“Il sindaco risponde” su writers e chiosco del Parterre
Il primo cittadino risponde ai lettori di Quilivorno.it. Manda una mail a [email protected] e fai una domanda a Nogarin
E’ iniziata il 3 marzo, con le risposte a due delle lettere selezionate fra le tantissime arrivate alla nostra redazione, la rubrica a cadenza quindicinale “Il sindaco risponde”. Riportiamo per ognuna la risposta del primo cittadino Filippo Nogarin. Ecco le risposte di venerdì 28 aprile. Potete inviare le vostre domande all’indirizzo [email protected] indicando nome, cognome e numero di telefono.
La prima risposta del 28 aprile (Quali e quanti spazi per i writers a Livorno?) – Buongiorno Andrea, la sua non è solo un’ottima domanda, ma è anche e soprattutto un’ottima idea su cui stiamo lavorando da tempo (clicca qui per leggere la mail inviata dal lettore).
Si è da pochissime ore concluso il progetto Livorno a fuoco – come raccontato anche da QuiLivorno.it -, realizzato grazie alla collaborazione tra la Fondazione Trossi Uberti e il Comune.
Entro il 25 giugno il muro di 45 metri quadri che abbiamo individuato in viale Nazario Sauro verrà trasformato in un omaggio grafico ai grandi nomi di Livorno. Da Zeb a Mascagni, da Ciampi a Lucarelli a Modì.
Si è trattato di una sorta di numero zero, di esperimento, che abbiamo intenzione di ripetere in molti altri quartieri nei prossimi mesi. I bandi sono quasi pronti e verranno pubblicati nelle prossime settimane. Questa volta l’amministrazione ha deciso di mettere duemila euro sul piatto come premio per il vincitore del concorso e come rimborso spese per i materiali necessari alla realizzazione del murales. Non è detto che anche in futuro avremo la possibilità di investire queste cifre, ma sicuramente abbiamo la volontà non solo di abbellire i muri e le piazze della città, ma anche di togliere spazio a chi non sa fare nulla di meglio che imbrattarli con scritte stupide o, nel migliore dei casi, semplicemente brutte.
Un altro modo per combattere il degrado di alcuni quartieri e, come giustamente ha sottolineato lei, dare un motivo in più ai giovani artisti di venire a Livorno, che come sappiamo è una città già di per sé ricca di talenti non sempre adeguatamente valorizzati.
Seconda risposta del 28 aprile (Che fine ha fatto il chiosco al Parterre?) – Buongiorno Emiliano, la sua domanda è tutt’altro che peregrina (clicca qui per leggere la mail del lettore). Da quanto so, due anni fa la struttura è stata aggiudicata con regolare bando a due giovanissimi imprenditori livornesi che avrebbero dovuto realizzare alcuni interventi di manutenzione del chioschino per poi aprire una nuova attività.
Questi interventi non sono mai stati realizzati, nonostante i ripetuti solleciti da parte dell’amministrazione che proprio in questi gironi sta per emettere l’ordinanza di revoca dell’assegnazione. A quel punto verrà indetto un nuovo bando con l’obiettivo di restituire la struttura agli utenti del parco, offrendo loro un servizio in più.
Questo è il nostro obiettivo e, come dimostra la sua lettera, è anche quello che chiedono i cittadini del quartiere.
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