Lisistrata di Aristofane in Fortezza Vecchia
Lo spettacolo è frutto del laboratorio teatrale per insegnanti di ogni ordine e grado
Sabato 23 giugno alle nella Fortezza Vecchia di Livorno andrà in scena “Lisistrata” di Aristofane per la regia di Emanuele Gamba. La performance (ingresso 6 euro) rientra nel laboratorio teatrale organizzato dal Cred del Comune di Livorno e rivolto a insegnanti di ogni ordine e grado. Dopo l’Orlando Furioso dell’aprile scorso ora è la volta di Aristofane con un lavoro – come dichiara il regista – “dedicato a tutti i caduti per la Patria, in tutte le guerre, che per la bandiera non hanno esitato a sacrificare in silenzio la propria esistenza nella speranza di un domani migliore”.
Lisistrata è un colto e fantastico viaggio nella poetica di Aristofane, commediografo tra i maggiori del teatro classico. La particolarità della nostra messa in scena sta nella contaminazione fra l’antichità e l’oggi o meglio sarebbe dire il ieri, quegli anni ’60 in cui il movimento hippy nacque e crebbe forte della sua carica pacifica e rivoluzionaria.
Nella storia la guerra non fa da sfondo alla commedia, ma la penetra in tutta la sua drammatica stupidita divenendone protagonista. Lo spettacolo è un omaggio a tutti i caduti per la Patria, in tutte le guerre, che per la bandiera non hanno esitato a sacrificare in silenzio la propria esistenza nella speranza di un domani migliore.
Il filo conduttore è il personaggio di Lisistrata, che con lo stratagemma dello sciopero del sesso ricatta i guerrieri spartani ed ateniesi a trattare la pace per porre fine alla guerra del Peloponneso. Proprio la sua fermezza ed arguzia favoriscono il gioco comico ma anche polemico e riflessivo nella commedia. Lisistrata non è solo una donna che convince le altre a negarsi e negare le gioie dell’amore, ma è lei che si fa motore di un dolore universale: “Sciagurate siamo noi donne a portare il peso della guerra, partoriamo i nostri figli e li mandiamo a fare i soldati!”.
Visivamente tutto il fantastico di Aristofane viene restituito, ponendo gli attori un po’ ovunque… sopra, sotto, accanto e dietro il palco, come a volere testimoniare un’universalità indubbia della fabula. I protagonisti si affrontano su due piani sviluppando al massimo l’azione scenica ed esasperando in maniera giocosa e dinamica gli umori del dramma comico di Aristofane. La scena bianca e deserta delinea uno spazio dove passato e presente si incontrano, dove la satira implacabile, feroce e corrosiva esplode con una grande sequenza di immagini comicamente guerresche.
Con: Alice Bugliaro, Barbara Calabresi, Francesca Capanna, Susanna Cappellini, Stefania Casu, Alessandra Cirri, Claudia Esposito, Antonella Giraldi, Tiziana Grandis, Bruna Micheletti, Patrizia Nardi, Marigrazia Paciello, Antonella Tamburi, Giovanna Tramontana, e con Diego Bellettini, Edoardo Brivi Colombo, Filippo Scarparo, Lorenzo Taccini, Giovanni Tresoldi
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