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Già danneggiata una delle fioriere di via Ricasoli.
Telecamera, Vece risponde a Quilivorno.it

Lunedì 6 Febbraio 2017 — 14:55

Sopralluogo dell'assessore Giuseppe Vece per capire da vicino come si stanno comportando le fioriere in via Ricasoli: "Non possiamo costruirci il muro di Berlino. Sposteremo i cestini. Telecamera? Non è la priorità. Adesso...". E sulla telecamera: "Se ci fosse qualche impresa locale che può installare telecamere di tale tipologia a prezzi più contenuti di quelli sopra indicati si faccia avanti"

I tecnici del Comune sono intervenuti questa mattina per svuotare e rimuovere la fioriera montata sul lato sinistro di via Ricasoli all’incrocio con piazza Attias, danneggiata nella notte tra domenica e lunedì.

“Ringrazio i nostri uffici per la rapidità dell’intervento – commenta l’assessore ai Lavori pubblici, Alessandro Aurigi – Non è chiaro quale sia la causa del danno, ma sicuramente il colpo inferto è stato molto forte, visto che è stata piegata non solo la struttura, ma anche i supporti su cui poggia la fioriera”. Il vaso in acciaio corten verrà rimodellato, i supporti sistemati, dopodiché la fioriera riprenderà il suo posto all’imbocco di via Ricasoli.

“Ho chiesto di vedere le immagini della telecamere di sorveglianza presenti nella zona, in modo da capire se si sia trattato di un atto vandalico o di un banale incidente – conclude l’assessore -. Quel che è certo è che l’amministrazione non intende fare alcun passo indietro: le fioriere rimarranno al loro posto come parte integrante dell’arredo urbano di via Ricasoli, così come erano state progettate e, ne sono certo, apprezzate dalla maggioranza dei livornesi”.

Tengono banco le dichiarazioni rilasciate il 5 febbraio a Quilivorno.it (vedi capitolo “il sopralluogo”) a proposito della questione fioriere. In particolare, il dibattito fra i lettori si è acceso riguardo alla possibilità, e al suo relativo costo, di “integrare” le fioriere con l’installazione di una telecamera “speciale”.

Telecamera sì, telecamera no – L’assessore Vece ha preso quindi carta e penna per fare chiarezza su questo e altri aspetti, lanciando un appello. “Per coloro che auspicano un sistema di telecamere che regolino l’accesso a via Ricasoli credendo, o volendo far credere, che il costo sia irrisorio o quasi, ricordo che già in questo articolo di poco più di 2 anni fa (http://www.quilivorno.it/news/cronaca/ztl-notturna-in-venezia-i-varchi-elettronici/) si spiegava quanto è costato il sistema di telecamere in Venezia: 5 telecamere sono costate infatti € 422.666 + iva cioè € 515.652, quindi oltre 100.000 € l’una. E dalla fine della gara alla entrata in vigore delle telecamere sono passati 15 mesi. Si tratta infatti non di semplici telecamere di sorveglianza, come quelle che sono in procinto di essere installate in città, che garantiscono la sicurezza ma non possono emettere sanzioni ai sensi del codice della strada. Per emettere sanzioni, e quindi garantire che vi transiti solo chi autorizzato, occorrono telecamere omologate dal ministero dei trasporti, il cui costo è quello risultato dalla gara svolta. Senza considerare che, poiché i veicoli autorizzati in base alla legge sono migliaia (oltre 3000 solo i disabili, senza considerare tutte le altre categorie, dai taxi alla vigilanza privata) la strada di fatto non sarebbe stata veramente pedonale. Questo è il motivo per cui moltissime città, da Milano a Messina, da Ventimiglia a Pesaro utilizzano le fioriere per impedire il transito dei veicoli nelle zone pedonali e non le telecamere. E comunque se ci fosse qualche impresa locale che può installare telecamere di tale tipologia a prezzi più contenuti di quelli sopra indicati si faccia avanti perché si aggiudicherebbe facilmente molti lavori a livello nazionale contribuendo al rilancio dell’economia locale”.

Il sopralluogo – Un’ora di sopralluogo. Dalle 19 alle 20 del 4 febbraio (“non ho potuto farlo prima perché ero fuori città”) per capire da vicino come si stanno comportando le fioriere in via Ricasoli. “Sono soddisfatto: il passaggio di auto è stato abbattuto del 100%, per quanto riguarda gli scooter direi che rispetto a prima il traffico è calato del 90%. E comunque – sorride – non possiamo mica costruirci il muro di Berlino“. Un’ora in cui l’assessore alla mobilità del Comune, Giuseppe Vece, che si era appostato all’altezza di via delle Bandiere, ha capito però che la misura presa contro il passaggio abusivo nella strada può e deve essere perfezionata. Come? L’assessore, a colloquio in quella ora con tre commercianti della zona che nel notare la sua presenza si sono avvicinati per scambiare due parole, ha annunciato che sul marciapiede, dove qualche automobilista ha trovato un “varco” notturno per superare la barriera delle fioriere, verranno posizionati dei cestini. “Sì, li posizioneremo all’altezza delle fioriere. Così, se da una parte è vero che il passaggio degli scooter rimane comunque inarrestabile, dall’altra disincentiveremo le auto a salire sul marciapiede. Tra l’altro Aamps sta predisponendo un piano per sostituire tutti i cestini della città. Vista l’urgenza partiremo proprio da via Ricasoli”. Sono i cestini dunque l’escamotage che presto verrà messo in atto. “Presto – conferma Vece – direi entro febbraio. Non escluso comunque che intanto possano essere spostati quelli già presenti in via Ricasoli”. Vedremo l’effetto che produrrà questo escamotage. Dopodiché, ecco spuntare un’altra possibilità. Sì, perché i commerciantu hanno suggerito all’assessore l’installazione di una telecamera. Strumento che Vece non scarta del tutto pur dicendo che: “Una telecamera, non 3 ma una, costa 80-100mila euro, 20 volte di più delle fioriere. Senza contare che fra lanciare il bando, comprarla, installarla, impostarla e fare la comunicazione al ministero, per averla in funzione occorrono dai 18 ai 24 mesi. Quindi anche volendo ammettere di avere i soldi a disposizione non sarebbe la soluzione più veloce. E ad ogni modo se devo pensare a installare nuove telecamere ci sono altre strade ad avere la priorità”. Poi un appello: “Come detto adesso sposteremo i cestini, poi chissà installeremo una telecamera… Ma conto soprattutto sul senso civico dei livornesi. Senso civico e pratico perché tra scendere dalla macchina, spostare il cestino e andarsene ci si impiega di più che tornare indietro”. Infine, una “notizia” anche per forze di polizia e soccorritori. A breve in via delle Bandiere, lato muro, verrà istituito il divieto di sosta e fermata.

 

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