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Spazza-tour/9 ad Antignano e Banditella

Mercoledì 13 Giugno 2018 — 07:38

Nona tappa del reportage di Quilivorno.it alla ricerca dei rifiuti abbandonati. Stavolta abbiamo setacciato il quartiere Antignano. L'esperimento dei bidoni personali per la raccolta differenziata sembra funzionare, anche se non mancano le "sviste" di alcuni concittadini meno zelanti

di Tommaso Lucchesi

Nona puntata del reportage di Quilivorno.it alla ricerca del degrado lungo i marciapiedi e, in particolare, dei rifiuti ingombranti abbandonati ai cassonetti (clicca qui per leggere Agevolazioni Tari 2018: chi può fare domanda). Lo Spazza-tour questa volta dirige la sua rotta verso i “quartieri residenziali” della zona di Antignano, nota per l’immenso lungomare, i suoi suggestivi scorci e le meravigliose ville in stile Art Nouveau, che fanno trasparire l’imponenza e il prestigio possedute in un’età ormai tramontata grazie  all’invidiabile posizione vicino al mare e agli illustri inquilini, fra i quali Pietro Mascagni e Raffaele Gambogi.
Ma non è il glorioso passato che ci preme raccontare, bensì il meno lucente presente, fatto di straordinarie innovazioni tecnologiche ma anche di degradanti scenari dovuti alla negligenza dei suoi abitanti attuali. Per fortuna le aree protagoniste di oggi non ne sono clamorosi esemplari. Martedì 12 giugno dalle 16:30 alle 18, sotto un cielo minaccioso che però ci tradisce visto l’imperituro caldo amazzonico di questi giorni, abbiamo deciso di bazzicare stradine e viali alla ricerca di un soggetto che potesse fare al caso nostro e, con nostra meraviglia, abbiamo constatato che la località intera non soffre eccessivamente di noncuranza e trascuratezza da parte di cittadini e istituzioni, probabilmente anche per il biglietto da visita che questo territorio offre ai visitatori, specialmente allo sbocciare della bella stagione. In ogni caso abbiamo rinvenuto del materiale che testimonia da un lato il buon funzionamento dell’operazione di raccolta differenziata porta a porta promossa dal Comune a partire dal 2018, dall’altro ancora qualche sbavatura facilmente rimediabile, come la giusta sistemazione dei rifiuti più massicci dentro (o sopra) i mini-bidoni. Le nostre fotografie, scattate per la maggior parte lungo viale Vespucci e via Pigafetta, documentano un bell’assembramento di “bidoncini” con considerevoli sporgenze di materiali, soprattutto scatole o cartoni, che rendono l’immagine d’insieme sicuramente più caotica e disarmonica. Sbirciando anche in qualche via interna, come via Cabianca, scopriamo che le buone e sane vecchie abitudini faticano a morire e allora ecco un bel campionario di oggettistica intorno ai classici bidoni dell’immondizia, anche qua con una prevalenza di cellulosa. Addentrandoci nei quartieri dell’entroterra, notiamo una montagnetta di sacchi della spazzatura che stona rumorosamente con il quasi idillio enunciato poco prima, quasi si trattasse di due posti completamente diversi.

Conclusioni – Il territorio è risultato al di sopra delle aspettative, nonostante qualche “errorino” che però non preclude la complessiva pulizia e buona tenuta della zona. Da annoverare il grande numero di camion Aamps nei quali ci siamo imbattuti oggi, segno comunque di una volontà determinata a rivedere splendere la città e i suoi quartieri più rappresentativi.

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