perché le grandi persone sono quelle che lasciano un vuoto importante quando se ne vanno. Una guida, la sua, un esempio e una sicurezza allo stesso tempo. Grazie per tutto quello che hai fatto, per la nostra città ma non solo. Grazie per esserci sempre stata e per la fiducia di essere stata una collega fantastica e grazie per essere un’amica importante e una sorella”.

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