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Sense of sharing (Sos), via al progetto che promuove il teatro per i più piccoli

Giovedì 13 Aprile 2023 — 19:16

Il progetto è realizzato in collaborazione con Lavorare insieme nella comunità (Linc), Teatro Paraiso (Spagna) e Lutkovno gledališče Ljubljana (Slovenia). Scopo del percorso, dedicato a famiglie con bambini dai 3 agli 8 anni, insegnanti ed istituzioni, diffondere l’importanza del teatro per l’educazione e per il benessere psichico e fisico

Iniziativa promossa dalla Compagnia Orto degli Ananassi, realizzata in collaborazione con Lavorare insieme nella comunità (Linc), Teatro Paraiso (Spagna), Lutkovno gledališče Ljubljana (Slovenia) e sostenuta dalla Comunità Europea. Seminari, spettacoli e laboratori teatrali rivolti a famiglie con bambini dai 3 agli 8 anni, insegnanti ed istituzioni

di Giulia Bellaveglia

Sos, o per meglio dire, Sense of sharing. È questo il nuovo progetto della Compagnia Orto degli Ananassi sostenuto dalla Comunità Europea nel contesto del programma Creative Europe e realizzato in collaborazione con Lavorare insieme nella comunità (Linc), Teatro Paraiso (Spagna) e Lutkovno gledališče Ljubljana (Slovenia). Scopo del percorso, dedicato a famiglie con bambini dai 3 agli 8 anni, insegnanti ed istituzioni, diffondere l’importanza del teatro per l’educazione e per il benessere psichico e fisico. “Un momento prezioso – dice Andrea Gambuzza della Compagnia – perché si tratta della nostra prima iniziativa europea. L’idea del titolo deriva dal concetto di condivisione, ma si può leggere anche al contrario, condivisione di sensi, nell’ottica di favorire la possibilità di far conoscere il palcoscenico come pratica per riappropriarsi di una dimensione di contatto e realtà pensando alle nuove generazioni”. Due le azioni principali, “Making Culture – Making Welfare”, nell’ambito della quale saranno realizzati seminari con esperti per approfondire con le comunità locali il tema del welfare culturale e un corso di formazione per insegnanti sull’uso di strumenti e metodi teatrali per promuovere il benessere e le capacità relazionali dei bambini, e “New languages for new generations” ovvero la creazione di un nuovo spettacolo teatrale in ciascun paese partner da presentare nei festival locali. Per farlo saranno realizzati dei laboratori teatrali con i piccoli e le loro famiglie volti a sperimentare la pratica teatrale come strumento di conoscenza reciproca e di attivazione delle risorse emotive e relazionali. Durante i laboratori saranno raccolti elementi, suggestioni e bisogni che andranno ad alimentare il processo di creazione artistica dello spettacolo. “Un’opportunità per la città – afferma la vice sindaca Libera Camici – Un segno evidente di progettualità valida per offrire opportunità al territorio. La cosa più bella è che si preveda di monitorare quali possano essere gli effettivi bisogni per rendere il tutto più aderente alla nostra realtà. Il teatro, specialmente dopo la pandemia, può consolidare e favorire la socializzazione, rendendo i ragazzi più sicuri di se stessi”. “Un progetto – aggiunge la responsabile dell’ufficio Centro Ricerca Educativa e Didattica (Cred) Letizia Vai – che inserisce la nostra città in un contesto europeo. L’obiettivo è anche quello di creare una rete di comunità educante, partendo dalle scuole ma estendendosi a tanti altri servizi come ad esempio quelli delle ludoteche, luoghi spesso presenti in quartieri con maggiori criticità sociali”.

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