Nuova Camera di Commercio,
Breda eletto presidente
Il Consiglio della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, nuovo Ente che unisce i territori livornese e grossetano, ha nominato per acclamazione Riccardo Breda alla presidenza
Il 1° settembre è iniziata l’era della Camera della Maremma e del Tirreno, nata dall’accorpamento volontario dell’ente camerale di Livorno con quello di Grosseto (foto Lanari). La nuova realtà rappresenterà 48 comuni, un quarto del territorio regionale, oltre mezzo milione di abitanti e più di 76.000 imprese, oltre il 35% delle presenze turistiche in Toscana. Dopo la decisione di Sergio Costalli di fare un passo indietro è stato eletto per acclamazione il nuovo presidente: Riccardo Breda. Unica astenuta è stata la consigliera Simonetta Bagnoli (rappresentante delle organizzazioni sindacali). Astensione dovuta soprattutto al fatto che “nessuno ci ha interpellati – ha spiegato – inoltre a seguito delle contrattazioni fatte in questi mesi ci era stato garantito che non ci sarebbero stati esuberi o messe in mobilità. Con la nuova presidenza vorremmo che ci fossero assicurate le stesse condizioni”.
Quarantasette anni (è nato il 14 luglio 1969), imprenditore del territorio di Grosseto, Breda, è stato nell’ultimo anno presidente della Camera di commercio maremmana. “Oggi c’è la tendenza ad allontanarsi dai territori, e quindi dal tessuto delle piccole imprese che li sostanziano – ha detto il neopresidente – mentre la mia intenzione è di stare loro vicino. Alle imprese non importa se il presidente è di Grosseto o no. Quello che importa è saper stare loro accanto”. I territori che si sono fusi possono contare su almeno tre punti di forza: l’agroalimentare, il turismo e la cantieristica navale. “Ho intenzione di preparare un programma di mandato partendo da quelle cose che oggi posso fare – ha proseguito il presidente – che sarà man mano aggiornato. Cercherò una grande collaborazione con la Regione. Per quanto mi riguarda – è stato il suo proposito finale – tenterò di sbagliare il meno possibile”.
Un passaggio storico, dunque, come ha ricordato anche Pierluigi Giuntoli, il commissario ad acta che ha avuto il compito di seguire passo passo l’accorpamento: “Si tratta di un percorso iniziato a febbraio e che formalmente oggi si conclude – ha spiegato – con due anni di anticipo rispetto a tempi concessi dal Governo”. Quella di Livorno e Grosseto è stata la prima unione in italia, la prima in Toscana. Per il vice-presidente di Unioncamere e presidente di Unioncamere Toscana, Andrea Sereni, si tratta di un mutamento importante ma allo stesso tempo delicato: “Ciò che più mi preoccupa è la mancanza di risorse – ha detto – con la quale ci dovremo confrontare nei prossimi anni. Non so se fosse il momento giusto per questa riforma, comunque necessaria: a mio avviso però in questo momento di crisi le Camere di commercio sarebbero dovute essere potenziate”. All’insediamento del nuovo Consiglio della neonata Ccia era presente anche l’assessore regionale alle attività produttive Stefano Ciuoffo: “Il fatto che la nostra Regione sia stata tra le prime a procedere con gli accorpamenti – ha dichiarato – ci darà modo di poter chiedere delle correzioni alla riforma. Tuttavia non nascondo alcune preoccupazioni per questo ridisegno, soprattutto legate ai dipendenti dell’ente”.
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