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Libertas e il caso PalaMacchia: “In B senza un campo”. Morini: “Pronti a rivedere la proposta”

Martedì 1 Agosto 2017 — 15:44

La società critica duramente l'operato dell'amministrazione per quanto riguarda la possibilità di allenarsi al PalaMacchia e minaccia di occuparlo qualora la situazione non cambi. L'assessore Morini e il presidente Fip Livorno scendono in campo

di Riccardo Campopiano

A fine maggio, la Libertas festeggiava la promozione in serie B sconfiggendo nel derby la Pielle. Ora, a distanza di due mesi, la gioia e l’euforia per il salto di categoria hanno lasciato il posto alla rabbia. Il motivo? La società accusa di non avere un campo di allenamento in vista della prossima stagione che partirà il 16 agosto. La squadra di Pardini vorrebbe usare il PalaMacchia quattro volte alla settimana per allenamenti di due ore mentre la proposta ricevuta è stata di tre allenamenti da un’ora e mezzo. In realtà la durata delle sedute fu stabilita, con una delibera comunale, tanti anni fa in massimo un’ora e mezzo ma sia l’assessore Morini che il presidente del Comitato Provinciale della Federazione Pallacanestro Renato Graziani si sono detti disposti a venire incontro alle loro esigenze. Che ha voluto far sentire la propria voce per una situazione “insostenibile e inaccettabile per una squadra che si prepara ad affrontare la serie B”. Sullo sfondo c’è anche la velata ipotesi di occupazione della struttura qualora le richieste non venissero accolte. Ma andiamo con calma.

Il presidente  – Giovanni Pardini è stato il primo a prendere la parola per denunciare la situazione: “Bisogna chiarire se a Livorno vogliamo alzare l’asticella del basket oppure no. Il fatto che per un derby di serie C siano accorse oltre 4 mila persone la dice lunga su quale sia la strada da intraprendere. La Libertas militerà in un campionato di serie B e a quindici giorni dall’inizio della stagione non abbiamo ancora chiarezza sugli spazi che ci saranno assegnati per gli allenamenti. Abbiamo ricercato più volte l’assessore con delega allo sport dopo che il 19 giugno fu fatto un incontro alla presenza anche del sindaco dove ci fu detto che ci avrebbero assegnato una palestra idonea per i nostri allenamenti”. Come anticipato, una proposta è stata fatta ma non è stata accettata: “Non ci hanno dato la possibilità di scegliere ma ci hanno assegnato tre allenamenti da un’ora e mezzo (dalle 20 alle 21.30, ndr) il martedì, giovedì e venerdì. Siamo l’unica realtà di basket che non ha impianti pubblici nonostante 100 ragazzi del mini basket e gli 80 della parte agonistica. Credo che avere impianti pubblici sia un diritto per poter fare reclutamento visto che al momento siamo al PalaSorgenti”. Pardini quindi non accetta il fatto che al 1 di agosto ancora regni questa incertezza: “Non si doveva arrivare a questo punto e ritengo che c’è molta improvvisazione. I giocatori che arriveranno da molte parti d’Italia non avranno un campo di allenamento. Inoltre la sponsorizzazione che doveva arrivare da Esselunga non ci sarà perché l’investimento era legato al Consorzio (unione di più realtà di pallacanestro livornesi, ndr). Andare al Palamodì? Inizialmente era nato per il basket ora vi si fanno solo spettacoli. E’ una cattedrale nel deserto, non adatta al nostro tipo di basket. Per noi l’ideale è il PalaMacchia”.

L’allenatore della Libertas – Coach Gabriele Pardini usa toni più duri per descrivere la propria frustrazione verso questa situazione: “In Comune siamo stati accolti solo perché lo abbiamo chiesto noi e onestamente abbiamo avuto l’impressione di aver rotto le uova nel paniere perché l’amministrazione puntava sul Consorzio come avvenuto a Varese o Treviso. La cosa gravissima è stare qui a parlare di una squadra di serie B che non sa il 16 di agosto dove andare ad allenarsi. I tre orari che ci hanno proposto sono inaccettabili ma ci hanno spiegato che l’attività del Palamacchia dalle 15 alle 20 è riservata alla Fip”. Pardini poi si rivolge direttamente l’assessore Morini: “Noi non abbiamo intenzione di mollare perché non abbiamo chiesto aiuti a livello economico ma ma solo un impianto per il quale paghiamo circa 20 mila euro annui. Abbiamo provato più volte a contattare l’assessore senza però ricevere risposta. Adesso pretendiamo che ci vengano dette le cose come stanno. Non siamo qui a fare la guerra e siamo disposti a trovare anche un compromesso. Il fatto che non ci abbiano prospettato valide alternative lo trovo assurdo“. Il coach poi chiude con una provocazione: “O veniamo ascoltati o giovedì 17 agosto ci presentiamo al PalaMacchia e lo occupiamo come si faceva alle scuole superiori. Purtroppo non ci sono altre alternative”.

L’assessore – Chiamato più volte in causa, Morini non ha potuto esimersi dal rispondere alla società: “Tutto quello che era possibile fare l’abbiamo fatto. Purtroppo al PalaMacchia non c’è solo la Libertas e noi come amministrazione dobbiamo cercare di venire incontro alle esigenze di tutti, avendo un occhio di riguardo verso chi quest’anno affronterà un campionato a livello nazionale. Abbiamo accolto sei richieste su sette e cercheremo di limare il problema sugli orari. La settimana prossima si riunirà la commissione orari e si cercherà di arrivare ad una soluzione che vada bene per tutti”. L’assessore comunque ribadisce che gli orari che sono stati prospettati al momento sono provvisori: “Nessuno intende penalizzarli e la proposta fatta è provvisoria. Ho chiesto ai miei uffici di mettersi in contatto con la società per cercare un punto di incontro. Noi siamo pronti ad accogliere le loro esigenze però non ci devono essere aut aut. Per noi non è un problema farli allenare il pomeriggio basta che si metta d’accordo con il Don Bosco (che ha in gestione l’impianto fino a dicembre, ndr) perché in quel caso sono loro i responsabili di tutto quello che avviene nel palazzetto”.

Il presidente Fip Livorno – Anche Renato Graziani è voluto scendere in campo per provare a chiarire la situazione: “Lunedì abbiamo una riunione della commissione orari e tutto sarà più chiaro. Alla Libertas al momento abbiamo dato quello che era disponibile. Nel palazzetto fino alle 20 si svolge l’attività giovanile mentre il mercoledì è il giorno di gara,  stabilito dalla federazione, dell’Under 18 eccellenza. Essendo la partita alle 20.30 non è possibile concedere il campo di allenamento. Bisogna anche precisare che abbiamo dato la priorità alla società di Pardini visto che sarà la prima ad allenarsi. Le altre squadre lo faranno alle 21.30″. Graziani prova a smorzare i toni della polemica: “Capisco la preoccupazione, ma non c’è bisogno di usare questi toni. Alle 18 è impossibile che si allenino perché c’è il minibasket e inoltre c’è la delibera comunale che regola la durata degli allenamenti in un’ora e mezzo. Tutto questo però è facilmente rivedibile. Purtroppo ci sono stati dei tempi morti che hanno allungato il tutto ma, come federazione, dobbiamo cerchiamo di tutelare tutte le società che ci sono a Livorno e che fanno attività in maniera importante. Se era disponibile il Modigliani Forum magari la Libertas poteva andare lì. Per quanto riguarda l’allenamento del mercoledì siamo disponibili anche a trovare un altro impianto”.

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