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Goldonetta, Enriques e Nautico sul palco per “Open”

Lunedì 28 Maggio 2018 — 07:35

Lunedì 28 maggio doppio appuntamento in Goldonetta per la rassegna della Fondazione Goldoni Open – laboratori in scena, che include anche gli istituti superiori

Lunedì 28 maggio doppio appuntamento in Goldonetta per la rassegna della Fondazione Goldoni Open – laboratori in scena, che include anche gli istituti superiori: sul palco alle18 il Liceo Scientifico Enriques con Premiata Fonderia di via della Bassata. Un pubblico che conosce il linguaggio teatrale è predisposto ad una fruizione attiva dello spettacolo. Si potrebbe rilevare che questa è una riflessione accademica e formale e che sarebbe più semplice limitarci ad osservare che l’evento teatrale procura piacere. Che tipo di piacere?
Sono interrogativi, domande e riflessioni a cui i ragazzi vorrebbero dare risposte provocatorie come d’altra parte da oltre vent’anni il Laboratorio teatrale del Liceo Enriques cerca di attivare come un possibile primo approccio per dialogaresullo spazio scenico con gli “altri”. L’interesse per il teatro in prima istanza è solo curiosità. L’evento teatrale, in quanto tale, che si presenta come una fusione di diverse componenti: testo, attori, scene, musiche e spettatori, dove nessuna di tali componenti è “tutto”, può anche soddisfare la curiosità ad un livello di puro consumo passivo. Un laboratorio costruito come teatro di situazioni, l’azione scenica risponde ad una situazione, sempre diversa, come lo è d’altra parte la vita di tutti i giorni.
Nella grande trappola del palcoscenico l’attore ha un suo ruolo nella mutevolezza dell’azione, nell’articolare gli attimi dello spazio collettivo, dove l’immagine e il plastico dominano sulla parola. La consuetudine recitativa trasmette suoni, parole che non sarebbero sufficienti senza il coinvolgimento corporeo e gestuale dell’attore questo provano a presentare i ragazzi di via della Bassata Premiata Fonderia di via della Bassata è una ricostruzione narrativa di Giancarlo Sacripanti intesa per cogliere attraverso situazioni, dialoghi surreali, costituiti da squarci di quotidianità scomposti e rimontati in modo da creare un effetto comico e tragico al tempo stesso. La difficoltà di comunicazione che le nuove generazioni vivono nell’attualità. Dialoghi a volte ridotti al minimo, vicende apparentemente senza senso scardinando ogni convenzione sociale e regola teatrale, si capovolge ogni criterio di verosimiglianza e di realtà.Fonderia e scuola due parole messe in parallelo per essere intese come luogo di “Fusione” di formazione e di ricerca, come sintesi fondante di obiettivi e di valori, come comunicazione tra cosa sono oggi e cosa potrò essere domani. Messinscena Silvia Rosellini coreografia di Valentina Vasta. Attori: Sofia Bisceglia, Edoardo Morganti,MariamSayed, Samuele Cancelli, Eva Salvatorini, Alessio Gangemi, Ludovica Ceppi, Matteo Paolino. Narrazione scenica e direzioneartistica di Giancarlo Sacripanti.

Alle 21 I.I.S “Buontalenti-Cappellini-Orlando” Guerra in Scatola ispirato all’Iliade. Le marce diventano sfilate, le battaglie serate danzanti, i duelli liti da pianerottolo, le veglie funebri lagne da aperitivo. Mettiamoci un po’ di glamour, perché ormai anche fare l’eroe è diventato un lavoraccio. E persino le carneficine possono diventare una noia: si muore, si muore, si muore e poi si bruciano i sacchi sulle pire. Verrebbe proprio voglia di restare chiusi nella tenda, come Achille, a suonare la cetra. A meno che non ci facciano un’offerta unica, un’offerta incredibile, un’offerta che non si può rifiutare: fare la guerra per un “mondo nuovo”.
E i ragazzi in scena la faranno, ma con eleganza: anche trascinare il corpo di Ettore caduto sul campo di battaglia può far sembrare ancora umani, se si usa un carrello del supermercato. E se poi, alla fine di tutto, il mondo nuovo non ci fosse, ci arrangeremo lo stesso: faremo finta che ci sia e ci arriveremo comunque, magari su un barcone guidato da uno scafista. Sempre che il barcone non affondi a trenta metri dalla riva.
“La guerra in scatola” affronta in chiave grottesca i temi e la trama dell’Iliade, con un meccanismo di ribaltamento volto a mettere in crisi l’idea dell’eroe invincibile e a trasformare il conflitto epico in una guerra tra bande. E se le regole del gioco sono chiare e si basano sull’universale legge del “noi contro voi”, metterle in scena significa anche scardinarle per dimostrare che, una volta che il campo di battaglia è ridotto a un ammasso di macerie, non resta che provare a ricostruire un dialogo. Evento finale del progetto “La mia scuola è la mia scena”con Livia Andrade, Jennifer Atomi, Lorenzo Bellan, Mattia Calistri, Daniele Caredda, Gabriele Caredda, MegiDaiu, Filippo Jr. Di Martino, Dario Marchesini, Chiara Lambardi, Mario Marinai, Francesca Paradisi, Gianluca Selmi, Tommaso Vannoni, YassineZahri, Viacheslav Zenin. Regia: Alessio Traversi

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