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“Pattuglia fissa e agenti a passeggio nella movida del weekend”

Lunedì 1 Ottobre 2018 — 18:37

Parla il titolare di uno dei più conosciuti locali della Venezia: "Pattuglia fissa davanti alla chiesa, illuminazione e telecamere. Nella movida sana gruppetti di delinquenti formati da livornesi e non che non fanno parte del contesto sociale"

La notte fra venerdì 28 e sabato 29 settembre è alle spalle ma la questione legata alla movida in Venezia nel weekend rimane più che mai attuale. A parlare, invitato a farlo, è il titolare della Ponceria (foto Lanari), uno dei più conosciuti e frequentati locali di via Borra. “Dal punto di vista commerciale – esordisce Adriano Tramonti – il quartiere è cresciuto e quindi anche il lavoro per noi. Tuttavia è cambiata la movida post cena. Prima era divisa fra via Borra e viale Caprera. Da qualche tempo, prima della partenza verso le discoteche, la movida si è concentrata prettamente in via Borra”. Per Tramonti il punto critico, quello da “attenzionare” da parte delle forze dell’ordine e quindi quello in cui intervenire fin da subito, è piazza dei Domenicani. Come? “Auto della polizia, dei carabinieri o della municipale parcheggiata davanti alla chiesa e agenti a passeggio per strada in mezzo alla gente. La sensazione che ho io è che all’interno della movida sana si mescolino gruppetti di delinquenti formati da livornesi e non che non fanno parte del contesto sociale. Mi domando se prima d’ora da parte della amministrazione e delle forze dell’ordine sia mai stato affrontato il problema”. Dal canto loro i commercianti non stanno a guardare: “Ci riuniamo e a breve ci riuniremo ancora: chiediamo, oltre alla pattuglia fissa, le telecamere di sorveglianza, collegate con la questura, e illuminazione nei punti bui intorno alla chiesa. D’altronde noi esercenti non possiamo di certo accollarci anche l’ordine pubblico fuori dai nostri locali. Spesso siamo proprio noi a far partire la chiamata d’emergenza. Senza contare che tutti o quasi non servono da bere a chi alla richiesta si rifiuta di mostrare il documento che accerti la maggiore età o meno. Anche nel mio locale è così: se sei minorenne non ti servo da bere. Se penso che tu non lo sia ma non mostri il documento non ti servo da bere lo stesso. Tuttavia, senza un intervento risolutivo tutto ciò non basta”.

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