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Peculato, 4 anni a Stefanini. L’avvocato: “I fatti contestati non riguardano l’alluvione”

Mercoledì 24 Ottobre 2018 — 18:17

L'ex funzionario della Protezione Civile dovrà risarcire con 10mila euro, a titolo di provvisionale, il Comune. Nogarin: "Questi soldi li verseremo sul conto corrente di Livorno nel Cuore"

Il tribunale ha condannato Riccardo Stefanini, ex funzionario della Protezione Civile del Comune, a 4 anni di reclusione per peculato con interdizione perpetua dai pubblici uffici con sentenza pronunciata dal giudice Mario Profeta a seguito del processo per rito abbreviato andato in scena mercoledì 24 ottobre in via Falcone e Borsellino davanti alla pubblica accusa rappresentata dal procuratore capo della Repubblica di Livorno Ettore Squillace Greco.
Il reato, secondo quanto ha stabilito il giudice, si è consumato in buona parte nei sei mesi successivi all’alluvione del 10 settembre 2017 con l’ex funzionario della Protezione Civile comunale che avrebbe utilizzato l’automobile di servizio e la carta carburante per fini esclusivamente personali.
Il tribunale ha inoltre condannato Stefanini al pagamento di 10mila euro al Comune di Livorno a titolo di provvisionale della richiesta di maggior risarcimento (40mila euro) formulata dall’ente, che si è costituito parte civile nel processo.
“Questa è la prova che abbiamo fatto bene a denunciare, proprio il giorno precedente all’alluvione, che qualcosa non andava nella Protezione Civile comunale – commenta il sindaco Filippo Nogarin – Siamo di fronte a una condanna durissima, senza attenuanti di alcun tipo, di cui non possiamo che prendere atto e trarre le dovute conclusioni. A questo punto si concluderà immediatamente la procedura di licenziamento senza preavviso da parte del Comune di Livorno, che da tutta questa storia ha subito un danno economico e di immagine gravissimo. I 10mila euro che abbiamo ottenuto mercoledì – conclude il primo cittadino – verranno immediatamente versati sul conto corrente Livorno nel Cuore in favore dei cittadini alluvionati, ma si tratta solo di una prima tranche dei 40mila euro che abbiamo chiesto come risarcimento: 1.000 euro simbolici per ogni episodio contestato. Il giudice ha stabilito che sarà il tribunale civile a pronunciarsi sul punto dell’integrale risarcimento e noi, ovviamente, andremo fino in fondo. Non possiamo fare sconti a chi si è macchiato di un delitto così grave, mentre l’intera città cercava di risollevarsi dopo il disastro dell’alluvione”.
“Il mio assistito rispettosamente prende atto della sentenza pronunciata dal gip del  Tribunale di Livorno senza commentarla – sottolinea l’avvocato Nicoletta Ricci – Eserciterà il suo diritto di difesa ed esplicherà le sue argomentazioni difensive promuovendo appello. Tuttavia, si ritiene necessario precisare sin da ora che i fatti per i quali è sotto accusa nulla hanno a che vedere con l’alluvione che ha colpito la città nel settembre del 2017. Dell’immensa tragedia che ha colpito la città se ne fa un utilizzo strumentale che distorce la realtà dei fatti dei quali lo Stefanini Riccardo è chiamato a rispondere. Basti pensare che l’accusa di peculato circa l’appropriazione di generi alimentari, che lo Stefanini ha sempre respinto, attiene a fatti che si sarebbero verificati nel 2015. L’alluvione, come si diceva, non c’entra. Lo Stefanini nei giorni dell’emergenza dovuta all’alluvione era in prima fila, come gli competeva, e come ha sempre fatto con professionalità impegno e dedizione”.

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