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Scogli piatti, un altro sub multato

Giovedì 1 Settembre 2016 — 16:16

La normativa prevede che la pesca subacquea possa essere esercitata a distanze non inferiori a 500 metri. Dopo il pescatore subacqueo sanzionato davanti ai Pancaldi, un altro sub multato davanti gli “scogli piatti

È stato sorpreso dalla Capitaneria di porto di Livorno ad esercitare pesca subacquea davanti gli “scogli piatti”, nella zona di mare riservata alla balneazione, un pescatore dilettante di 48 anni. L’uomo, un pratese, residente nella provincia di Pistoia, è stato fermato mentre si trovava a soli 5 m dalla riva con il fucile subacqueo carico, noncurante dei rischi per la sicurezza dei bagnanti presenti in zona. Il sub, peraltro, era anche privo dell’apposito pallone di segnalazione, circostanza che ha aggravato il rischio per pubblica incolumità. Si ricorda che la normativa vigente prevede che la pesca subacquea possa essere esercitata a distanze non inferiori a 500 metri dalla costa frequentata dai bagnanti e che il pescatore deve segnalarsi con un galleggiante recante una bandierina con striscia diagonale bianca su sfondo rosso visibile ad almeno 300 metri. Oltre al sequestro delle attrezzature, la Guardia costiera Livorno ha sanzionato il pescatore per complessivi 1.000 euro.

Davanti ai Pancaldi – Un pescatore subacqueo dilettante, livornese di 45 anni, è stato sanzionato dalla Guardia costiera, in quanto sorpreso con il proprio fucile subacqueo ad esercitare l’attività a pochi metri dalla costa davanti la città. 150 metri, infatti, la distanza dove l’uomo è stato fermato dal battello veloce della Capitaneria labronica che si è accorta della sua presenza, durante un pattugliamento, individuando, davanti lo stabilimento balneare Pancaldi, il pallone di segnalazione. Il subacqueo non ha potuto fare altro che ammettere le proprie responsabilità, anche perché trovato in posizione di pesca con fucile carico. La normativa vigente, che stabilisce in 500 metri dalla costa frequentata da bagnanti la distanza oltre la quale è possibile esercitare la pesca subacquea, prevede per tale violazione l’applicazione di una sanzione amministrativa di mille euro. L’attrezzatura utilizzata per commettere l’illecito è stata sequestrata ed è attualmente in custodia presso la Capitaneria di porto. Si ricorda l’importanza del numero blu gratuito 1530, attivo su tutto il territorio nazionale, 24 ore su 24, per ricevere assistenza immediata, in caso di emergenze in mare, dalla Capitaneria di porto più vicina.

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