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“Niente auto blu e mangio in autogrill”

Giovedì 20 Ottobre 2016 — 17:25

Il sindaco: "Non accetto lezioni sul rispetto dell'utilizzo dei soldi dei cittadini da chi appartiene a un partito che li ha utilizzati per ingrassare le partecipate garantendosi per decenni il consenso in città"

Si parla di spese pubbliche e di come ridurle. A farsi garante del “buon risparmio” ecco che scende in campo il primo cittadino Nogarin che risponde alle critiche piovute sul Movimento 5 Stelle al riguardo.
“In questi giorni tutti fanno a gara ad insegnare ai portavoce del Movimento 5 Stelle come si fanno a ridurre i costi della politica e gli sprechi- spiega il sindaco sulla sua pagina facebook – In prima fila ci sono gli esponenti del Pd che da parte loro non rinunciano a un euro dei rimborsi elettorali e certo non danno il buon esempio. Ultimo in ordine di tempo è stato il segretario del Pd provinciale Lorenzo Bacci che mi accusa di non rispettare la linea del M5S. La prova, secondo Bacci, starebbe nel fatto che mi sono fatto comprare un iPhone aziendale nuovo a spese del Comune”.

Siamo al ridicolo: in questi due anni e poco più io, come tutta la giunta, ci siamo decurtati ogni mese gli stipendi del 10% per finanziare progetti sul territorio. Io personalmente ho rinunciato all’auto blu e all’autista – racconta Nogarin- Viaggio sempre con la mia automobile privata o in treno, rigorosamente in economy. Quando vado in missioni istituzionali fuori Livorno lo faccio sempre da solo: alloggio in hotel di medio bassa qualità e mangio spesso in autogrill.
Nessuna spesa pazza, dunque, come può verificare chiunque dando uno sguardo ai rimborsi che percepisco e che sono pubblicate sul sito. In compenso sono costretto a pagare di tasca mia sia i danni riportati alla mia vettura, devastata nella notte tra il 4 e il 5 aprile scorsi, sia gli avvocati che si occupano delle indagini a mio carico. Tutti fatti che nulla hanno a che fare con Filippo Nogarin privato cittadino, ma con il sindaco di Livorno. Ma per i quali non ho chiesto un euro di rimborso. Come è ovvio. Poi, per carità, ci si può sempre migliorare. Ma non accetto lezioni sul rispetto dell’utilizzo dei soldi dei cittadini da chi appartiene a un partito che li ha utilizzati per ingrassare le partecipate garantendosi per decenni il consenso in città”.

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