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Prevenzione usura: sì a sportelli d’ascolto. L’accordo

Martedì 28 Marzo 2017 — 16:26

Via alla convenzione tra Fondazione Toscana per la prevenzione dell’usura e la Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno

di Giulia Vicari

Sportelli di ascolto e una rete estesa in tutto il territorio: è questo l’obiettivo della Convenzione stipulata tra la Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno e la Fondazione Toscana per la prevenzione dell’usura onlus, la quale si occupa di fornire aiuto e consulenza a privati o imprese che versano in difficili situazioni finanziarie. La Camera di Commercio è stata riconosciuta come Organismo per la Composizione delle Crisi da sovraindebitamento (OCC) che è un organismo imparziale al quale il debitore può rivolgersi per far fronte alla situazione con i propri creditori.

“La Camera di Commercio è iscritta al registro del Ministero della Giustizia per il sovraindebitamento – spiega Riccardo Breda, presidente Cciaa – e in questo modo apriamo la possibilità a chi in questi anni di crisi ha delle difficoltà di rivolgersi a noi. Ci concentriamo quindi su tutti i consumatori e su tutte le imprese che non sono fallibili, come per esempio le imprese agricole. Il primo passo si può fare rivolgendosi direttamente alla Camera di Commercio, dove ci sarà un ufficio che descriverà i passi da fare per cercare di essere aiutati in questo percorso per poi arrivare alla contrattazione con chi il debitore, ovvero la banca, l’agenzia delle entrate o altri soggetti. Un percorso che verrà guidato per cercare di arrivare ad un accordo per quelle che poi sono le possibilità di restituzione del debito da parte dell’interessato. Per noi è una fase importante perché la Camera di Commercio è il mondo delle imprese ma anche il mondo dei consumatori, quindi riuniamo tutti in un’unica struttura per cercare di dare una mano”.

“Nell’accordo con la Camera di Commercio mettiamo a disposizione i nostri 4 centri di ascolto (Livorno, Castagneto Carducci, Portoferraio e San Vincenzo) – continua il dottor Paolo Giusti, consigliere della Fondazione Toscana per la prevenzione dell’usura – e copriamo il territorio raccogliendo informazioni per cercare di aiutare le persone e dare loro dei consigli. Aiutiamo chi ne ha bisogno a compilare i documenti per avviare la procedura in modo poi da accompagnarli all’organismo, l’OCC, perché possano efficacemente arrivare ad una conclusione. Questa attività è concreta e si svolge tutto l’anno, i centri di ascolto sono presso le Misericordie dei luoghi e la Fondazione ha a disposizione da quest’anno 15 milioni circa di fondo di garanzia più un 1 milione e mezzo di fondi dati dalla Regione Toscana per poter integrare le garanzie dal 50 al 75%. Sono un fondo importante perché se oggi fossimo chiamati a coprire tutte le garanzie presso le banche per quali siamo esposti, il fondo coprirebbe tutto, è cioè sovrabbondante rispetto ai rischi che abbiamo sottoscritto. È una garanzia reale e questo tranquillizza le banche che devono intervenire con soggetti deboli e marginali e le tranquillizza perché è una garanzia concreta e in denaro, quindi ancora più efficace. Abbiamo assistito 2100 famiglie a livello regionale e quest’anno abbiamo fatto finanziamenti per 6 milioni e mezzo. Altro dato importante: la nostra opera è completamente gratuita, non vengono richieste commissioni, fondi spesa o altro”.

In Toscana ci sono 45 centri, tra i più importanti ce ne sono 7 in provincia di Pisa, 4 in provincia di Livorno e 4 in provincia di Grosseto – aggiunge – e l’importanza della Fondazione Toscana è che a livello nazionale da sola come fondo di garanzia e come operatività rappresenta oltre un quarto di tutta l’Italia”.
“L’organismo per la Composizione delle Crisi da sovraindebitamento, che opera da ottobre 2016, è uno strumento che fa da collegamento tra l’indebitato e il tribunale – conclude il dottor Alessandro Bartoli dell’OCC – e sostanzialmente il nostro procedimento si traduce nella scelta delle opzioni possibili che sono a disposizione a seconda che l’indebitato sia un consumatore o un impresa. Si sceglie il gestore che dovrà seguire il debitore nella scelta migliore da fare. Il gestore è un commercialista che verrà incaricato di seguire il debitore e di presentare il piano di strutturazione presso il tribunale. Questo tipo di convenzioni, come quella appunto con la Fondazione Toscana per la prevenzione dell’usura, ci permette di raggiungere l’utenza di tutto il territorio regionale e quindi di essere presenti anche in territori in cui la Camera di Commercio non ha aperto una sede distaccata. È un procedimento alternativo alla procedura ordinaria del tribunale e da novembre ad ora  abbiamo avuto circa 10 pratiche che sono tutt’ora in corso di studio e di sviluppo perché molto complesse. Per una di queste il giudice ha fissato l’udienza il 19 aprile, quindi sarà la prima pratica che avrà un esito e arriverà al termine con questo procedimento”.

 

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