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Scritta antisemita al mercato. “Sdegno e condanna unanimi”

Venerdì 9 Settembre 2022 — 15:43

Il commento di Francesco Gazzetti: "È qualcosa di inaccettabile e gravissimo e che offende i valori e la storia di un'intera città"

Una scritta antisemita sulla saracinesca di un banco al mercato in via Buontalenti. Una scritta in bianco, vergata con una bomboletta spray, apparsa venerdì 9 settembre: “Ebreo” con una stella di David appesa ad un patibolo per impiccagione. Un gesto raccapricciante che provoca fastidio solo alla vista. A lanciare l’allarme, dalla sua pagina Facebook, è il consigliere regionale del Pd, Francesco Gazzetti: “Nausea e disgusto. È questo che suscita la rivoltante scritta scoperta oggi sulla saracinesca di uno dei banchi del mercato a Livorno – scrive il consigliere – È qualcosa di inaccettabile e gravissimo e che offende i valori e la storia di un’intera città. Ecco perché voglio manifestare alla comunità ebraica livornese tutta la mia vicinanza e solidarietà. E ringrazio chi mi ha invitato questa foto che documenta un gesto che merita sdegno e condanna unanimi”.
Cgil Livorno – La Cgil provincia di Livorno esprime rabbia e sdegno per la sconcertante scritta scoperta oggi sulla saracinesca di uno dei banchi del mercato. Episodi del genere non devono essere affatto sottovalutati. L’auspicio è che le autorità competenti facciano chiarezza il prima possibile. I folli anni del nazifascismo hanno rappresentato uno dei periodi più bui e tristi della storia umana. Qualsiasi atto inneggiante o semplicemente ammiccante agli ideali di quell’ideologia criminale dev’essere stroncato sul nascere. E’ una battaglia culturale e civile. Una battaglia che vede ogni giorno in prima linea le compagne e i compagni della Cgil. Non possiamo e non dobbiamo abbassare la guardia. Non dimentichiamo mai quello che diceva Primo Levi: “È avvenuto, quindi può accadere di nuovo”.
Stella Sorgente, consigliera comunale M5S Livorno – “Ancora una volta la nostra città rimane sconvolta e turbata di fronte ad orrende scritte antisemite al Mercato. Era già successo nel maggio 2019, è risuccesso lo scorso anno ed è accaduto di nuovo oggi. Nella nostra città non dovrebbe esserci spazio per simili gesti vergognosi, che lanciano un messaggio antisemita, razzista, profondamente violento. Spero che i responsabili di questi atti vengano individuati dalle autorità competenti quanto prima. Piena solidarietà ai commercianti colpiti da questo orribile gesto e a tutta la Comunità Ebraica Livornese. #Livornononèquesto.

Marco Carrai Console onorario di Israele per la Toscana, Emilia Romagna e Lombardia – Il Console di Israele per la Toscana Marco Carrai condanna il nuovo gravissimo episodio di antisemitismo avvenuto a Livorno. Imbrattare un banco del mercato con la stella di David impiccata fa definitivamente capire per chi ancora non lo avesse capito che antisemitismo e anti Israele sono la stessa faccia della medaglia. Una medaglia che deve essere condannata senza se e senza ma per essere estirpata dalla società. Estirpare il male è l’unico modo per costruire una società più giusta. Speriamo che non si debba ripetere l’irripetibile perché finalmente riparta un moto sociale contro tutto questo. Infatti non è più il tempo delle condanne generali ma di un moto sociale che combatta tutto questo. Troppi fatti e atti antisemiti sono  accaduti ultimamente In Toscana. La memoria non deve dimenticare perché la storia non si ripeta. Il mio pensiero va all’antica comunità ebraica di Livorno che ebbe in quella città un luogo libero e oggi si ritrova aggredita.

Celeste Vichi presidente Associazione Italia-Israele di Livorno – L’Associazione Italia-Israele di Livorno intende stigmatizzare con forza l’episodio di antisemitismo relativo allo sfregio vandalico comparso sulla serranda di un negozio del centro città ritraente una stella di Davide impiccata. Purtroppo addolora constatare il ripetuto verificarsi nella nostra città di Livorno, che ha adottato la nozione di antisemitismo dell’IHRA, di atti di dichiarato antisemitismo di questo tipo. Bisogna registrare, infatti, che non è la prima volta che tali gesti fanno, peraltro, seguito a menzognere dichiarazioni pubbliche esposte contro lo Stato di Israele, secondo le quali le carceri israeliane sarebbero piene di bambini palestinesi destinati al commercio degli organi, continuando asserire come lo Stato Ebraico sia uno stato di apartheid. Spiace constatare che si tratta di un terreno culturale che se non sanzionato può portare a legittimare questi episodi. Rammentiamo, infatti, che due anni fa lo stesso rabbino di Livorno è stato oggetto di violenza da parte di un giovane filopalestinese, che indossava una maglietta con la scritta “Free Palestine”. Inoltre, durante l’attacco missilistico di Hamas ad Israele, nel maggio dello scorso anno, sempre a Livorno comparvero inquietanti volantini dal contenuto antisemita. Ricordo, infine, che ne 1992 è stata elaborata una teoria sociologica per la quale mantenere e controllare gli ambienti, e reprimere atti vandalici o la deturpazione dei luoghi, contribuisce a creare un clima di ordine e legalità riducendo il rischio di crimini più gravi. L’Associazione di Livorno, pertanto, richiede alle istituzioni di individuare al più presto i responsabili di questo ignobile gesto, affinché siano condotti davanti alla giustizia e puniti severamente, per arginare ulteriori meccanismi di emulazione, dichiarando nei fatti l’ostracismo a queste incivili ed inqualificabili condotte.

ANPPIA, ANPI, ANED, ANEI – Con la minacciosa scritta comparsa su una saracinesca del Mercato di Livorno, si è rinnovata una manifestazione di antisemitismo, odio e intolleranza frutto di tempi che la storia ha definitivamente condannato. Il fascismo continua a vivere in questi atti di antisemitismo e di razzismo che una società civile e democratica come quella italiana non può tollerare. La nostra Costituzione è chiara nei suoi principi di libertà, giustizia, uguaglianza per i quali hanno dato la vita donne ed uomini nella loro lotta di liberazione dal nazismo ed al fascismo. Di fronte a fatti così siamo impegnati a difendere i principi di libertà, democrazia e dell’antifascismo contro ogni manifestazione o tentativo di rinnovare o riproporre il ritorno ad un passato che purtroppo sembra non del tutto superato. Nell’esprimere la nostra vicinanza e solidarietà alla Comunità ebraica, rinnoviamo la richiesta, alle istituzioni democratiche, alle forze politiche, alle donne e agli uomini che si riconoscono nei valori dell’antifascismo, che vengano messi fuori legge tutti quei gruppi che continuano indisturbati   a fare propaganda di odio, razzismo, antisemitismo, dando così piena attuazione alla Costituzione della Repubblica Italiana.

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