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Artigianato a Effetto in scali Finocchietti

Lunedì 31 Luglio 2023 — 11:58

Oltre a confermare il proprio ruolo di sponsor della manifestazione livornese, Fondazione Livorno, in questa settima edizione di Artigianato a Effetto, ha chiesto agli stessi artigiani di allestire lo spazio, con i loro attrezzi, come se fossero in un teatro o sul set di un film

Sarà il cinema protagonista della 38ª edizione di Effetto Venezia a Livorno. E al cinema si ispirerà quest’anno anche Artigianato a Effetto il salone espositivo che Fondazione Livorno allestisce in collaborazione con Oma (Osservatorio Mestieri d’Arte) per promuovere i migliori interpreti dell’artigianato artistico locale, in alcuni casi conosciuti anche nel panorama nazionale e internazionale.
Nella “Sala Simonini” della ex Circoscrizione 2, lungo gli Scali Finocchietti, gli artigiani del cinema e del teatro che con pazienza, manualità, creatività e professionalità contribuiscono a promuovere sogni e cultura, si sono riuniti per dar vita ad uno spazio alternativo e inedito dove si respira l’aria del backstage. Spazio alla fantasia e il locale si è trasformato in un “dietro le quinte” che racconterà i trucchi del mestiere. Una sorta di immersione scenografica tra oggetti cult del palcoscenico, strumenti e attrezzature, arricchita dalla proiezione di spezzoni cinematografici che ricostruiscono la storia e l’evoluzione delle tecniche di ripresa. Oltre a confermare il proprio ruolo di sponsor della manifestazione livornese, Fondazione Livorno, in questa settima edizione di Artigianato a Effetto, ha chiesto agli stessi artigiani di allestire lo spazio, con i loro attrezzi, come se fossero in un teatro o sul set di un film. Saranno presenti i migliori artigiani locali dello spettacolo, alcuni dei quali fanno parte del network di OMA. Giovanni Balzaretti (che, tra l’altro, ha realizzato l’insegna posta sulla porta di ingresso) esporrà le sue maschere di cuoio e i modelli di naso rosso di pelle commissionati da “Patch” Adams, il famoso medico che ha introdotto la clownterapia negli ospedali. Francesca Lombardi e Desirée Costanzo costumiste, sarte, scenografe, insieme a Cecilia Doveri, restauratrice vintage, hanno curato l’allestimento nei minimi particolari, con costumi e oggetti di scena. Alle abili mani di Patrizia Bonicoli, make-up artist e hair stylist, si affideranno per l’occasione figuranti e artisti, tra i quali le drag queen che parteciperanno alle esibizioni previste dal programma di Effetto Venezia.
Michele Lezza e Teresa Bruni, infine, ci faranno scoprire con il loro archivio della 8mmezzo com’è cambiato il mondo visto dalla cinepresa attraverso il meticoloso lavoro di restauro e digitalizzazione che hanno realizzato sulle vecchie pellicole super8 ridandogli nuova vita. Altri soggetti hanno dato un contributo all’allestimento e a loro è rivolto un ringraziamento particolare: alla Fondazione Teatro Goldoni che ha prestato costumi e scenografie di archivio; a Marco Sisi che ha messo a disposizione i suoi documentari su scene girate a Livorno e testimonianze di cinema “fatto in casa” dagli stessi livornesi; a Giacomo Favilla di Erwitt che ha realizzato scritte led personalizzate presenti nell’allestimento; a Bazar Antiqua e Federico Bocci che hanno offerto oggetti di arredamento e attrezzerie vintage. In un angolo della mostra dedicato a Emidio Bosco verranno esposte alcune sue creazioni messe gentilmente a disposizione da Todomomusic-all. Sarà un omaggio affettuoso degli espositori a un eccellente artigiano livornese recentemente scomparso. Fondazione Livorno ha dato vita a questa manifestazione inserita nel programma di Effetto Venezia, per valorizzare gli artigiani del territorio. L’obiettivo di promuovere l’artigianato artistico e la tutela del patrimonio storico dei mestieri d’arte è condiviso con OMA, associazione presieduta dall’avv. Luciano Barsotti e soggetto strumentale di Fondazione CR Firenze che la sostiene assieme ad altre Fondazioni bancarie. La targa OMA viene assegnata all’artigiano e alla bottega quale riconoscimento del valore e della qualità delle lavorazioni, fornendo un contributo fondamentale alla rinascita della qualità dei mestieri tradizionali, all’occupazione qualificata dei giovani e all’immagine del Paese.
Da oltre dieci anni le sue iniziative sono finalizzate alla comunicazione, al networking tra artigiani e istituzioni italiane e internazionali, ad attività di progettazione e ricerca, a bandi e contest per favorire la crescita professionale di giovani artigiani. OMA pubblica la collana editoriale “Mestieri d’Arte. Quaderni d’artigianato” e cura la rivista
trimestrale sulla storia e l’attualità dei mestieri d’arte. Da sempre impegnata a svolgere attività didattica nelle scuole con studenti italiani e stranieri, gestisce oggi anche Spazio NOTA, la Nuova Officina Toscana per l’Artigianato con sede a Firenze che eroga e diffonde attività di orientamento e formazione per accrescere competenze nell’ambito del comparto sartoria e moda.

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