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Stalli blu, scatta la protesta: in 200 davanti al Comune. La replica di Sorgente

Sabato 13 Ottobre 2018 — 08:08

Cartelloni e fumogeni di residenti e commercianti in piazza del Municipio. Contestato anche l'assessore Vece durante una ricognizione in zona Mercato. Sale il dissenso: "Non vogliamo veder morire il centro"

di Letizia D'Alessio

Si sono ritrovati in duecento, tra commercianti e residenti del centro città, del Mercato Centrale e di piazza Cavallotti, davanti al Comune venerdì 12 ottobre per protestare contro il sistema della sosta cittadina (clicca sul link in fondo all’articolo per guardare le immagini scattate da Simone Lanari pubblicate all’interno della nostra fotogallery).
“Non è stata permessa alcuna partecipazione e non c’è stata data la possibilità di fare nessun incontro – ha detto Barbara La Comba – Questa è solo una nuova tassa da pagare. Nelle casse del Comune entreranno infatti molti soldi provenienti dagli stalli blu e altrettanti dal pagamento dei contrassegni. La giunta ha affidato il progetto della sosta completamente ad un privato”.
Francesca Pritoni invece è una residente della zona C. “Sia noi sia i commercianti siamo in difficoltà perché vediamo il centro morire – ha detto Pritoni – Giovedì 11 ottobre sono state fatte 37 multe agli scooter in piazza Cavallotti. I commercianti della zona del Mercato sono in grande difficoltà, i loro incassi si sono dimezzati”.

I manifestanti in piazza (Foto Simone Lanari)

I cittadini di quelle aree denunciano anche la diminuzione dei posteggi. “Stiamo raccogliendo proposte dai cittadini per il miglioramento del sistema – ha aggiunto Pritoni – al momento ne abbiamo oltre quaranta. Ciò che chiediamo inoltre è un bus navetta per il centro, più posti per i motorini e infine di mettere altri parcheggi”.
Maria Rosaria Esposito vive invece in piazza San Pietro e Paolo. “Siamo disperati, non riusciamo a trovare posto a nessuna ora – spiega a Quilivorno.it la signora Esposito – Le multe fioccano, mentre i parcheggi per gli scooter in via Michon sono sempre vuoti. Chiediamo che anche i posteggi sugli scali siano fruibili”.
“Ho 80 anni e in tutta la mia vita non ho visto niente di simile – si rammarica Carla Servolini, residente in via del Fante – Ormai per non cercare parcheggio non usciamo quasi più di casa. Ci sentiamo agli arresti domiciliari”.
Dello stesso avviso è Laura Contini, residente in piazza Grande: “Per trovare un posto bisogna mettere l’auto dove non si può – spiega Contini – e la mattina uscire prestissimo per evitare la multa. La qualità della vita è peggiorata ma io voglio rimanere a vivere in centro: non voglio andarmene e non voglio vederlo morire”.

Foto di Simone Lanari

Da segnalare la presenza in piazza del consigliere di Livorno Bene Comune Marco Valiani, del  consigliere regionale Monica Pecori e del presidente dell’associazione ‘A Livorno’ Loris Rispoli. Durante la manifestazione il traffico è stato deviato verso il quartiere della Venezia, tuttavia alcune auto hanno occupato le strisce di piazza del Municipio, dove erano i manifestanti. Da Palazzo Civico, in particolare dal vicesindaco Stella Sorgente, durante il pomeriggio era giunto l’invito a una delegazione di cittadini di salire per avere un confronto. Tuttavia i manifestanti hanno risposto chiedendo che fosse lei a scendere per parlare in piazza del Municipio. La numero due del Comune però non è arrivata.
Già la mattina, va detto, che l’assessore alla mobilità Giuseppe Vece ha avuto una forte contestazione durante il suo tour in piazza Cavallotti, nel corso della commissione itinerante a cui hanno partecipato assessori e consiglieri delle varie forze politiche lungo le zone a sosta regolamentata A, B, C, D e E. “Senza il confronto andremo per le vie legali – ha affermato La Comba – chiedendo l’accesso agli atti riguardo al nuovo sistema degli stalli”. Dal comitato che si sta costituendo hanno fatto infine sapere che quella andata in scena davanti al Comune è solo la prima manifestazione di una serie. “A breve ne faremo un’altra – ha concluso La Comba – alla quale ci presenteremo con macchine e motorini”.

La risposta di Stella Sorgente: “Gli organizzatori della manifestazione hanno cercato lo scontro, non il confronto” –  “Chiedere a un’amministrazione di scendere in strada in mezzo a fumogeni e insulti non significa cercare il confronto per risolvere un problema oggettivo. Significa solo volerla buttare in caciara, strumentalizzando politicamente il problema”.
Così la vicesindaco Stella Sorgente replica alle accuse mosse dagli organizzatori della manifestazione contro gli stalli blu, organizzata ieri sotto il Comune di Livorno.
“E’ stato direttamente il sindaco a informare i manifestanti che c’era metà giunta pronta a incontrare una loro delegazione per entrare nel merito di un problema complesso come quello della sosta in zona C e D.  Il nostro invito è stato rispedito al mittente e gli organizzatori ci hanno intimato di scendere. Non certo le premesse migliori per un confronto costruttivo. Noi ci siamo comportati come facciamo sempre in occasione di manifestazioni di protesta, ultima quella del sindacato casa di settimana scorsa: abbiamo invitato una delegazione e trovato una soluzione condivisa a problemi concreti. Evidentemente però non era quello l’intento di alcune persone presenti in piazza”. “Questa amministrazione – aggiunge Sorgente – non teme certo il confronto, né il conflitto, tanto è vero che l’assessore Vece venerdì mattina era in strada a confrontarsi con tutti. Ecco, ieri si è capito chi davvero vuole risolvere il problema: i membri della sesta commissione, compresi i consiglieri di opposizione, che si sono recati nei quartieri, metro alla mano, per trovare soluzioni puntuali e recuperare posti auto. Qualcun altro sta invece cercando di fomentare le persone a scopi puramente politici in vista delle amministrative. Mi auguro davvero che le persone non si facciano prendere in giro da chi fa solo i suoi interessi e non certo quelli dei cittadini”.

Protesta contro gli stalli blu. Foto Simone Lanari

La contro replica dei residenti e commercianti – “Abbiamo saputo che l’amministrazione, ed in particolare la vicesindaco Stella Sorgente, se fossimo saliti in una piccola delegazione, avrebbe aiutato a recuperare qualche posto. Quindi, secondo l’Amministrazione , e’colpa della piazza e di chi le ha chiesto di scendere, se i cittadini non otterranno nulla. Brutto messaggio. Se i cittadini hanno dei diritti, più aree di sosta, per ottenerli devono adattarsi a presentarsi in pochi, a Comune chiuso? Forse non le hanno riferito, e ci spiace, che lo abbiamo già fatto più volte. L’assessore Vece, la mattina, facendo il giro con la commissione consiliare, ha detto a residenti e commercianti che avrebbe recuperato qualche posto, ma per stroncare la contestazione da oltre una settimana manda i vigili anche tre quattro volte  al giorno a fare multe. Noi residenti e commercianti da oltre un anno abbiamo fatto riunioni in gruppi separati con Vece e Baldari. Sempre con risposte vaghe di promesse che poi si dimostravano disattese. Vece ci disse, luglio 2017, (abbiamo il verbale), che i posti non sarebbero stati aperti a non residenti e ci disse che sarebbero rimasti invariati, ci disse che i vigili avrebbero multato chi era senza tagliando nelle aree blu, invece oggi multano solo residenti e commercianti disperati fuori dalle zone assegnate alla Tirrenica Parcheggi. Abbiamo chiesto, esasperati, non qualche posto per la zona C o D, dopo che la Tirrenica ne ha tolti centinaia, abbiamo chiesto ciò che la legge prevede, una fase di partecipazione che doveva essere fatta prima delle modifiche della sosta. Quindi, domandiamo, che senso aveva salire per discutere di qualche posto? Invece, con questo comunicato, sembra che si cerchi di dividere i cittadini sul tema della sosta. Ieri la piazza, con calma, dopo l’invito a salire ricevuto dall’Amministrazione, ha chiesto semplicemente di parlare in presenza di tutti, e non solo con una delegazione. Illazionare che le persone avessero cattive intenzioni a prescindere, ci scusino, ci sembra strumentale, perché dopo un po’ di colore, eravamo con calma ad aspettare che scendesse. Era pieno di polizia, ma davvero temevano per la loro incolumità? Noi vogliamo un piano della sosta coerente con le norme di sostenibilità’, e pensiamo di avere ragione per legge, non chiediamo solo qualche posto ottenuto con trattative a tu per tu. La vicesindaco dice che questo è strumentalizzare politicamente, noi diciamo che è essere coerenti e chiedere trasparenza. Ma si sa, quando è difficile rispondere nel merito si cerca di spostare l’attenzione attaccando gli interlocutori. Questa però è vecchia politica, non partecipazione”.

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