Nubifragio. Simone, travolto dalla piena con il suo deambulatore: “Ho avuto paura di morire”. Il racconto
Il racconto di Simone: "Salvo grazie a mio fratello e mio nipote. In quegli istanti non puoi pensare ma soltanto agire". Il Gruppo Cinofilo Livornese gli ha consegnato mille euro per ripartire
di Daniele D’Ambra
L’alluvione del 10 settembre ha cercato di piegare Livorno, ma Livorno sa cosa vuol dire combattere. Ognuno ha donato quello che poteva per far sì che chi era stato colpito dal nubifragio avesse la possibilità di rialzarsi. Ecco perché il Gruppo Cinofilo Livornese ha deciso di fare una donazione di mille euro a Simone Bonaccorsi.
Chi è Simone? Simone è un ragazzo di 39 anni affetto da due malattie rare, la “atassia spinocerebellare” e la “iperkaliemia”, che lo costringono a camminare con un deambulatore e ad una minor possibilità di movimento per quanto Simone sia autonomo nel quotidiano. Quella notte Simone ha visto la morte in faccia, affrontando una terribile esperienza che non scorderà mai nella vita.
I problemi di salute per Simone emersero dopo la rottura di tre costole nel 2007, incidente che ha spianato la strada a queste due malattie genetiche. A causa di tutto questo ha dovuto cessare la professione di geometra quattro anni fa, nel 2013. Non ha mai smesso di lottare, però, e quella sera lo ha dimostrato quando, mentre stava usando il pc per svago dopo una festa con amici nel suo fondo di via della Valle Benedetta, alle 4 di mattina si è trovato sommerso dalla piena.
Simone ammette e ringrazia chi lo ha salvato dalla morte: “Vito e Andrea, mio fratello e nipote, mi hanno preso in braccio e portato al terzo piano – spiega – Ho perso tutto ma sono grato alla mia famiglia. Avevo chiuso le finestre verso le due di notte perché stava entrando acqua. Ho avuto paura come in un film dell’orrore. Ho avuto l’impressione di morire.”
Cosa si può provare in quel momento, quando vedi la fine? Simone non ci pensa troppo e risponde come se stesse rivivendo quei drammatici attimi. “In quegli istanti non puoi pensare ma soltanto agire, avere l’istinto di sopravvivenza che ti aiuta a non mollare. La paura diventa energia. Solo dopo ti accorgi di cosa hai perso e di come i livornesi si amino tra loro considerando l’aiuto che mi è stato dato per liberare il fondo dal fango. In particolare ringrazio Lenzi ed il Gruppo Cinofilo Livornese che ha deciso di aiutarmi con questo assegno da mille euro”.
La vita continua e Simone, con coraggio, guarda avanti. “Con questa mia malattia non posso lavorare, ma coltivo i miei hobby come il giardinaggio ed il cinema. Avere la mia autonomia è per me fondamentale”.
È un esempio di livornesità pura, il “nostro” Simone Bonaccorsi, di quelli che si piegano ma non si spezzano, e anche le parole di Alberto Lenzi, presidente del Gruppo Cinofilo Livornese, lo testimoniano. “Appena abbiamo saputo della situazione di Simone – spiega il presidente – abbiamo deliberato che fosse giusto donare a chi aveva bisogno e a chi continua a combattere nonostante la tempesta. In tutti i sensi”.
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