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Questura, a Nugola cerimonia di commemorazione per Labate

Giovedì 23 Giugno 2022 — 13:12

Cerimonia di commemorazione della squadra di appartenenti al disciolto Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza agli ordini del Sottotenente Labate che con il proprio estremo sacrificio ha dato un contributo determinante alla liberazione di Livorno

Alle 11 del 23 giugno al cippo commemorativo in via Nugola Vecchia 37, la questura di Livorno ha tenuto una cerimonia di commemorazione della squadra di appartenenti al disciolto Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza agli ordini del Sottotenente Labate, che con il proprio estremo sacrificio ha dato un contributo determinante alla liberazione di Livorno, alla presenza di autorità civili e religiose.
Un po’ di storia: nel 1944 nel capoluogo toscano le milizie germaniche intensificarono le azioni repressive, con numerose  retate e conseguenti eccidi. La situazione fu catastrofica e molti si  erano dati alla fuga. Il sottotenente Labate, da poco divenuto padre, comandava la tenenza agenti di Ardenza. Sentiva di dover far qualcosa per liberare il Paese e decidette di combattere il nazifascismo unendosi alle brigate partigiane. Verrà fatto prigioniero dopo un’aspra battaglia dal nemico tedesco insieme ai compagni con i quali viaggiava. Dopo due giorni di torture sarà fucilato. A distanza di qualche settimana la città di Livorno verrà liberata. Il sacrificio di quel valoroso poliziotto, morto a soli 25 anni, esempio fulgido di attaccamento al dovere e di sublime amore per la Patria, grazie all’iniziativa, rimarrà a perenne ricordo. I martiri della furia Nazi-fascista, Bucci Nicola, Brigadiere di P.S, Cannata Giovanni, Guardia di P.S., Citro Francesco, Guardia di P.S., Copernico Washington, Guardia Ausiliaria di P.S., Labate Vittorio, Sottotenente di P.S., Marinai Orlando, Guardia Ausiliaria di P.S., Petrucci Umberto, Guardia Ausiliaria di P.S., Tonietto Orlando, Guardia di P.S. affrontarono con straordinario coraggio le truppe di occupazione naziste, soccombendo nel impari lotta e poi resistendo alle indicibili torture per due giorni e due notti presso una villa nelle vicinanze di Crespina, finalizzate a conoscere da parte dei tedeschi l’esatto dislocamento della 3° Brigata Garibaldi. Nulla è stato riferito dagli eroici servitori dello Stato. Lo scorso 13 luglio, alla presenza del Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Lamberto Giannini, si è tenuta la cerimonia di intitolazione della sede distaccata della locale Questura, sita in Viale Boccaccio,5, al Sottotenente del disciolto Corpo della Guardie di Pubblica Sicurezza Vittorio Labate. Nell’occasione il Prefetto Giannini che scoprì la targa commemorativa accompagnato da Duccio Incagli, nipote di Vittorio Labate, a cui venne consegnato il decreto di intitolazione,  sottolineò il seguente pensiero: “Noi, noi tutti siamo il frutto del nostro passato  e la famiglia della Polizia di Stato si è forgiata sull’esempio dei nostri caduti. Sono loro che ci hanno trasmesso il vero significato di spirito di servizio, di senso del dovere, di sacrificio e di umiltà. E la volontà di migliorarsi sempre e di migliorare la nostra Amministrazione è alimentata anche dal desiderio di dimostrare che i sacrifici di chi ci ha preceduto non sono stati vani”. La memoria dell’eroismo di questi servitori dello Stato, in servizio presso la Questura di Livorno, costituisce un esempio di Patria che riafferma l’attualità degli ideali di libertà, giustizia e legalità che ogni giorno le Forze dell’Ordine tutte custodiscano come propellente del proprio agire al servizio dei cittadini.

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