Spazza-tour/10. Ultima tappa Montenero, primo per pulizia

Si chiude il nostro spazza-tour, iniziato l’8 maggio, alla scoperta degli angoli meno idilliaci della città, in altre parole alla scoperta dei rifiuti abbandonati ai cassonetti. Decima tappa del reportage in quel di Montenero il 27 giugno: 300 metri dal livello del mare, frazione nota per il sontuoso Santuario della Madonna delle Grazie e per le numerose ville dislocate lungo i fianchi del colle. In un luogo così attento alla buona impressione dei visitatori giornalieri e dei pellegrini provenienti da tutto il mondo, le aspettative di trovare “pane per i nostri denti” erano scarse ed infatti, fortunatamente, in piazza del Santuario siamo stati felici di riscontrare una complessiva pulizia e buona tenuta della piazza principale, e dei dintorni, con un gran numero di bidoni per la differenziata collocati bene in vista lungo le strade o nelle piazzette. Scendendo lungo le pendici del monte, contando sempre sul nostro istinto da Sherlock Holmes, continuiamo a non rilevare particolari “scandali”, eccetto per un televisore sistemato accanto a una fila di colorati bidoni. Arriviamo quindi in piazza delle Carrozze, cuore della Montenero bassa e punto di partenza della celebre funivia: qui ci imbattiamo in altri plotoni di bidoni in ottimo stato. In un angolo un lieve accumulo di materiale edilizio,più che giustificabile, dovuto ai lavori post alluvione.

CONCLUSIONI – Ultima tappa “felicemente deludente”: bilancio più che positivo di una zona simbolo della bellezza architettonica, naturalistica e culturale di Livorno. Palma verde meritata ma occhio ai particolari: un bel dipinto è tale anche grazie alle più invisibili sfumature di colore. Si chiude così il viaggio dello spazza-tour, fiduciosi di aver messo in luce, anche con un pizzico di ironia, quello che ancora vacilla o va oliato nel delicato campo della raccolta rifiuti e della pulizia urbana del nostro territorio e di aver offerto spunti di riflessione ai cittadini, specialmente i più giovani, lanciando loro il fondamentale messaggio che rispettare l’ambiente, oltre che avere un cuore green, significa prima di tutto rispettare se stessi e chi ci sta intorno.