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A Livorno la nave portacontainer dei record

Venerdì 27 Aprile 2018 — 18:12

Ben 43 metri la larghezza, 90.000 le tonnellate di stazza ed una capienza di quasi 8.500 Teus, sono le altre misure della grossa unità di bandiera maltese, proveniente da Napoli

Arrivata a Livorno la Conti Everest. È l’effetto della nuova regolamentazione del traffico portuale, emanata a fine febbraio dal contrammiraglio Giuseppe Tarzia, comandante del porto. Lo scalo labronico festeggia così l’arrivo venerdì 27 aprile a Livorno della Conti Everest lunga 334 metri, la nave più lunga tra le portacontainer che hanno scalato il porto labronico e, soprattutto, la più lunga, in assoluto, tra le navi di qualsiasi tipologia transitata nel canale di accesso e manovrata nel bacino di evoluzione.
Ben 43 metri la larghezza, 90.000 le tonnellate di stazza ed una capienza di quasi 8.500 Teus, sono le altre misure della grossa unità di bandiera maltese, proveniente da Napoli. Un arrivo preceduto da attente analisi tecniche svolte alcuni giorni fa da ufficiali della Capitaneria e dai piloti di Livorno, per verificare le condizioni per l’accesso e la manovra.
Ormeggiatasi presso l’accosto 15B/A del terminal Lorenzini, in Darsena Toscana, la portacontenitori caricherà oltre 1.000 Teus (664 containers), diretti nei porti del Nord America, dopo aver fatto scalo proprio a Genova.
Meno di un anno fa, la prospettiva di ospitare navi di tali dimensioni, per l’infrastruttura livornese, sarebbe stata considerata un miraggio. Oggi, le nuove regole determinate dall’Autorità marittima, i lavori fatti eseguire dell’Autorità di Sistema finalizzati all’ampliamento del canale di accesso, al dragaggio dei fondali all’imboccatura sud del porto, che hanno generato effetti positivi sulle condizioni di navigabilità e di sicurezza, hanno consentito di ricevere la Conti Everest, nell’ottica di una progressiva valorizzazione del porto di Livorno e della movimentazione delle merci trasportate in contenitori dalle grandi navi. In tale quadro, si innesteranno anche i futuri interventi che riguarderanno l’illuminazione del porto, per rendere possibili le operazioni h24, e la realizzazione del micro-tunnel che permetterà -una volta sostituite le condutture dell’Eni- l’allargamento del canale d’accesso a 120 metri, consentendo a navi di dimensioni ancora maggiori di far scalo a Livorno. Quello che può essere chiamato “miracolo”, è comunque il frutto di sinergie generate dal “sistema porto” e reso possibile dalla competenza e dalla professionalità dei servizi tecnico nautici (Piloti, Rimorchiatori ed Ormeggiatori), risorse fondamentali di cui si avvale il Comandante del porto, a garanzia della sicurezza e dell’operatività dello scalo. Sinergie tra istituzioni e operatori privati che condividono l’obiettivo di far crescere la concorrenzialità del porto labronico nel panorama internazionale dei traffici e della logistica, a vantaggio dell’economia del territorio e dell’occupazione.

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