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Un murale in Venezia a firma Aryz

Lunedì 4 Novembre 2024 — 14:40

Nessun bozzetto e nessun tema specifico: è l’anima del luogo a guidare le “pennellate” sulla grande parete cieca di via Strozzi. L’Associazione MuraLi con la partecipazione di Castagneto Banca 1910, in collaborazione con il curatore Gian Guido Grassi e con il patrocinio del Comune di Livorno, promuove il progetto di arte pubblica, portando una nuova icona in un luogo simbolo labronico. Sarà inaugurato sabato 9 novembre alle ore 11 alla presenza delle autorità

Niente bozzetti, niente temi o regole da seguire: sarà l’anima del luogo a guidare le “pennellate” di Aryz sulla grande parete cieca di via Strozzi 15, a pochi passi dal Comune di Livorno, dal porto e dal Museo della città, nel cuore del quartiere Venezia. E’ qui che sta prendendo forma la nuova opera d’arte pubblica della città, promossa dal Comune di Livorno e realizzata grazie al sostegno di Castagneto Banca 1910, con l’Associazione MuraLi, presieduta da Ilaria Tamalio e attiva da anni nell’ambito, in collaborazione con il giovane curatore e collezionista Gian Guido Grassi, fondatore dell’associazione Start Attitude, che può contare su una rete di artisti urbani e contemporanei tra i più noti e richiesti al mondo. Tra cui Aryz, californiano di Palo Alto classe 1988, che ha già fatto la storia dell’arte urbana nelle principali metropoli globali ed è molto conosciuto anche in Italia. Eppure poco presente con i propri murales: quello in progress a Livorno sarà il primo in Toscana, dopo una mostra e l’installazione temporanea realizzata nell’ex Chiesa di San Mattia a Bologna e un muro dipinto molti anni fa a Torino. Il nuovo murale di Livorno sarà inaugurato sabato 9 novembre alle ore 11 alla presenza delle autorità, dell’artista e dei coautori del progetto. L’evento è aperto alla cittadinanza.
Come molti artisti della sua generazione, Aryz, al secolo Octavi Arrizabalaga, ha iniziato il suo percorso artistico dipingendo graffiti nei primi anni 2000, prima nelle aree industriali di Barcellona e poi in Marocco, Giappone, Francia, Regno Unito, Finlandia, Danimarca, Polonia, Cina, Madagascar, Venezuela e Stati Uniti. Ha esposto in musei e collabora attualmente con una casa editrice di arti grafiche con cui produce regolarmente pezzi in serie, selezionate da fiere d’arte internazionali come Art Basel Hong Kong o Arco Madrid. Negli ultimi anni Aryz ha diminuito drasticamente il numero di opere murali, per ciascuna delle quali si riserva una totale libertà espressiva. Il muro dedicato alla sua prima opera toscana è stato scelto per la sua centralità e per la predisposizione ad accogliere un’opera d’arte pubblica: la parete campeggia in una piazzetta in cui chiunque si imbatte passando per Livorno e il quartiere Venezia. Non presenta finestre ed era fin qui una parete piuttosto anonima in una zona invece molto pittoresca. “L’opera – dichiara Ilaria Tamalio, presidente di MuraLi – si aggiunge alle altre supportate negli anni dall’Associazione MuraLi a Livorno, con l’intento di promuovere l’arte pubblica in città attraverso la creazione di un museo diffuso. Dal 2018 ad oggi abbiamo realizzato una decina di progetti, invitando artisti italiani e internazionali a dipingere a Livorno. Tra questi: Zed1, Moneyless, Peeta, Millo, Lucamaleonte, Arnaud Liard, Matth Velvet, Thiago Mazza, Rame 13 e tanti altri”. “Castagneto Banca ha iniziato 2 anni fa un progetto di arte urbana finalizzato a valorizzare aree periferiche o industriali tramite la realizzazione di murales. Dapprima a Venturina, San Vincenzo e a Donoratico, in quest’ultimo caso su un muro di fronte alla nostra sede direzionale. L’anno scorso in Viale Boccaccio a Livorno e adesso questo nuovo muro – afferma Angelo Scuri responsabile marketing della banca – . Quando l’associazione MuraLi tramite la Presidente Ilaria Tamalio ha proposto alla banca la realizzazione di questa opera ci ha trovati pronti, il curriculum di questo artista di fama mondiale ci ha affascinato, tanto da voler essere sponsor unico di questa opera. A nostro avviso la street art è un bellissimo modo di comunicare, portare messaggi a portata di tutti, può piacere o non piacere ma è innegabile che ogni opera induca a riflettere ed a sorprendere”.   “Ci apprestiamo a vivere alcuni giorni entusiasmanti: la realizzazione di un muro dipinto – aggiunge il curatore Gian Guido Grassi – è una festa costante e assistere un artista pitturare una grande parete è emozionante. Avere Aryz a Livorno è un’esperienza e sarà bello per tutti ammirarlo e incontrarlo. Il risultato di questa lunga performance è una nuova opera che spero resterà per molti anni”. “L’amministrazione comunale – dichiara Giovanni Cerini, Dirigente Attività culturali e musei del Comune di Livorno – crede molto in una partecipazione condivisa seriamente e concretamente per le iniziative culturali. Apprezziamo pertanto questo murale che si inserisce nel progetto di rigenerazione urbana già in atto in questa zona. La prossima sfida, a cui invitiamo i soggetti coinvolti oggi, è quella di iniziare a pensare a colorare la città nel quadrante nord: portiamo il bello laddove ce n’è più bisogno”.

BIO

Nato nel 1988 a Palo Alto, California. Octavi Arrizabalaga ha iniziato il suo percorso artistico dipingendo graffiti nei primi anni 2000. Durante gli anni iniziali, la sua pratica pittorica si è concentrata su spazi abbandonati nei dintorni di Barcellona, dove firmava le sue opere con l’alias ARYZ. La freddezza di questi spazi spesso industriali e in disuso, dove generalmente dipingeva personaggi e nature morte, creava un contrasto che ha fatto circolare le sue immagini a livello globale. Senza completare gli studi presso l’Università di Belle Arti di Barcellona, dove si è laureato nel 2011, le opportunità di dipingere murales hanno iniziato ad arrivare da varie località. Marocco, Giappone, Francia, Regno Unito, Finlandia, Danimarca, Polonia, Cina, Madagascar, Venezuela, Ucraina e Stati Uniti sono alcuni dei paesi in cui ha lasciato il suo segno nel corso degli anni. Il libro “Outdoors” (2018) raccoglie una parte significativa della sua produzione negli spazi pubblici dal 2008 al 2018. Nel frattempo, il lavoro in studio gli permette di sperimentare le possibilità della pittura e del suo linguaggio, sviluppando concetti e idee che l’immediatezza del muro non favorisce. Nel 2019, dopo aver limitato il numero di interventi murali all’anno e concentrandosi sul lavoro in studio, presenta “Pugna”. Una mostra articolata in tre tappe sul territorio francese, che si conclude con un’esposizione al Museo di Belle Arti di Nancy e la pubblicazione del libro “Pugna” (2020). Un corpus di opere che esplora il movimento e il dinamismo del corpo umano attraverso diverse connotazioni di lotta e abuso di potere. Attualmente, vive e lavora a Cardedeu, dove la pittura, l’incisione, il monotipo e la serigrafia fanno parte della sua routine in studio. Il suo interesse per le tecniche di stampa lo porta a collaborare con la casa editrice di arti grafiche Polígrafa, con cui produce regolarmente pezzi in serie. Le opere risultanti vengono esposte in fiere d’arte come Art Basel Hong Kong o Arco Madrid. La frammentazione del corpo, l’anatomia e la rappresentazione del movimento continuano a essere presenti nel suo lavoro attuale. La sua ultima serie, presentata a Praga a metà del 2024 e intitolata “Vestigio”, nasce da un dialogo con dipinti, sculture e fotografie barocche che hanno catturato la sua attenzione.

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