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Terme, un tunnel per “sostituire” il ponte

Lunedì 1 Agosto 2016 — 07:20

Ecco il progetto dell'ing. Francesco Andrea Cicora che prevede l'eliminazione del ponte attraverso la creazione, da piazza Dante a via degli Acquedotti, di un tunnel di circa 200 metri

di Annalisa Castagnoli

Il complesso delle Terme del Corallo e il problema della sua riqualificazione sta a cuore ormai da tempo ai cittadini livornesi, soprattutto in merito alla necessità di eliminare il cavalcaferrovia che lo deturpa e ne impedisce seriamente l’accesso (clicca sul link in fondo all’articolo per guardare il progetto da vicino). A questo proposito, l’ing. Francesco Andrea Cicora (direttore tecnico di UCS S.r.l. ed esperto di viabilità e opere sotterranee) ha ideato e presentato un progetto che prevede l’eliminazione del ponte attraverso la creazione, dalla rotatoria di piazza Dante a via degli Acquedotti, di un passaggio sotterraneo di circa 200 metri. Il progetto, considerando il grande afflusso di viabilità presente in via degli Acquedotti, naturalmente dovrà da una parte sopportare l’ingente afflusso e dall’altra, nella fase di costruzione, non danneggiare la normale viabilità. “I cittadini si accorgeranno appena dei lavori”, spiega l’ing, Cicora.
Il tunnel verrebbe realizzato con una tecnica a spinta a basso impatto molto innovativa, messa a punto e brevettata dalla stessa UCS S.r.l. basata sull’applicazione di uno speciale “scudo metallico” in acciaio, montato anteriormente al sottopasso precostruito al lato; una tecnica che permette di sottopassare i binari della stazione senza doverli dotare di ponti o strutture di sostegno provvisorio, le quali hanno un costo elevatissimo – dovendo passare sotto ben 13 binari – e inciderebbero sul normale esercizio ferroviario (con addebito dei relativi oneri richiesti dalle Ferrovie dello Stato). Il sottopasso, all’altezza di via Orosi, sarebbe dotato da una finestra di areazione.

Il cantiere di pre-costruzione verrebbe allestito fra via Banti e il Rio Cigna in una parte dell’area occupata dai ruderi dell’edificio industriale attualmente di proprietà della CTT, situato accanto all’area delle Poste. Mentre il tratto sotto i binari verrebbe realizzato in due settori: il primo, lungo circa 65 metri, sufficiente a giungere fino alla banchina fra il 2° e il 3° binario, dopodiché verrebbe aggiunto in coda il secondo settore di 25 metri. Allo scopo di ridurne l’impatto, il tratto di attraversamento sotterraneo del parco verrebbe realizzato mediante diaframmi o cortine di micropali, con soletta di copertura finale e ripristino del mantello erboso. Una volta conclusi i lavori e aperto al traffico il nuovo tracciato, sarà possibile procedere con l’opera di demolizione e smontaggio del cavalcaferrovia, con un impatto praticamente pari a zero per la città. Una cura particolare, infine, dovrà essere dedicata alle opere di inserimento paesaggistico. Terminata l’eliminazione del cavalcavia, è previsto un ulteriore sottopasso, per il traffico ciclopedonale, in modo da tener separati veicoli e persone. Con quali fondi realizzare l’opera? Mediante i fondi stanziati dal Mibact (Ministero dei Beni Culturali e delle Attività Culturali e del turismo) per i progetti di riassetto urbano delle periferie cittadine che mette a disposizione ben 40 milioni di euro per i progetti vincitori del concorso. La realizzazione del progetto riporterebbe in vita il complesso delle Terme del Corallo in tutto il suo splendore e renderebbe migliore la viabilità cittadina.

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