Il 5 settembre all’ex Cinema Aurora si apre la Festa de L’Unità
La Festa "diffusa" si apre con un dibattito dedicato alla sfida delle politiche migratorie. A seguire, ore 20, cena e spettacolo di Claudio Marmugi. I relatori e le relatrici del 5 settembre
Le migrazioni internazionali costituiscono uno dei temi contemporanei più accessi nel dibattito e nell’agenda politica, sia in Italia, sia in Europa. Sulle risposte da dare a questa sfida, nel nostro Paese si definiscono le identità politiche dei partiti e dei movimenti e si muove il consenso elettorale. Tuttavia, spesso si sa poco o niente delle migrazioni, e si ignorano soprattutto le cause che stanno alla base di questo fenomeno. L’attuale destabilizzazione del Nord Africa, i conflitti in Medio Oriente e gli spostamenti epocali di masse di persone migranti alla ricerca di sicurezza e di condizioni di vita dignitose fanno del Mediterraneo e delle rotte balcaniche un’area cruciale dello scenario geopolitico internazionale, che non trova ancora una risposta adeguata da parte dell’Europa e del nostro Paese.
In Italia, infatti, far diminuire gli sbarchi è diventato uno degli obiettivi ricorrenti delle politiche recenti. Si è passati dalla così detta strategia dei “porti chiusi “con il Decreto Salvini bis del 2019 che ha causato lunghi tempi di attesa per le navi di soccorso con i naufraghi a bordo, all’attuale Decreto Piantedosi, di natura punitiva, con cui si è riusciti a ostacolare le azioni di soccorso e ad applicare sanzioni alle navi. Secondo alcuni report pubblicati dalle organizzazioni umanitarie nel 2023 le operazioni di soccorso sono state ostacolate, non solo attraverso i fermi amministrativi ma anche attraverso l’assegnazione di porti per lo sbarco molto lontani. Come conseguenza, nello scorso anno, la Toscana ha registrato più sbarchi rispetto alla Sicilia e alla Calabria e l’azione del Governo si è dimostrata, più che una strategia di gestione dei flussi migratori, una guerra alle regioni rosse e alle ong, le cui navi oggi garantiscono il salvataggio di migliaia di vite umane in mare. Come giustificare altrimenti gli zero sbarchi a Palermo da due anni e mezzo a questa parte e gli oltre 1210 di Marina di Carrara, i 1141 di Ravenna e 696 di Livorno? In questa guerra che scoraggia i soccorsi, tenendo la flotta umanitaria lontana dal Mediterraneo hanno perso la vita centinaia di persone, mentre altre sono state costrette a vivere sofferenze a bordo delle imbarcazioni di salvataggio in viaggi che si sono allungati di 4-5 giorni per raggiungere i porti assegnati dal Viminale. Di fronte a questo scenario, seppur la Toscana si sia fatta trovare sempre pronta, grazie alla rete di tutti i soggetti interessati (prefetture, comuni, autorità portuali , autorità marittime, usl etc. ) dimostrando umanità ed efficienza nella gestione degli sbarchi , è necessario cambiare rotta e programmare una strategia nazionale ed europea capace di gestire effettivamente i fenomeni migratori, restituendo dignità e giustizia alle tante persone che chiedono accoglienza, mediante una modifica del Regolamento di Dublino, affinché si possa uscire da logiche emergenziali e solo apparentemente securitarie e costruire una strategia europea basata sul rispetto dei valori della dignità umana, della libertà, dell’uguaglianza e del rispetto dei diritti umani.
Saranno questi gli argomenti affrontati nel dibattito che vedrà come relatori e relatrici:
Serena Spinelli, Assessora alle politiche della Regione Toscana
Daniela Cuomo, Responsabile cooperazione sanitaria e iniziative locali CSRM
Mario Spallino, Gruppo volontari di Emergency Livorno
Antonio Cerqua, Consigliere delegato Iscos Toscana
Francesco Battistini, Segreteria regionale PD politiche migratorie
Modera: Barbara Bonciani, Sociologa, docente dell’Università di Pisa.
Saranno presenti gli stand di Emergency, Mezzaluna Rossa Kurdistan e CESDI.
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