Pet Therapy, quando l’aiuto è… a quattro a zampe
Alla dottoressa Mugnai una targa di riconoscimento da parte del Rotary Club Livorno
di Giulia Bellaveglia
Siamo spesso portati a considerare il cane come un semplice animale domestico da compagnia; in realtà, il cane percepisce emozioni esattamente come gli esseri umani e può essere un grande (e a volte fondamentale) aiuto nella cura dei pazienti in generale e in special modo di quelli pediatrici. Tale fenomeno è stato ampiamente illustrato dalla dottoressa Francesca Mugnai, presidente dell’associazione onlus Antropozoa (che da oltre quindici anni collabora con strutture sanitarie tramite progetti e interventi che prevedono l’ausilio degli animali per la cura dei pazienti) nel corso di un incontro, che si è tenuto nella serata di giovedì 16, organizzato e curato dal Rotary Club Livorno nella sede dello Yacht Club.
In apertura, il presidente del Rotary Club Livorno, Augusto Parodi, ha affermato “Mi piacerebbe che si creasse una sinergia costante tra la cura e il gioco per tutti i malati: credo fermamente nella Pet Therapy.”
L’attività illustrata dalla dottoressa Mugnai si svolge principalmente all‘Ospedale pediatrico Meyer di Firenze, dove è stato possibile constatare quanto l’animale sia importante per la cura e la successiva riabilitazione di bambini colpiti da differenti malattie. I cani entrano in ospedale esattamente come le persone (se pur dopo un’accurata e necessaria pulizia): spaziano dalla cardiologia alla neuropsichiatria, dal Pronto Soccorso alle sale prelievi e così via ad eccezioni di alcuni reparti a forte rischio infettivo, dove sono state studiate attività per il bambino e per il cane da realizzare attraverso un vetro. “Il progetto, iniziato nel 2002 per la proposta di una mamma che aveva subito la perdita del figlio, è oggi attivo per ben dieci mesi l’anno, tutti i giorni della settimana” ha dichiarato la Mugnai, “Mi piace inoltre precisare che la Pet Therapy ha una base scientifica: il cane, che segue un percorso di addestramento della durata di due anni circa, stimola nei pazienti l’ossitocina, ormone che contribuisce alla creazione della sensazione di felicità.”
In sintesi, dal progetto è emerso che i cani, sono capaci di stimolare risorse emotive positive nel bambino e nei genitori, in modo da aiutare il piccolo paziente e la famiglia a vivere la malattia con un po’ più di serenità.
Al termine dell’incontro sono stati ringraziati i numerosi altri protagonisti dell’attività tra cui veterinari, addestratori cinofili e medici ed è stata consegnata alla dottoressa Mugnai una targa di riconoscimento da parte del Rotary Club Livorno.
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