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Autorità Portuale: una storia lunga 25 anni

Sabato 30 Maggio 2020 — 13:06

Il 31 maggio del 1995 Nereo Marcucci, l'allora n.1 della prima Autorità Portuale istituita in Italia, saliva le scale di Palazzo Rosciano, prendendo in consegna le chiavi dell'ente. Per celebrare degnamente la ricorrenza, l’AdSP aveva organizzato un programma di eventi. Le celebrazioni sono state però rimandate a causa del Coronavirus

Il 2020 porta in dote una importante ricorrenza: il 25° anniversario dell’istituzione dell’Autorità Portuale di Livorno. Nel suo primo quarto di secolo, l’Ente che ora governa i porti di Livorno e Piombino ha superato crisi globali (come quella del 2008, i cui effetti hanno cambiato il mondo), avviato opere e progetti importanti per lo sviluppo dei propri scali portuali, portando ai porti traffici e occupazione. Il Piano Regolatore Portuale approvato nel 2015; iI risanamento dell’Agenzia per il Lavoro in porto nel 2016; la trasformazione di un interporto, l’Amerigo Vespucci, in un moderno retroporto; la presa in consegna di un bene monumentale storico, la Fortezza Vecchia, che in pochi mesi è diventato un luogo di attrazione per migliaia di turisti e cittadini e punto di riferimento nel waterfront urbano-portuale; il rilancio dei traffici con il raggiungimento di record nazionali nella movimentazione dei rotabili e delle auto nuove:  sono solo alcuni dei risultati che la Port Authority ha conseguito in questi anni, sotto la conduzione di quattro presidenti (Nereo Marcucci, Roberto Piccini,  Giuliano Gallanti e Stefano Corsini) e passando attraverso periodi di commissariamento.
Tutto è iniziato nella mattina del 31 maggio del 1995 quando il n .1 della prima Autorità Portuale istituita in Italia, Nereo Marcucci, ha salito le scale dello storico palazzo Rosciano, aprendo un nuovo importante capitolo nella storia dello scalo portuale labronico. Da quel momento le lancette del tempo hanno preso a scorrere velocemente, portando oggi l’Autorità Portuale ad avere un nome diverso (Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale) e una diversa estensione delle competenze, avendo sotto la sua giurisdizione i porti di Livorno, Piombino, Portoferraio, Rio Marina, Cavo e Capraia Isola.  “Celebrare le origini dell’Autorità Portuale non è un esercizio di semplice retorica, soprattutto in un momento così drammatico come quello che stiamo vivendo”, ha affermato il segretario generale dell’AdSP, Massimo Provinciali, che ritiene opportuno “rendere omaggio oggi tutti quelli che, in questi 25 anni, hanno lavorato dagli Uffici dell’Ente per il bene del porto livornese”. Oggi quello dell’Alto Tirreno è uno dei maggiori sistemi portuali italiani per quantità di traffico totale (oltre 42 milioni di tonnellate di merce, che rappresenta il 14% del traffico portuale italiano e 9 milioni di passeggeri movimentati annualmente) e detiene il primato nazionale nel comparto del traffico rotabile in termini di tonnellate movimentate e numero di mezzi commerciali.
“Se è vero che camminiamo sulle spalle dei giganti, quello che siamo diventati lo dobbiamo soprattutto a chi ci ha preceduto in questi anni nella guida dell’Ente – ha concluso Provinciali – Ho avuto l’onore e il piacere di lavorare direttamente o indirettamente con tutti i presidenti, ma in questo momento il mio pensiero non può che andare in particolar modo a Giuliano Gallanti: senza la sua lungimiranza oggi non saremmo forse dove ci troviamo. Se il porto di Livorno ha un futuro che si chiama Darsena Europa, lo dobbiamo in buona parte a lui”. Per celebrare degnamente la ricorrenza, l’AdSP aveva organizzato un programma di eventi. Le celebrazioni sono state però rimandate a causa del Coronavirus.

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