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“Quante lamentele da turisti e clienti”. Sorgente: “Movida molesta? Serve un patto”

Mercoledì 26 Settembre 2018 — 17:07

Gli Albergatori e Ristoratori Confcommercio: "Movida, dobbiamo migliorare i nostri biglietti da visita". Il Comune replica: "Serve movida con la testa. Presto un incontro con gli attori coinvolti"(nella foto Lanari, Gianni Vignoli presidente Albergatori)

Se il divertimento è un sacrosanto diritto, altrettanto sacrosanto è il dovere del rispetto delle regole e la tutela dei cittadini e degli esercizi commerciali. Giunti alla fine dell’estate Confcommercio ed in particolare ristoratori e albergatori sottolineano i problemi derivanti da una certa “movida” che troppo spesso produce musica a volume insopportabile, sporcizia, spaccio di droga e episodi violenti che allontanano  clienti e turisti. Gianni Vignoli (nella foto in pagina di Simone Lanari), dell’Hotel Granduca e presidente degli albergatori Confcommercio: “A fronte di una buona stagione in cui non sono mancate le presenze non sono mancate nemmeno le lamentele dei clienti e dei turisti per il rumore e per il caos che di notte si verifica in alcune zone della città, soprattutto in Venezia e nelle vicinanze del porto”.  Venezia e Scali Novi Lena appaiono i punti nodali come testimoniano i continui appelli dei residenti da sempre in guerra contro degrado e rumore. Antonio Fidanzi, de “La Volpe e l’Uva” di  Scali Rosciano:  “Ci troviamo di fronte ogni sera a musica ad alto volume quando abbiamo ancora i clienti a tavola e sono in molti a lamentarsi perché non possono nemmeno scambiare due parole mentre cenano. La mattina dopo è anche peggio perché passiamo il tempo a ripulire e a recuperare i nostri materiali che vengono gettati alla rinfusa e qualche volta addirittura scaraventati nei fossi, per non parlare del continuo problema dello spaccio di droga a cielo aperto”. “Un certo tipo di movida e sviluppo del turismo non vanno d’accordo”, chiosa Giovanni Neri, del ristorante La Persiana e presidente dei ristoratori di Confcommercio. “Dopo anni di assurdo black out quando chi contava diceva “noi a Livorno i turisti non li vogliamo” la continua crescita di presenze di vacanzieri sta diventando un importante settore economico per Livorno; un settore che deve essere tutelato e sviluppato in tutte le maniere. Cenare lungo i canali della Venezia o sul viale Italia di fronte a uno dei nostri splendidi tramonti è una carta vincente per l’intera città non solo per ristoranti e alberghi. Certo se accanto ti fanno musica da discoteca sparata al massimo e la mattina dopo trovi  da ripulire le tracce dell’inciviltà è un po’ difficile che i turisti tornino o parlino bene della nostra città. Per questo nei prossimi incontri con le autorità rinnoveremo il nostro appello ai controlli contro tutte quelle forme di degrado che umiliano la nostra Livorno”.
Una voce un po’ fuori dal coro è quella di Davide Baldi, presidente del CCN Borgo: “Specifico che sono presidente del CCN Borgo ed ho organizzato tutti gli eventi in piazza. Specifico: 15 eventi musicali da giugno a settembre. Se fate i conti sono circa uno a settimana di cui 3 di cinema in piazza e uno di cantautorato italiano alla Gaber, per intenderci; 6 di un concorso musicale per giovani artisti: 5 di affermatissimi gruppi musicali livornesi e non tra il rock ed il blues. Agli eventi partecipano giovani, vecchi, anziani e famiglie. Tante famiglie con figli che popolano la piazza e la riempono di felicità. Il tutto finisce alle 24.00 e tutte le sere i pochi rifiuti rimasti vengono tolti dalle attività che organizzano l’evento in modo che la mattina il prato si perfettamente pulito. In 5 anni mai una rissa, lo spaccio lo abbiamo cacciato via noi e qualche residente con la voce grossa, la presenza costante e l’aiuto della polizia in alcuni casi. Non tutte le movide sono uguali, non tutte le movide sono irrispettose. Concludo con una riflessione: definire la movida solo ed esclusivamente un disagio, regole a parte da rispettare (e piazza Mazzini ne è un esempio!), perché disturba il turista ipotetico che viene a Livorno per partire per la Sardegna mi sembra abbastanza ridicolo. Primo: perché ci si limita a vedere la nostra città non come città turistica ma come semplice scalo. Secondo perché vorrei sapere chi andando in vacanza a giro spera di trovare una città silenziosa senza eventi locali ristoranti fiere notturne dove passare la serata o anche la notte”.

La risposta del vice sindaco Stella Sorgente –  “Siamo pronti a portare il tema della cosiddetta movida molesta all’attenzione del prossimo Comitato per l’ordine e la sicurezza, ma questo argomento non può esaurirsi con una pattuglia fissa in Venezia o un monitoraggio dei livelli di emissioni acustiche. E’ una delle sfide più complesse con cui devono misurarsi le città che si aprono al turismo e per Livorno si tratta di una novità per certi versi piacevole, perché significa che siamo sempre più attrattivi per chi viene da fuori”. “Nei prossimi giorni – aggiunge Sorgente – organizzeremo un incontro con tutti gli attori coinvolti, commercianti, albergatori, titolari dei locali notturni, addetti alla sicurezza urbana, Aamps, CCN, comitati di quartiere e ovviamente il Comune. La speranza è che prevalga uno spirito collaborativo e propositivo: sarebbe importante raccogliere i suggerimenti di tutti e cercare di fare la sintesi migliore, magari prendendo spunto dalle esperienze già fatte in altre città. E’ necessario siglare un patto di convivenza e rispetto reciproco tra i residenti e il popolo della notte, assicurare un presidio costante sul territorio per punire i comportamenti illeciti e, cosa tutt’altro che secondaria, garantire ai giovani il diritto al divertimento. Alla movida molesta contrapponiamo la movida con la testa”.

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