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Ruba in un supermercato e tenta la fuga minacciando il personale con una bottiglia

Sabato 19 Aprile 2025 — 12:15

L’uomo, 30enne di origine straniera, è stato dichiarato in arresto in flagranza di reato per rapina impropria

I carabinieri della Stazione di Ardenza hanno arrestato in stato di libertà un cittadino nordafricano sulla trentina, già noto per numerosi altri precedenti, gravemente indiziato per condotte che riconducono al reato di rapina impropria. Secondo la ricostruzione eseguita dai carabinieri, si sarebbe introdotto all’interno di un noto supermercato prelevando e asportando alcuni generi alimentari. Dopo averli occultati su di sé, si tratta soprattutto di bottiglie di superalcolici ammontanti complessivamente a circa 100 euro, avrebbe tentato di guadagnarsi l’uscita da una cassa chiusa, omettendo di pagare la merce. Riconosciuto dal personale in servizio, non essendo nuovo a fatti del genere, avrebbero provato fermarlo prima che uscisse. In tale frangente l’uomo avrebbe assunto atteggiamento minaccioso a tratti violento per cercare di guadagnare la fuga; in particolare avrebbe aggredito anche alcuni dipendenti con una bottiglia di liquore prelevata poco prima. Provvidenziale è stato l’intervento celere dei carabinieri della stazione di Ardenza in turno di servizio esterno di pronto intervento che, raggiunto l’esercizio commerciale, hanno tempestivamente bloccato la persona in escandescenze riportato la calma a tutela del personale del negozio e dei clienti. Dalla perquisizione personale eseguita dai carabinieri è stata rinvenuta la merce sottratta illecitamente, ed occultata indosso dall’uomo, che è poi stata restituita al proprietario legittimo. L’uomo, 30enne di origine straniera, è stato dichiarato in arresto in flagranza di reato per rapina impropria. L’operazione di polizia giudiziaria condotta in flagranza di reato è stata convalidata dal Gip che ha disposto la restrizione dell’indagato alla casa circondariale “Le Sughere” di Livorno anche alla luce dei numerosi precedenti. Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, sono da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – sino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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