Inaugurata la mostra di Sardelli: “Ogni dipinto è come un figlio”
Inaugurata la mostra “Rimembranze in acquarello”: oltre 50 le opere in esposizione in via Rossini 2 nella Banca di Credito Cooperativo di Castagneto Carducci. La mostra rimarrà aperta dalle ore 10,30 alle 12,30 e dalle ore 16 alle 19 fino al 7 gennaio
di Giulia Bellaveglia
Nei locali della Sede di Rappresentanza della Banca di Credito Cooperativo di Castagneto Carducci, in via Rossini 2 (angolo via Cairoli), si è tenuta sabato 16 dicembre l’inaugurazione della mostra del pittore livornese Marc Sardelli a cura di Salvatore Loiacono dal titolo: “Rimembranze in acquarello” (foto Lanari). Oltre 50 le opere in esposizione, con vedute della città di Livorno e di Norimberga inedite, alcuni ritratti e, a testimonianza “tra storia e passione” dell’artista, tre opere significative riguardanti: l’armata napoleonica, la marina militare e la Fortezza Vecchia. Quilivorno.it era presente alla inaugurazione della mostra e ha intervistato Sardelli per voi.
Marc, se lei dovesse descrivere questa mostra in poche parole cosa direbbe?
“La mostra rappresenta circa quarant’anni del mio lavoro”.
Perché proprio ad acquarello?
“È una delle tecniche che preferisco e che studio da molti anni”.
C’è un quadro che preferisce?
“No, ognuno è come un figlio e non potrei fare distinzioni”.
Ci sono dei generi ricorrenti nei suoi quadri?
“Il genere è principalmente quello del vedutismo. Nei quadri si ritrovano le mie tre grandi passioni: la Marina militare, di cui sono anche pittore ufficiale, il periodo napoleonico e Livorno, la mia città. Inoltre troverete rappresentate anche molte città della Germania e dell’Italia”.
Presenti al taglio del nastro della mostra Fabrizio Mannari, direttore generale della Banca di Credito Cooperativo di Castagneto Carducci, Roberto Pullerà, direttore commerciale della Banca, Federico Maria Sardelli, direttore d’orchestra e figlio di Marc Sardelli, Salvatore Loiacono, curatore della mostra, e Andrea Morini, assessore allo sport, in rappresentanza del Comune di Livorno. “Questa di Sardelli – ha detto Mannari – è solo la prima di una serie di iniziative a carattere culturale che abbiamo intenzione di ospitare all’interno dei locali di via Rossini”. “Ciò che ha fatto mio padre è secondo me un elemento di forza per Livorno – ha affermato Federico Maria Sardelli – Le opere, oltre che avere ovviamente un valore artistico, penetrano nella storia della città e consentono di ripercorrerla”. Al termine dell’evento è stato offerto a tutti i presenti un delizioso aperitivo. La mostra rimarrà aperta dalle ore 10,30 alle 12,30 e dalle ore 16,00 alle 19,00 escluso 25 e 26 dicembre e 1° gennaio 2018.
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