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Iva azzerata sugli assorbenti nelle Farmacie Comunali

Venerdì 11 Giugno 2021 — 17:56

Il direttore generale Farma.Li, Fornai: "L'iniziativa avrà la durata di un anno nella speranza che il Governo proceda con l'effettiva riduzione di questa imposta. Se così non sarà proseguiremo per un altro anno"

Nelle nove Farmacie Comunali (nella foto Amore Bianco la farmacia comunale n.8) gestite da Farma.Li su tutti gli assorbenti igienici, tamponi e coppette mestruali da alcuni giorni è applicato uno sconto pari all’entità dell’aliquota Iva vigente su questi prodotti. “Si tratta di una indicazione che come Giunta – spiega l’assessore alle Aziende del Comune di Livorno, Gianfranco Simoncini – abbiamo dato a Farma.Li a seguito della decisione del Consiglio comunale approvata  a larghissima maggioranza con la quale vogliamo sollecitare il Governo nazionale perché si arrivi al totale azzeramento dell’Iva, o almeno alla sua riduzione,  su questi presidi fondamentali per la vita di milioni di donne”. “Come Amministrazione comunale – aggiunge Simoncini – abbiamo aderito convintamente ad una iniziativa che si sta svolgendo a più livelli nel nostro Paese e che ci auguriamo posso produrre rapidamente gli effetti sperati”. L’azzeramento dell’aliquota, che fa seguito ad una delibera approvata dal Consiglio comunale e prontamente accolta dalla Giunta e da Farma.Li,  è stata rappresentata venerdì 11 giugno dall’assessore alle Aziende del Comune di Livorno, Gianfranco Simoncini e dal direttore generale di Farma.Li, Susanna Fornai.  Il Consiglio comunale, infatti, lo scorso mese di maggio, era stato investito della questione in seguito alla presentazione di due mozioni, l’una “Agevolazioni nell’acquisto di assorbenti e coppette mestruali” presentata dai consiglieri Barale e Bruciati, l’altra  “Stop alla Tampon Tax e possibilità di applicare prezzi contenuti e promozionali sui prodotti sanitari e igienici femminili” presentata dai consiglieri Cecchi, Simoni, Marengo, Sassetti, Fenzi, Tomei, Semplici, Nasca, Ferretti, Di Cristo, Lucetti, Tornar, Girardi, Agostinelli, Bianchi e Pritoni, poi unificate in un unico documento approvato dall’Assemblea comunale. La Delibera del Consiglio Comunale recita: “Considerato che ogni donna, dal menarca alla menopausa, escludendo le eventuali gravidanze, ha circa 520 cicli mestruali e consuma almeno 12 mila assorbenti; calcolando che per tredici cicli l’anno vengano spesi, fra assorbenti esterni e interni circa 126 euro, di questi 22,88 euro vanno allo Stato come imposta sul valore aggiunto,  una riduzione dell’aliquota costituirebbe un aiuto economico per tutte le donne in difficoltà economica e sarebbe un segnale di civiltà in un Paese che ancora oggi non considera e valuta con la dovuta attenzione le esigenze delle donne”. Nonostante gli assorbenti igienici siano un prodotto di prima necessità per milioni di donne, sono tuttora assoggettati all’aliquota IVA più alta esistente, ovvero quella del 22%, paragonandoli di fatto ai beni di lusso. Il Governo è già intervenuto all’inizio del 2020 sulla disciplina IVA di questi articoli, riducendo però l’imposta soltanto sugli assorbenti più costosi come i biodegradabili e compostabili, allo scopo di incentivarne l’utilizzo, escludendo però dal provvedimento la maggioranza degli assorbenti venduti ogni giorno; la conseguenza è che su tali beni è attualmente applicata l’aliquota ordinaria del 22%. “Per questo motivo le Farmacie Comunali di Livorno, su indicazione dell’ Amministrazione Comunale – afferma Susanna Fornai direttore generale di Farma.Li – hanno deciso di neutralizzare l’impatto di tale tributo, scontando tutti gli assorbenti igienici, i tamponi e le coppette mestruali femminili in vendita di un importo pari, appunto, all’IVA al 22%. L’iniziativa avrà la durata di un anno, nella speranza che il Governo proceda con l’effettiva riduzione di questa imposta applicata su tutte le tipologie di assorbenti in commercio; se così non sarà la campagna di sensibilizzazione sarà prorogata per un altro anno”. “Gli assorbenti femminili – aggiunge Susanna Fornai – sono un bene di prima necessità, l’Iva al 22% su questi prodotti è una imposta che va a discriminare lo status di donna. È quindi importante che anche le farmacie comunali contribuiscano ad aprire la strada ad un cambiamento più ampio anche a sostegno della parità di genere. Essendo impossibile intervenire sul tributo sarà applicato da Farma.Li. uno sconto compensativo direttamente sul prodotto”.  “L’iniziativa – precisa Fornai – è attivata su tutte e nove le farmacie comunali gestite da Farma.Li. Sugli assorbenti è, di fatto, azzerato l’impatto della aliquota Iva ordinaria. Non una riduzione al 4% come sui prodotti di prima necessità, ma uno sconto pari all’entità dell’aliquota del 22%, che il cliente troverà indicato sullo scontrino. Saranno le Farmacie Comunali a farsi carico del costo dell’Iva su un prodotto che non può certamente essere considerato un lusso”.

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