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Confcommercio torna a chiedere il suolo pubblico gratis per gli esercenti

Mercoledì 25 Maggio 2022 — 12:47

Pieragnoli: "Bar, pizzerie, ristoranti, gelaterie e pasticcerie si trovano ad affrontare criticità importanti anche a causa dell'aumento dei prezzi delle materie prime e dell'energia, per cui la gratuità del suolo pubblico fino a tutto il 2022 sarebbe un bel segnale di vicinanza al settore"

Due anni fa (15 maggio 2020) un disciplinare approvato dalla giunta comunale ha regolato in via transitoria l’occupazione di suolo pubblico: le attività di somministrazione e quelle artigiane del settore alimentare,  avrebbero potuto ampliare i déhors già esistenti fino al 100%, mentre le imprese sprovviste di spazio esterno avrebbero potuto richiederne l’uso gratuito. In questo modo il disciplinare ha ovviato al problema della riduzione di posti all’interno dei locali (dovute ai protocolli anticontagio COVID-19), creando nello stesso tempo buone possibilità di lavoro per le imprese. Ci approssimiamo però alla scadenza del provvedimento, fissata al 30 giugno 2022.

Il direttore provinciale della Confcommercio Federico Pieragnoli ricorda che “Confcommercio ha ripetutamente chiesto una proroga per tutto l’anno 2022, affinché la ripartenza economica dopo la pandemia, si faccia tangibile e solida. Bar, pizzerie, ristoranti, gelaterie e pasticcerie si trovano ad affrontare criticità importanti anche a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia, per cui la gratuità del suolo pubblico fino a tutto il 2022 sarebbe un bel segnale di vicinanza al settore”.

Ma quello della somministrazione non è l’unico comparto che deve affrontare il problema della validità delle concessioni su suolo pubblico.
Pieragnoli riporta che alcuni operatori del commercio di vicinato hanno ricevuto una pec con cui il Comune comunica la fine della validità delle concessioni di suolo pubblico antistante gli esercizi commerciali, a seguito della ‘sostituzione dal 2021, della Tassa di Occupazione Spazi ed Aree pubbliche (Tosap) con il Canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria’.
“Il suolo pubblico comunale dovrà essere quindi essere liberato dall’occupazione finché il Comune non conceda un nuovo titolo. Il problema è che l’iter procedimentale richiede la documentazione integrale redatta di bel nuovo da tecnici incaricati. Si configurano ulteriori spese e dispendio di tempo a carico degli imprenditori, che potrebbero facilmente essere evitati con un iter di rinnovo semplificato”.
“Siamo fiduciosi sulla capacità dell’amministrazione comunale di ascoltare le esigenze delle imprese in un quadro così incerto per tutta l’economia, così come ha fatto in occasione degli anni più duri della pandemia”, conclude il direttore della Confcommercio provinciale.

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