Regione, ecco i test sierologici gratuiti: chi ha priorità e i laboratori che li eseguono
I test saranno gratuiti per i cittadini che rientrano nelle categorie previste dall'ordinanza numero 39 firmata dal governatore Rossi
Sono state fissate le nuove priorità nell’effettuazione dei test sierologici rapidi, a carico del Servizio Sanitario Regionale e dunque gratuite per i cittadini, che la Toscana ha già nelle settimane scorse avviato, utili a scoprire se una persona è entrata in contatto con il virus e ha sviluppato gli anticorpi. Dopodiché, in caso di esito dubbio o positivo, si procederà con il tampone per capire chi ha superato la malattia e chi invece è asintomatico ma ancora potenzialmente contagioso. Priorità, sottolineano dagli uffici della Regione, che si allargheranno nelle prossime settimane in ragione delle progressiva disponibilità dei kit. C’è anche l’elenco dei laboratori di analisi a cui rivolgersi: quaranta in tutta la regione, distribuiti su tutte e nove le province e la città metropolitana (clicca sul link in fondo all’articolo per consultarlo). Sta tutto nell’ordinanza, la numero 39 (clicca sul link in fondo all’articolo per consultarla integralmente), che il presidente della Toscana Enrico Rossi ha firmato nel pomeriggio di domenica 19 aprile.
I primi test erano stati riservati ad operatori sanitari, ospiti delle Rsa e residenze per disabili, personale del volontariato impegnato nell’emergenza sanitaria e di protezione sociale, lavoratori delle farmacie, personale degli istituti penitenziari, forze dell’ordine, vigili del fuoco e chiunque fosse impegnato nell’assistenza alla popolazione anziana e fragile. A tracciare un primo perimetro ci aveva pensato l’ordinanza del 3 aprile (la n. 23). Con la nuova ordinanza, l’elenco si amplia e si accrescerà ulteriormente nelle prossime settimane, via via che sempre più kit per i test saranno disponibili. Le nuove categorie che avranno accesso ai test, già annunciate in questi giorni dal presidente Rossi ed ora dettagliate, sono gli agenti della polizia municipale e della polizia provinciale, chi lavora negli esercizi commerciali e grandi strutture di vendita alimentare e chi è addetto al trasporto delle merci, i lavoratori di aziende pubbliche o private di smaltimento e raccolta dei rifiuti la cui attività implica il contatto con rifiuti potenzialmente infetti, i dipendenti pubblici, la cui attività implica contatto con il pubblico, i dipendenti degli uffici postali che hanno contatti con il pubblico, i dipendenti dei servizi bancari, finanziari e assicurativi che hanno contatti con i clienti, i lavoratori dei servizi a domicilio, i lavoratori della editoria e della emittenza televisiva a contatto con il pubblico, gli edicolanti e librai, gli operatori del trasporto pubblico locale ugualmente in contatto con il pubblico, tassisti, operatori delle imprese o agenzie di onoranze funebri, gli operatori della logistica la cui attività implica il contatto con il pubblico, il personale dei consolati a contatto con il pubblico, il personale dei porti e degli aeroporti, i lavoratori infine del distretto cartario, in quanto distretto che ha sempre lavorato e che può essere dunque un caso pilota di valutazione per i successivi distretti industriali toscani.
Tutti quanti potranno rivolgersi direttamente ai quaranta laboratori toscani accreditati per l’esecuzione degli esami. La scelta di farli è volontaria. Da parte della Regione si auspica comunque che le aziende si organizzino, al loro interno, per mettere i lavoratori in contatto con le strutture. Sempre la Regione ricorda inoltre che in caso di test dall’esito positivo o dubbio, nell’attesa del tampone orofaringeo che seguirà ognuno dovrà adottare quelle misure di cautela e isolamento a tutela della salute propria e della collettività, informando dell’esito il proprio medico. Le categorie con accesso prioritario ai test potranno subire integrazioni non solo in ragione della disponibilità dei kit ma anche al mutare del quadro epidemiologico, legate cioè alla diffusione dell’epidemia, o per evidenze scientifiche o valutazioni del gruppo di lavoro regionale.
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