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Sabotata l’auto del presidente del consiglio. Nogarin durissimo

Venerdì 6 Luglio 2018 — 09:31

Increscioso episodio ai danni di Daniele Esposito (M5S). L'esponente politico stava andando a Tirrenia dalla figlia: sporta denuncia. "In pratica la ruota non era più in asse. C'era rimasto solo un bullone a fissarla"

Sabotata l’auto del presidente del consiglio comunale Daniele Esposito (M5S). E’ accaduto nella notte fra il 4 e 5 luglio. L’esponente politico stava andando a Tirrenia dalla figlia. Salendo in macchina la moglie gli ha fatto notare uno strano rumore. Lì per lì, Esposito non ha dato peso alla cosa spiegando, come avrebbe fatto chiunque altro, che l’indomani l’avrebbe portata subito dal meccanico per far controllare il “rumoraccio”. Nel tragitto verso Tirrenia si è dovuto però fermare 3-4 volte proprio perché quello strano rumore, simile ad un fischio e proveniente da una delle ruote, non lo convinceva, salvo però non riscontrare particolari anomalie. Ma al rientro verso Livorno Esposito pur andando a passo d’uomo ha dovuto accostare nuovamente l’auto perché quel rumore ancora non se n’era andato. “A quel punto ho scoperto che in pratica la ruota non era più in asse – spiega raggiunto telefonicamente da Quilivorno.it – Era “uscita”. C’era rimasto solo un bullone a fissarla. Gli altri non c’erano più”. In qualche modo il presidente del consiglio comunale e famiglia sono riusciti a tornare a casa. Esposito la mattina stessa si è recato alla polizia, negli uffici della Digos, per sporgere denuncia. “Forse è solo una coincidenza, però mi è subito venuto in mente quanto accaduto a Francesco (Bastone, consigliere comunale del movimento 5 stelle, ndr). Per fortuna mi trovavo su una strada dove la velocità è ridotta. Non voglio pensare a cosa sarebbe potuto succedere in autostrada. Tra l’altro la cosa che mi fa pensare è che non ho trovato nessun biglietto di minaccia”.

Nogarin su Fb – “Quando togli tre bulloni su quattro alla ruota di un’automobile e sviti quasi completamente l’ultimo non ti stai rendendo responsabile di un “dispetto” o di un atto dimostrativo, per quanto pesante. No, ti stai rendendo responsabile di un tentato omicidio.
Le cose vanno chiamate con il loro nome. Se, invece che sulla strada per Tirrenia, il presidente del consiglio Daniele Esposito si fosse trovato a viaggiare a 130 km/h in autostrada e la ruota, come è successo, fosse uscita dal semiasse fino ad inclinarsi, cosa sarebbe accaduto? Non voglio nemmeno pensarci. Le cose indiscutibili sono due. La prima è che si è passato il segno: nessun provvedimento amministrativo, per quanto impopolare, può giustificare una reazione del genere. La seconda è che noi andremo avanti con le politiche di cambiamento e modernizzazione di cui questa città ha un disperato bisogno. E lo faremo, come sempre, mettendoci costantemente in discussione, pronti a correggere, migliorare e persino cancellare qualsiasi misura se necessario. Perché il confronto fa parte della politica. Sabotare un’automobile, sui cui tra l’altro viaggiavano anche 3 ragazzine, invece, è da criminali. Vigliacchi e criminali”.

Solidarietà di Marco Cannito (Città Diversa) – “Come già fatto al consigliere Bastone, inviamo la piena solidaretà umana e politica a Daniele Esposito e ai suoi familari oggetto di inquietanti e pericolosi episodi”.

Sinistra Italiana – Esecutivo Federazione di Livorno e Sinistra Italiana – Coordinamento Circolo Territoriale SI Livorno – Collesalvetti – Nemmeno se lo si fa inconsapevolmente. Lasciamo altrove le miserie umane di chi urla e sbraita per avere i riflettori addosso, Ribadiamo che la città soffre e con essa i suoi equilibri. La fragilità si può tradurre in violenza quando non si ha la forza, o la precisa volontà di incanalare il dissenso e questo è ormai divenuto lo spettro più difficile da abbattere in politica.
Generare la paura non farà vincere nessuno, perché a perdere sarà soprattutto questa città.

Andrea Raspanti e Giovanna Cepparelo  (Futuro!) – “Condanniamo con fermezza e sdegno il clima di intimidazione mafiosa che ha colpito, dopo il consigliere Bastone, il presidente Esposito. Dalle minacce stavolta si è passati a quello che pare a tutti gli effetti un tentativo di attentare all’incolumità di un rappresentante delle istituzioni e della sua famiglia. Nella speranza che gli investigatori facciano chiarezza quanto prima su questi episodi consegnando alla giustizia i responsabili, esprimiamo pubblicamente la nostra totale e incondizionata solidarietà a Daniele e alla sua famiglia”.

Marco Bruciati, Gruppo Consiliare Buongiorno Livorno – “Tra i nostri obiettivi prioritari, sin dalla nascita, c’è sempre stato il tentativo di migliorare la qualità di un dibattito politico che nel corso del tempo si è sempre più imbarbarito nei toni e nei contenuti. La crescente difficoltà a percepire la politica come un luogo di confronto basato sul rispetto dell’avversario e sull’argomentazione consona dei temi proposti in favore di un costante tifo da stadio in cui si tende a scegliere una fazione, denigrando a prescindere quella opposta, senza soffermarsi nel merito delle questioni, è forse una delle problematiche più lancinanti del nostro tempo. Tale degenerazione finisce per radicalizzare e legittimare atteggiamenti spesso irresponsabili che, come è accaduto in questi ultimi giorni, possono sfociare in atti criminali nei confronti di alcuni esponenti politici. Quello che è accaduto al consigliere 5stelle Bastone e al Presidente del Consiglio Esposito è un atto gravissimo che non possiamo che condannare fermamente. L’intimidazione è sempre un atto vile e infame a maggior ragione se connessa al rischio della propria vita.
A loro va tutta la nostra solidarietà con la speranza che i responsabili possano essere individuati e giudicati dalla legge. Nel frattempo, ognuno nel proprio contesto, contribuisca a migliorare il dibattito politico. Ce n’è davvero bisogno”.

Cgil provincia di Livorno – “La Cgil provincia di Livorno esprime solidarietà al presidente del consiglio comunale Daniele Esposito, vittima secondo quanto riportato dagli organi di stampa di un atto vile e vigliacco”.

Segreteria aziendale Cgil – “A pochi giorni dalle minacce subite dal Consigliere Francesco Bastone si è verificato un nuovo e più grave atto di intimidazione ai danni del Presidente del Consiglio Comunale Daniele Esposito. Siamo solidali con lui e con tutto il Consiglio colpito nella sua più  alta rappresentanza. Non possiamo fare altro che ripetere le nostre  considerazioni, espresse solo pochi giorni fa: “Siamo contro questa deriva che ricorda da vicino i modi e i contenuti con i quali si affermò il fascismo, non asseconderemo mai e in nessun modo chi  evita il dibattito democratico e sceglie la scorciatoia della violenza”.  Auspichiamo che le indagini facciano piena luce su questi episodi e puniscano  prima possibile chi se ne è reso responsabile”.

Francesco Gazzetti, consigliere regionale Pd – “Solidarietà e vicinanza da parte del consigliere regionale del Pd Francesco Gazzetti a Daniele Esposito, il presidente del consiglio comunale del M5S che ha denunciato un atto di sabotaggio alla sua auto. “Spero – scrive Gazzetti su fb – come nel caso del consigliere Bastone, che si faccia piena e totale luce su questi episodi che non appartengono alla cultura ed ai valori della nostra comunità. Serve, velocemente, individuare gli autori”.

Elisa Amato, Maristella Bottino, Paolo Barabino – “Apprendiamo, con grande stupore e indignazione,quanto successo al Presidente del Consiglio Comunale di Livorno e,a nome di FI,esprimiamo  tutta la nostra vicinanza e solidarietà.Ribadiamo che,quanto accaduto anche al Consigliere Bastone,non rappresentano assolutamente forme di democrazia ;bisogna trovare un giusto equilibrio nella dialettica che talvolta può sfociare in una contrapposizione anche aspra  ma che deve sempre rimanere all’interno di un sano e costruttivo dibattito rispettando ognuno con le proprie idee e con il proprio bagaglio culturale e politico. Condanniamo fermamente quanto è successo e ci auguriamo che simili fatti non si verifichino mai più nell’interesse di tutti”.

Vescovo Simone Giusti e suor Raffaella Spiezio Caritas – Siamo preoccupati per quanto accaduto in città in questi giorni. Prima le intimidazioni al Consigliere Bastone, adesso addirittura la manomissione dell’auto del Presidente Esposito che ha esposto lui e i suoi cari a un grave rischio personale. Non esiste giustificazione possibile per la violenza. La tutela della vita umana viene prima di qualunque altra cosa. Vogliamo testimoniare a Francesco, a Daniele e ai loro familiari la nostra vicinanza.

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