Gli scatti di Claudio Barontini raccontano Pietro Cascella
Presentata la personale del livornese Claudio Barontini sul grande scultore scomparso nel 2008. Il consigliere della Regione Toscana Giacomo Bugliani: “Occasione importante per fare conoscere uno dei principali artisti che ha attraversato il nostro territorio”
Una forma d’arte, la fotografia, che presenta un’altra forma d’arte, la scultura. Due mondi che si incontrano per raccontare vita, passioni e talento di uno tra i più grandi artisti italiani: Pietro Cascella, nativo di Pescara e profondamente legato alla Toscana, scomparso nel 2008, oggi rivive nelle immagini inedite di Claudio Barontini e attraverso la mostra itinerante ’La presenza e l’assenza. Pietro Cascella fotografato da Claudio Barontini’, presentata stamani, lunedì 28 maggio, in sala Barile di palazzo del Pegaso.
“L’opportunità che ci viene offerta è notevole e il Consiglio regionale non può che essere orgoglioso di celebrare uno dei principali artisti che hanno attraversato il nostro territorio, lasciando ricordi e segni indelebili – ha detto il consigliere toscano Giacomo Bugliani – Credo che questa mostra, per come è stata pensata e per come si svilupperà, sia un buon modo di fare e trasmettere cultura. Di certo è un volano incredibile per la Toscana”. “Mi auguro – ha concluso – possa arrivare al cuore delle persone”.
Promossa dal Comune di Fivizzano con il patrocinio della Regione Toscana e con la collaborazione dei Comuni di Pietrasanta, Massa e Ventasso (Re), raccoglie rare e inedite immagini, “per lo più istantanee, presentate senza seguire una vera e propria linea temporale” ha spiegato il fotografo Barontini, scattate tra il 1994 e il 2008. Foto in bianco e nero che “raccontano la concentrazione e quel suo modo di restare sempre vigile sulla sua scultura”.
Il talento e la grandezza di Cascella sono stati ricordati anche da Paolo Grassi, sindaco di Fivizzano, città dove lo scultore ha vissuto gli ultimi decenni, che ha parlato di una mostra nata per celebrare, ma anche per raccontare “umori e sentimenti di uno straordinario artista, autore di opere di altissimo valore come il Monumento ad Auschwitz”.
Alla conferenza stampa ha partecipato anche la vedova di Cascella, Cordelia von den Steinen: “Pietro – ha detto – voleva portare fuori la scultura perché facesse parte della vita vissuta”.
L’esposizione sarà visitabile, con ingresso libero, al Museo San Giovanni degli Agostiniani, a Fivizzano, in provincia di Massa, dall’1 giugno all’1 luglio 2018 (dal lunedì al sabato, dalle 9.30 alle 13). Dopo Fivizzano, si sposterà a Collagna di Ventasso (Re) dal 29 luglio al 12 agosto; dal 18 agosto al 30 settembre sarà nel Museo dei Bozzetti di Pietrasanta e per finire, dal 4 ottobre al 4 novembre, nella prestigiosa villa Rinchiostra di Massa.
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