Confcommercio: “A Livorno e provincia 11.770 assunzioni nel trimestre giugno-agosto”
Confcommercio: "Equilibrio tra domanda e offerta di lavoro sempre più fragile. Rinnoviamo l’appello alle istituzioni affinché si affronti il tema con urgenza e visione di lungo periodo, valorizzando il ruolo delle imprese come presidi economici e sociali del territorio"
Sono 11.770 le entrate previste dalle imprese della provincia di Livorno nel trimestre giugno-agosto 2025, secondo i dati del bollettino Excelsior. Un dato in lieve flessione (-30 unità) rispetto allo stesso periodo del 2024, che tuttavia lascia intravedere un segnale da non sottovalutare: una crescente difficoltà nel reperire personale, soprattutto nei settori dei servizi al turismo, alla persona e al commercio. “Trenta unità in meno possono sembrare poco – commenta Confcommercio – ma il dato va letto nel contesto di una stanchezza crescente del sistema produttivo, che non riesce a trovare le figure professionali necessarie per sostenere l’attività, anche stagionale. Il problema non è più solo quantitativo, ma qualitativo e strutturale”. A rendere più complesso lo scenario concorrono fattori ormai noti ma sempre più impattanti: denatalità, invecchiamento della popolazione attiva, calo della fiducia nel futuro. Una miscela che, nel lungo periodo, rischia di mettere a dura prova l’intero sistema dei servizi e la sua capacità di rinnovarsi. “Se nei prossimi anni non verranno messe in campo politiche innovative per la formazione, l’orientamento e la natalità, l’equilibrio tra domanda e offerta di lavoro sarà sempre più fragile. E questo non vale solo per le professioni ad alta specializzazione, ma anche per i mestieri tradizionali che reggono l’economia di prossimità”.
Confcommercio rinnova l’appello alle istituzioni affinché si affronti il tema con urgenza e visione di lungo periodo, valorizzando il ruolo delle imprese come presidi economici e sociali del territorio. “Il numero medio di figli per donna di 1,18 è un minimo storico (dati Istat del 2024)”, nota la presidente provinciale Confcommercio Francesca Marcucci. “Un calo significativo rispetto agli anni e i decenni precedenti che riflette una tendenza inarrestabile, e che preoccupa per la tenuta sociale ed economica del sistema”. “Le misure messe in campo dalla Legge di Bilancio 2025 sembrano andare nella giusta direzione”, aggiunge il direttore provinciale Federico Pieragnoli,” perché mirano ad alleggerire il peso economico della genitorialità, ma anche a sostenere la partecipazione lavorativa delle donne, promuovere l’accesso ai servizi per l’infanzia e valorizzare le famiglie numerose, che comunque rappresentano una quota modesta dell’intero universo familiare. Rimane aperta la sfida strutturale: il declino demografico in Italia necessita di politiche strutturali su istruzione, lavoro, welfare e cultura familiare”.
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