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Nubifragio. Il Circolo “Le mi’ bimbe” quartier generale di solidarietà. “Non chiediamo soldi, occhio!”

Martedì 3 Ottobre 2017 — 12:25

La presidente Susy Bottici ringrazia tutti per il grande apporto volontario messo in campo in questi giorni di emergenza e sottolinea: "Noi non chiediamo un solo euro, attenzione a chi lo fa a nome nostro"

Un mese intenso quello che ha vissuto e continua a vivere la nostra città a seguito dei drammatici eventi legati al nubifragio che hanno devastato Livorno in molti quartieri. Per fortuna che, come è stato ampiamente raccontato in queste settimane, c’è chi è sceso in campo senza remora alcuna, senza pensarci, con il cuore a briglia sciolta solo perché “era giusto farlo, era giusto esserci”.
In queste settimane di aiuti e solidarietà ecco che ad Ardenza il Circolo “Le Mi’ Bimbe” si è trasformato in un vero e proprio quartier generale di solidarietà. Da li partivano, e tutt’ora partono, gli aiuti per i tanti alluvionati, per chi ha perso tutto e, specialmente a ridosso dell’emergenza, non sapeva neanche come fare per pranzare o per dare cena ai figli.
“Nel nostro circolo – spiega la presidente Susy Bottici – sono venute persone di tutte le età e di tutti i tipi pronte per gettarsi in mezzo e dare una mano. Grazie ad una bacheca costantemente aggiornata qui nel salone principale abbiamo cercato di coordinare gli aiuti al meglio. Sopra c’era scritto chi e di cosa aveva bisogno e dall’altra parte invece chi e cosa offriva: da elettricisti a psicologi fino alle cose materiali come cibo, materassi, furgoni, etc. In questo modo i tantissimi volontari venivano e si smistavano per portare vestiti, cibo e attrezzature per la pulizia. Abbiamo servito oltre mille pasti al giorno durante i giorni più duri dell’emergenza e questo anche grazie all’aiuto della grande distribuzione come Lidl Italia o dei commercianti livornesi come il panificio in corso Amedeo e in via dei Funaioli che hanno sfornato circa 20 chili di pane al giorno. Ma un grande grazie anche al Mercato Centrale che ci ha fornito generi di prima necessità per chi ne avesse bisogno e carne e pesce per la preparazione di pranzi e cene per non offrire tutti i giorni soltanto pasta al pomodoro”.

LA BACHECA DEL CERCO-OFFRO ESPOSTA ALL’INTERNO DEL CIRCOLO LE MI’ BIMBE

Una vera e propria macchina della solidarietà dunque che ha funzionato spontaneamente e senza mai chiedere un euro. “Noi abbiamo fatto del bene senza mai chiedere soldi a nessuno ma offrendo aiuti concreti – spiega Bottici – Diffidate da chiunque chieda soldi per conto del nostro circolo. Noi non chiediamo né bonifici né donazioni né un solo euro. In questo periodo abbiamo ricevuto solo un bonifico di aiuto dai “Piccoli Giganti Onlus” di Roma pari a 500 euro. Nel futuro prossimo faremo delle cene di beneficenza e quello che ricaveremo lo daremo direttamente ai bisognosi magari tramite dei buoni da distribuire alla grande distribuzione di cui potranno usufruire gli alluvionati “certificati” che devono ricostruire le proprie case”.

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