Pascoli, in 400 fra bandiere e fischietti. Apolloni: “Ecco la soluzione”
Presenti alla manifestazione i lavoratori e i parenti dei pazienti, oltre ai delegati di Cgil, Unicobas, Cisl, Uil e Usb. L'assessore Apolloni: "Così riporteremo la Rsa a 92 ospiti"
Erano più di 400, il 25 ottobre, i manifestanti davanti al Comune per dire no alla ipotesi di chiusura del Pascoli (foto Lanari). A fianco di lavoratori e parenti dei pazienti erano presenti i delegati sindacali di Cgil, Unicobas, Cisl, Uil e Usb: “Siamo qua per salvaguardare le 92 quote sanitarie, i lavoratori della struttura e i servizi di assistenza che essa offre. Dove andiamo senza un’alternativa?” si è domandata Cinzia Loffredo, operatore socio sanitario. “Se si arriverà alla chiusura della Rsa – ha aggiunto Sabrina Pietrini, infermiera – oltre ai posti di lavoro persi i pazienti verranno collocati fuori Livorno e ciò causerà disagio alla famiglia di ognuno”.
Durante la protesta pacifica, tra bandiere, cori e fischietti, una folta delegazione sindacale si è recata nella sala giunta del Comune dove ha avuto un confronto con l’assessore alle politiche sociali: “L’amministrazione – ha detto Leonardo Apolloni – ha trovato una soluzione per aumentare il numero degli ospiti del Pascoli. Oggi sono 71, arriveremo a 92 col riempimento completo indicato nella gara di prossima uscita e questo favorirà la riduzione dello squilibrio economico che oggi caratterizza la struttura. Ho chiarito alla delegazione che la nostra priorità è trovare una sintesi tra sicurezza della struttura, sicurezza dei conti e sicurezza dell’offerta di questo tipo di servizi agli anziani nel territorio livornese. Una condizione strettamente legata ai posti di lavoro attuali e futuri. Per arrivare a questo obiettivo di sintesi stiamo lavorando per fasi: ci sarà la gara con durata 1+1, con la quale cercheremo di riempire il Pascoli, e in parallelo continueremo sulla strada di una soluzione strutturale perché servono milioni di euro per la manutenzione straordinaria e questo è il punto di partenza. Abbiamo sempre detto che stavamo lavorando ad un’alternativa alla dismissione e la gara contiene gli elementi di tutela necessari per tenere la Rsa Pascoli attiva e a pieno regime. La miglior garanzia possibile per le famiglie degli ospiti, le lavoratrici e i lavoratori, e la collettività legata all’equilibrio dei conti pubblici”. “Oggi ad esempio – conclude Apolloni – paghiamo la cooperativa che gestisce il servizio con la formula del vuoto per pieno, ossia versiamo la stessa cifra a prescindere dal numero di letti occupati e dunque dal carico di lavoro. Una formula capestro con le attuali presenze del Pascoli che ha determinato un aggravio di costi a fronte di minori entrate per il Comune. E nella nuova gara infatti l’abbiamo abbandonata”.
La segretaria confederale Cgil Monica Cavallini: “Mi sarei aspettata un verbale scritto sul nostro incontro in cui sancire tutto ciò. Verificheremo i vari punti. A cominciare dalla clausola sociale, per quanto riguarda il numero di quote sanitarie in rapporto alla domanda, e dalla salvaguardia dei posti di lavoro nella nuova struttura di cui sappiamo solo che ci sono delle trattative in corso. Intanto proseguiamo lo stato di agitazione portando la questione Pascoli all’attenzione della terza e quarta commissione consiliare, prima, e di prefetto e Regione dopo”.
Cisl assente alla manifestazione – Non è stato un caso, ma una precisa scelta – si legge in una nota stampa del sindacato inviata alle redazioni – Riteniamo prematuro e intempestivo attivare iniziative di protesta prima di avere un quadro chiaro della situazione: ad oggi abbiamo solamente un’informativa preventiva da parte dell’Amministrazione Comunale, priva di elementi concreti. Non conosciamo il bando di gara per la gestione del Pascoli nei prossimi anni, né conosciamo le iniziative cui l’Amministrazione Comunale fa cenno per risolvere le ricadute della chiusura della struttura. Cisl ha ben chiari i due obiettivi da perseguire: il primo riguarda la permanenza dei posti letto su Livorno e il secondo la tutela dei posti di lavoro. Il 17 ottobre abbiamo avuto un incontro con Apolloni, nel corso del quale – a precisa domanda – l’assessore ha dichiarato davanti ai sindacati confederali e di categoria che è volontà politica dell’Amministrazione Comunale garantire il raggiungimento di entrambi gli obiettivi e che si stanno cercando le forme tecniche per perseguirli.
Cisl è ferma a quelle dichiarazioni. Domani scopriremo che l’Amministrazione Comunale non ha mantenuto la parola data? Avremo tutto il tempo per mobilitarci ed attivare le opportune forme di protesta e di pressione a tutela di utenti e lavoratori: per il momento occorre dar credito e rispettare la parola dell’Amministrazione. Alla Cisl non interessano né momenti di visibilità, né strumentalizzazioni politiche, né pregiudiziali prese di posizione sul carattere pubblico o privato di proprietà o gestione delle strutture RSA: interessa esclusivamente l’effettiva tutela di utenti e lavoratori.
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