Cerca nel quotidiano:

Condividi:

Giù 14 palme. Parla l’esperto a Quilivorno.it

Mercoledì 12 Ottobre 2016 — 09:34

Dopo il caso sollevato da Quilivorno.it il Comune annuncia l'abbattimento di 14 palme pubbliche su un patrimonio totale di 626 esemplari. Ecco dove. La specie più colpita è la palma delle Canarie. L'analisi degli agronomi e forestali dello studio Agrofauna. Saranno coinvolti anche numerosi proprietari di giardini privati

In seguito alla segnalazione di un cittadino che faceva notare come le palme a Livorno stessero morendo, abbiamo contattato gli agronomi e forestali dello studio Agrofauna per avere un quadro più completo della situazione. Neanche 24 ore dopo interviene sulla questione sollevata da Quilivorno.it anche il Comune che annuncia l’abbattimento di 14 palme malate.

Il Comune: 14 palme dovranno essere abbattute – In crescita l’emergenza causata dal Punteruolo Rosso che attacca e distrugge alcune specie di palma. Questo il quadro che emerge dai dati di monitoraggio (80 verbali emessi nel solo Comune di Livorno da Gennaio a Settembre) in questo 2016 e che la danno in ripresa rispetto al 2014. Infatti negli ultimi due anni si è assistito a Livorno, così come in altri comuni della Toscana, ad un’ulteriore e progressiva diffusione dell’infestazione di questo coleottero “fitofago” originario dell’Asia, che ha già colpito in Toscana quasi 1700 palme e oltre 3700 esemplari dal 2010.
Questa situazione ha spinto l’Amministrazione, sulla base del rapporto tecnico dell’ufficio Verde Urbano, ad adottare urgenti azioni di contrasto al fenomeno. La normativa (comunitaria, nazionale e regionale) impone infatti l’immediato abbattimento degli esemplari colpiti dal parassita rosso e il trattamento meccanico delle parti infette tramite la cosiddetta “cippatura” e il conferimento in discarica. Le misure urgenti adottate riguardano i sopralluoghi e la verbalizzazione presso giardini pubblici e privati e l’eventuale autorizzazione all’abbattimento (ai sensi del Regolamento del Verde).
Nei prossimi giorni dovranno quindi essere abbattute 14 palme pubbliche (su un patrimonio totale di 626 esemplari), infestate in questi ultimi giorni. Nel dettaglio: 5 al Cimitero dei Lupi, 2 in Piazza Dante, 1 alle Terme del Corallo, 1 in Piazza del Municipio, 1 in Piazza Dei Mille, 1 in Piazza della Vittoria, 1 in Piazza Cappiello, 1 al Parco Masini e 1 al Villaggio Sportivo Sorgenti.
Ma in quest’azione di contrasto saranno coinvolti anche numerosi proprietari di giardini privati (vedi lettera fac-simile in fondo all’articolo), con ben 125 palme colpite negli ultimi tre anni. Per questo è attivo un indirizzo mail dedicato alla segnalazione di tutti i ritrovamenti effettuati sul territorio regionale: [email protected] o telefonare al numero della Regione Toscana 0554385395.
Alla base della lotta al Punteruolo rosso c’è l’intensa attività di monitoraggio che continua a vedere l’ufficio comunale del Verde Urbano, gli ispettori e gli agenti fitosanitari del Servizio Fitosanitario della Regione Toscana e il Corpo Forestale dello Stato, tutti insieme impegnati in un continuo scambio di informazioni e dati, per seguire costantemente l’evoluzione dell’infestazione, per individuare precocemente i sintomi di attacco sulle palme e quindi per impedirne la diffusione.
La specie più colpita è la palma delle Canarie (Phoenix canariensis), con oltre il 98% degli esemplari attaccati, per questo motivo viene sconsigliata la sua piantumazione, a favore invece di altre specie più resistenti, anche perché le azioni che è possibile adottare, come i trattamenti fitosanitari con microirrigazione in chioma, si sono rivelati di dubbio successo, ma molto inquinanti.
Maggiori info:
http://www.regione.toscana.it/-/servizio-fitosanitario-regionale-della-toscana

L’analisi di Agrofauna – Il punteruolo rosso della palma (Rhynchophorus ferrugineus Olivier) è un coleottero curculionide originario dell’Asia. Il suo areale originario è rappresentato dal sudest asiatico e dalla Melanesia. A seguito del commercio di palme si è diffuso prima negli Emirati Arabi, negli anni ’80, e dopo nel medio oriente, negli anni ’90. Da qui, sempre a causa di commercio di piante parassitate, è arrivato in Europa: prima in Spagna e poi in Francia. In Italia è stato segnalato a metà degli anni 2000 per la prima volta in Toscana e poi in Sicilia da dove si è spostato a nord. Ad oggi è diffuso nelle seguenti regioni italiane: Campania, Lazio, Toscana, Liguria, Marche, Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria e Sardegna.
A Livorno è giunto da circa 3 anni. Questa specie si è diffusa velocemente nei territori in cui è stata importata, perché ha trovato condizioni favorevoli di crescita in ambienti in cui non sono presenti i suoi antagonisti naturali. Inoltre grazie alla sua capacità riproduttiva e di diffondersi velocemente tra le palme di uno stesso territorio, è tra le specie esotiche più pericolose nella gestione del verde urbano. Il punteruolo rosso è in grado di attaccare numerose specie di palme. Le segnalazioni in Italia riferiscono di infestazioni quasi esclusivamente a carico di esemplari del genere Phoenix, oppure a rari esemplari di Jubaea. Generalmente gli adulti sono attratti da piante danneggiate o malate, ma è possibile anche l’infestazione di piante sane. Individuata una palma idonea, i maschi di R. ferrugineus attirano molti individui femminili per accoppiarsi.
Le femmine depongono le uova in fori praticati nelle parti che offrono meno resistenza, sia alla base delle foglie o dei giovani germogli, sia nelle ferite o nelle cicatrici presenti sulla pianta. Il numero di uova deposte da una femmina può variare da alcune decine a svariate centinaia. Dopo circa 3 giorni le uova schiudono e le larve neonate cominciano a nutrirsi dei tessuti più teneri. La larva scava gallerie anche molto profonde all’interno delle foglie.  In tutte le piante colpite si è osservata una contemporanea massiccia presenza di tutti gli stadi di crescita.
L’attacco del parassita determina un veloce deperimento della pianta che si manifesta con perdita di vigore della cima, squilibrio e asimmetria dell’intera chioma. L’anomalo comportamento della chioma è stato spesso descritto come un portamento ad “ombrello aperto”. I metodi di lotta sono costituiti da trattamenti chimici a base di insetticidi da effettuarsi sulla chioma e sulla prima parte del fusto ripetutamente che possono essere utilizzati anche come forma di prevenzione. È anche possibile utilizzare speciali trappole con attrattivi specifici per monitorare la presenza dell’insetto. Questo agente esotico, proprio grazie all’assenza di antagonisti naturali e all’ambiente che ne favorisce lo sviluppo, si sta diffondendo su tutto il territorio nazionale. Al fine di frenare la diffusione risulta fondamentale attuare interventi preventivi e di lotta. In un territorio oggetto di infestazione come la città di Livorno sarebbe necessario, una volta individuato un protocollo di trattamento, redigere piani di intervento sul lungo periodo su tutte le palme presenti sia su terreni privati che pubblici.  In alternativa dovremmo essere pronti a sostituire le palme del nostro territorio con specie resistenti.

La segnalazione del lettore – Da cittadino livornese ed amante della natura contatto la vostra redazione per denunciare l’incuria che c’è verso il nostro patrimonio ambientale: le palme stanno morendo. Possiamo vederne davanti alla stazione, in piazza dei Mille per non parlare di tutte quelle che sono state tagliate dentro l’ospedale. E’ il punteruolo rosso ad attaccarle e tra non molto ne vedremo molte altre morire se il nostro comune non interverrà con dei trattamenti. Spero con il vostro aiuto di sensibilizzare chi di dovere.

 

 

Condividi:

Riproduzione riservata ©

QuiLivorno.it apre il canale Whatsapp. Iscrivetevi.

QuiLivorno.it invita tutti i lettori ad iscriversi al canale whatsapp aperto il 12 dicembre. Per l’iscrizione, gratuita, cliccate il seguente link https://whatsapp.com/channel/0029VaGUEMGK0IBjAhIyK12R e attivare la “campanella” per ricevere le notifiche di invio articoli. Riceverete i link delle notizie più importanti della giornata. Ricordiamo che potete continuare a seguirci sui nostri social Fb, Instagram e X