“La Memoria si fa Arte”. Incontro con Irene Lupi alla Cappella di Scafurno
Appuntamento per mercoledì 17 ottobre con la giovane artista livornese che approfondirà le tematiche della sua ricerca artistica
L’associazione culturale Osservatorio di Monterotondo, che ha sede nella Cappella di Scafurno in via Monterotondo 74, organizza per mercoledì 17 ottobre alle 21 un evento culturale di arte contemporanea: “Incontro con Irene Lupi. La Memoria si fa Arte”.
La giovane artista livornese presenterà, per la prima volta nella sua città, alcune sue opere, illustrerà il suo metodo di lavoro, approfondirà le tematiche della sua ricerca artistica.
Sarà l’occasione per la nostra città di conoscere un’artista conosciuta e apprezzata in tutta Italia, docente presso il Siena Art Institute di Digital Multimedia, vincitrice per due anni consecutivi del Premio TU35 del Centro per l’arte contemporanea “Pecci” di Prato.
L’artista livornese presenterà, per la prima volta nella sua città, alcune sue opere, il metodo di lavoro, le tematiche principali della sua produzione artistica.
Chi è Irene Lupi – Irene Lupi nasce e vive a Livorno; si diploma all’Accademia di Belle Arti di Firenze nel 2007, dopo un’esperienza di sei mesi alla Facoltà di Belli Arti di Bilbao. Nel 2017 al Centro per l’arte contemporanea Pecci di Prato vince l’edizione TU35 Expanded, bissando il successo dell’anno precedente. Sempre nel 2017 partecipa al Premio Combat di Livorno dove riceve una menzione speciale della giuria. Al Siena Art Institute è insegnante di Digital Multimedia; si occupa di progetti didattici di educazione con l’arte in varie realtà toscane, collabora con continuità con Casa Giubileo, a Monteriggioni – Siena, dove per il Summer Camp (ASF), organizza workshop artistici per far conoscere i luoghi ed i protagonisti della Resistenza, con Casa Masaccio, Centro per l’arte Contemporanea, San Giovanni Valdarno (AR).
I temi fondamentali delle sue opere sono la memoria e la comunicazione: l’artista lavora sulle molteplici forme di narrazione e veicolazione delle esperienze attraverso l’uso di media diversi, riflettendo sul concetto di memoria individuale e collettiva, sulle modalità attraverso cui questa viene tramandata e restituita.
Con la sua attività ha operato a Berlino, Stoccarda, Shangai, Pechino, Wuhan, Guangzhou.
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