Riapre la storica libreria Raugi
Duilio Lami, storico titolare della libreria di piazza Magenta, aveva detto stop agli inizi dello scorso febbraio. A distanza di circa 4 mesi il giovane imprenditore pratese di 26 anni, Mattia Ciatti, ha preso in mano il testimone di una delle librerie più famose in città
Il nastro si era interrotto con quell’acuto di Duilio Lami, storico proprietario della Liberia Raugi di piazza Magenta, per tutti i livornesi Rubbapòo, che nella penombra di un sabato pomeriggio di inizio febbraio, tra fango e pioggia, ci annunciò di sottecchi dietro ai suoi libri che “basta, non vado più avanti, chiudo“. Un colpo al cuore, al pari di un “Nessun dorma” cantato da un tenore alla sua ultima apparizione sul palcoscenico. Straziante. Ma Lami, salutandoci quel pomeriggio (clicca qui per leggere la storia del suo addio), aveva anche lasciato uno spiraglio. “Chissà se qualcuno volesse… io sono qui insomma… se qualcuno volesse rilevarla, mi farebbe piacere”.
Ed ecco dalle quinte spuntare l’eroe che non ti aspetti, quello che, tecnicamente nelle funzioni delle fiabe di Propp è marchiato con il numero 13: la Reazione dell’Eroe che poi porta inevitabilmente alla numero 18: la Vittoria. Ed eccolo qua il protagonista di questa fiaba a lieto fine. Faccia pulita, camicia e maglioncino d’ordinanza, occhiali e barba appena accennata con jeans e sneakers bianche. Ci voleva il colpo di teatro e Mattia Ciatti, giovanissimo imprenditore di appena 26 anni, nato e cresciuto a Prato, rappresenta il più bel colpo di scena pronto a trasformare il dramma in commedia, la lacrima in abbraccio e il più classico dei “the end” in un più colorato “e vissero tutti felici e contenti”.
Entrando nel negozio che dà del tu alle panchine di piazza Magenta e sorveglia di sbieco la chiesa di Santa Maria del Soccorso, sembra, inizialmente, che non sia cambiato niente rispetto a qualche mese fa. Duilio Lami ancora dietro il bancone pronto ad accoglierci con il suo sorriso più bello. “Che piacere, entri. Avete visto? Non siamo finiti. Adesso c’è la nuova generazione”. Accanto a lui, raggiante, l’incarnato della sua felicità: il giovane libraio pratese venuto a Livorno a rilevare un sogno. “Piacere Mattia, ma mi dia del tu, sono giovane”. Ed effettivamente giovane lo è. “Trentacinque, trentasei? No, macché, sono nato nel 1994”. Ci spiazza. Era l’anno dei Mondiali in cui Baresi e Baggio confezionarono il titolo iridato nelle mani del Brasile. E mentre noi piangevamo sul divano insieme al Capitano consolato dall’Arrigo Nazionale, quello che 26 anni dopo prenderà in mano il testimone di Rubbapòo, emetteva i suoi primi vagiti. “Ho aperto la mia prima libreria a soli 22 anni – confessa Mattia abbracciando per la foto di rito il signor Duilio – Io e un mio socio abbiamo due negozi di libri uno a Prato per l’appunto, la mia città e uno a Scandicci. Le nostre librerie hanno tutte lo stesso prefisso: Libreria Scolastica. A Prato abbiamo aggiunto “Pratese” a Scandicci il nome della cittadina. Qua non potevamo rimanere impassibili davanti a un’eredità così importante. Ed ecco che il nome è presto fatto Libreria Scolastica Raugi“.
Mattia è qua da pochi giorni. Si è trasferito in città per questa sua nuova avventura imprenditoriale. “Ho preso una casa in Venezia. Amo già questa città e i suoi abitanti. Voi livornesi siete davvero particolari, gente davvero schietta e simpatica. E poi anche la città… sono entrato subito in sintonia con Livorno. Come dici? Il peso del testimone? Beh sì, certo. E’ un peso che sento tutto sulle spalle, spero davvero di non far rimpiangere la professionalità del signor Duilio e di portare avanti con fierezza questa attività. Era già qualche anno che facevo la corte a questa libreria. Una libreria conosciutissima anche fuori dai confini regionali. Sapevo che il signor Lami era prossimo a passare la mano e così ho iniziato a corteggiarlo. Alla fine era tutto pronto prima del lockdown, poi è accaduto quel che è accaduto… ed eccoci qua con l’apertura avvenuta alle porte dell’estate”.
Al momento la libreria, aperta da pochissimo, fa orario ridotto e solo pomeridiano dalle 16 alle 20. “Ma avvicinandosi la scuola aumenteremo sicuramente i giri – spiega Mattia – A Prato facciamo orario da centro commerciale: 8-20. E anche qua prevedo simili turni. Per far questo ho assunto dei giovanissimi con contratti stagionali. Circa 5 o 6 ragazzi livornesi pronti a lavorare sodo. Chiaramente i curriculum non sono mai abbastanza e non escludo che possa cercare qualche altro dipendente in queste settimane. Se qualcuno fosse interessato può mandare una mail con tanto di curriculum vitae a questo indirizzo e-mail: [email protected]“.
Chiaramente anche l’impostazione del lavoro e del negozio stesso, rispetto alla passata gestione, subirà qualche inevitabile svecchiamento. “Rispetto a prima punteremo molto di più sui libri usati e saremo indubbiamente più smart – conclude Ciatti – Ci sarà la possibilità di ordinare tramite sito, con Qr Code per seguire il tracciamento dell’ordine e le prenotazioni. Così facendo, si potranno evitare molte file e risparmiare molto tempo. Intanto abbiamo adattato il negozio alle norme anti-contagio con plexiglass sul bancone e strisce in terra per mantenere le distanze di sicurezza stabilite dalla legge. Certo che, grazie alla tecnologia, sarà tutto più semplice e meno… affollato”.
Questa volta è il signor Lami che saluta noi mentre rimaniamo ancora a fare qualche foto e le ultime chiacchiere utili per scrivere l’articolo. “Ero passato solo per vedere se era tutto ok. E mi sembra proprio di sì”. Duilio saluta, prende il suo maglioncino e se lo mette sulle spalle. Proprio come i supereroi lasciando dietro di sé 60 anni di ricordi e un vagone fatto di futuro in partenza dal binario Magenta. Si chiude per l’ennesima volta la porta alle sue spalle. Ma stavolta, si vede, è evidente, mentre si allontana… ha un solco lungo il viso… come una specie di sorriso.
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