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Delfini di Ardenza, al moletto nuovi pannelli. E l’assessore cerca l’altro gruppo scultoreo

Giovedì 29 Marzo 2018 — 08:10

Pronto il nuovo spazio espositivo in Comune. La spesa sarà pari a 13mila euro

I “Delfini di Ardenza” hanno fatto il loro ingresso nell’atrio di palazzo Comunale che, da questo momento, diventerà in via definitiva la loro “casa”. I lavori in prossimità dell’ingresso principale del Municipio che vedono impegnati i tecnici comunali insieme ai funzionari della Soprintendenza sono finalizzati, infatti, alla definitiva collocazione del famoso gruppo rimosso dalla balaustra del moletto di Ardenza per preservarlo dal deterioramento inesorabile cui stava andando incontro e consentirne il restauro. In attesa che l’opera torni dunque ad essere ammirata da parte dei cittadini in un contesto sicuro e protetto, come espressamente prescritto dalla Soprintendenza, dopo l’inaugurazione in programma per giovedì 5 aprile, l’assessore alla cultura Francesco Belais e l’assessore ai lavori pubblici e al decoro urbano Alessandro Aurigi hanno voluto illustrare alla stampa il progetto espositivo, ripercorrendo le varie tappe del processo di recupero.
Il ripristino della balaustra – non essendo possibile restaurare gli originali e stante la continua esposizione alla salsedine che, comunque, ne comprometterebbe la conservazione nel giro di breve tempo – prevede la fusione di copie in bronzo o, più verosimilmente, in vetroresina. Nel frattempo che i delfini possano far ritorno al Moletto di Ardenza, al posto dei pannelli scoloriti che al momento li sostituiscono, saranno installati dei nuovi pannelli da parte della ditta Scorpio che si è offerta di sostituirli. Pannelli in materiale più resistente di quelli attuali che saranno collocati nelle prossime settimane e raffigureranno vedute marine della città.

Presenti alla conferenza stampa anche Loredana Brancaccio della Soprintendenza di Pisa, Anna Maria Tomassi degli Amici dei Musei, Claudio Filippelli, Luca Barsotti e Valeria Pardini, i tecnici comunali che hanno seguito il progetto, Stefano Pellegrini del circolo di pesca e nautica del Moletto Ardenza e Marco Angiolini della Scorpio Comunicazione. Il progetto è infatti il risultato di una sinergia di soggetti che, ognuno con la sua parte di contributo, hanno concorso a salvare il gruppo scultoreo dai danni subiti da salsedine e agenti atmosferici e a restituirlo ai cittadini.

Il gruppo di quattro delfini in ghisa realizzati dalle Fonderie di Follonica su disegni di Carlo Reishammer nella prima metà dell’800, infatti, era stato rimosso da tempo dalla sua sede originaria insieme agli altri con cui componeva le dieci campate della balaustra del moletto di Ardenza e collocato nei depositi comunali, proprio per evitare l’inesorabile deterioramento al quale stavano andando incontro. In origine la balaustra, che comprendeva un numero ben più consistente di gruppi di delfini, era stata collocata a Porta a mare, quindi, nel 1899, spostata a Barriera Margherita, infine in epoca più recente, collocata al Moletto di Ardenza nella sua versione “ridotta”. Tra i vari gruppi di delfini rimasti quello collocato a palazzo comunale è risultato essere il gruppo in migliore stato di conservazione e dunque il più idoneo a essere sottoposto a restauro. L’intervento, autorizzato dalla Soprintendenza di Pisa a fine luglio 2015 e concluso nel febbraio del 2016, è stato realizzato dalla ditta Arterestauro di Cascina grazie alla raccolta fondi indetta dagli “Amici dei Musei e dei Monumenti Livornesi”, per una spesa complessiva di 6 mila euro. A decidere sul nuovo collocamento dell’opera era stata nel settembre scorso l’Amministrazione comunale, approvando il progetto di spesa di oltre 13mila euro, necessario al loro allestimento espositivo.

“Questo non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza – ha sottolineato l’assessore Belais riferendosi in particolare al destino degli altri delfini conservati nei depositi comunali – a Livorno c’è da sempre un grande interesse per i delfini dell’Ardenza a dimostrazione dell’attaccamento della gente alla città e alla sua storia. Il Comune però non può fare tutto da solo. Il bilancio comunale non è infinito e gestirlo richiede di compiere delle scelte. Di fronte a questioni essenziali e di emergenza come la gestione del post alluvione, la manutenzione dell’edilizia scolastica, l’amianto occorre darsi delle priorità. Per questo voglio lanciare una campagna di raccolti fondi per restaurare la balaustra dell’Ardenza, sono certo che mettendo insieme le forze di tutti, aziende, mecenati, fondazioni, sarà possibile restituire il Moletto alla sua bellezza originaria”.

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