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L’annuncio di Nogarin: “Aamps salva”

Giovedì 9 Marzo 2017 — 16:28

La vicenda Aamps è finalmente giunta al termine. L'azienda, sulla quale gravava un debito di decine di milioni di euro, è salva. Ad annunciarlo con un lungo post sulla propria pagina Fb è il sindaco Nogarin

La vicenda Aamps è finalmente giunta al termine. L’azienda, sulla quale gravava un debito di decine di milioni di euro, è salva. Ad annunciarlo con un lungo post sulla propria pagina Fb è il sindaco Nogarin: “È finita, Aamps è ufficialmente salva. Il Tribunale ha infatti disposto – scrive il primo cittadino – l’omologa del concordato preventivo in continuità, la strada che abbiamo scelto per tirare l’azienda dei rifiuti di Livorno fuori da quella palude di debiti e malagestione in cui l’avevano costretta coloro che hanno amministrato la città prima di noi. Non ho intenzione di ripercorrere le tappe di questa vicenda che ha tolto il sonno a me, alla mia famiglia, al mio assessore al Bilancio Gianni Lemmetti, al gruppo consiliare di maggioranza e all’intero Movimento 5 stelle.  Abbiamo pagato tutti moltissimo in prima persona per aver deciso di non far ripagare ai livornesi i debiti fatti da manager e politici strapagati e oggi il Tribunale fallimentare ha promosso il nostro progetto a pieni voti.
Quella che ieri era una partecipata schiacciata da debiti e inefficienze, oggi sta cominciando a macinare utili, a modernizzarsi e ciò che più conta a riorganizzarsi al proprio interno. La strada è ancora lunga ma le basi per il rilancio definitivo sono ottime. Lo hanno capito i creditori, lo hanno capito i dipendenti e chissà, forse in cuor loro lo hanno capito anche i profeti di sventura che nel 2015 hanno dipinto Livorno come una pattumiera a cielo aperto e noi come dei dilettanti improvvisati, destinati a far fallire l’azienda e ridurre sul lastrico le famiglie di 400 dipendenti.
Alla fine abbiamo vinto noi improvvisati, ma, come detto, abbiamo pagato tantissimo. Abbiamo visto la nostra maggioranza in consiglio comunale sgretolarsi, ed è a chi è rimasto a lottare al fianco della giunta che va il mio ringraziamento più sincero.
Io, l’assessore Lemmetti, l’attuale Cda di Aamps – 3 professionisti che hanno traghettato l’azienda nella bufera a poco più di 700 euro al mese – e alcuni dipendenti comunali ci siamo persino presi un avviso di garanzia per aver provato a risanare una partecipata senza ricorrere ai soldi dei livornesi. Tutti noi abbiamo subito pressioni pesantissime da parte di lavoratori comprensibilmente preoccupati, ma anche da giornali, tv, partiti politici, sindacati e associazioni di categoria che hanno tentato di cavalcare questa storia in ogni modo pur di darci una spallata che ci facesse cadere. Non ce l’hanno fatta, siamo rimasti in piedi e l’abbiamo spuntata. Ma voglio essere molto chiaro: quella di oggi non è solo una vittoria di questa amministrazione, né solo del Movimento 5 stelle. E’ una vittoria di tutti i livornesi”.

Anche Aamps esulta per la notizia. Con una nota, il Cda fa sapere che “dopo l’udienza tenutasi ieri, oggi il Tribunale di Livorno ha disposto l’omologa della proposta di Aamps alle condizioni indicate nel ricorso. Ringraziamo tutti quelli che hanno creduto in questo progetto innovativo e non privo di ostacoli e si sono spesi per arrivare a questo punto. Molto resta da fare per dare effettivamente ai livornesi l’azienda che abbiamo pensato per loro, per perseguire i risultati ambientali ed economici che ci siamo prefissi e perché i creditori vedano onorati gli impegni che abbiamo preso con loro”.

La nota del Commissario Giudiziale Fabio Serini-  “Il Commissario Giudiziale Prof. Fabio Serini, quale Organo espresso dal Tribunale con compito di vigilanza sulla Procedura, rileva che il Piano di Concordato, senz’altro atipico per le particolarità dell’azienda oggetto di risanamento, riveste al momento i profili di fattibilità tecnica, economica e giuridica. Ovvio che tali profili debbano costantemente esser oggetto di monitoraggio, il tutto unitamente all’implementazione di un idoneo sistema di controllo della gestione funzionale a far effettivamente emergere l’insorgenza degli elementi risanatori”.

Prof. Fabio Serini
Commissario Giudiziale 
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