Consorzio di 41 università entra nella Dogana D’Acqua
Foto della Dogana D'Acqua tratta dalla pagina Fb del sindaco Luca Salvetti
Il consorzio CNIT trasferisce tecnologia verso le comunità portuali sviluppando funzioni innovative come la logistica digitale, la navigazione autonoma. Nella Dogana D'Acqua operano già eccellenze quali l’Istituto di Intelligenza Meccanica e l’istituto di Biorobotica della Scuola Superiore sant’Anna, Ispra e l’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale
Il Consorzio CNIT (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni) è entrato a far parte del Centro dell’Innovazione delle Tecnologie del Mare, nell’edificio serigrafato di Dogana D’Acqua, dove già operano eccellenze quali l’Istituto di Intelligenza Meccanica e l’istituto di Biorobotica della Scuola Superiore sant’Anna, Ispra e l’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale. Il CNIT è un consorzio senza scopo di lucro costituito nel 1995 che riunisce 41 università pubbliche italiane a cui si uniscono 8 unità di ricerca presso il CNR per svolgere attività di ricerca, innovazione e istruzione / formazione nel campo delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT).
A presentare la nuova realtà sono intervenuti il sindaco Luca Salvetti, l’assessora al Porto e all’Innovazione Barbara Bonciani e Paolo Pagano direttore del Laboratorio CNIT del Porto di Livorno. “Siamo un consorzio di Università pubbliche italiane – ha spiegato il professor Pagano – il nostro mandato qui è quello di trasferire tecnologia verso le comunità portuali. In particolare con l’ausilio delle collaborazioni che abbiamo con l’Autorità di Sistema e con la Guardia Costiera, stiamo sviluppando una serie di funzioni innovative che si basano sulla digitalizzazione dei processi, in particolare con l’ausilio della rete 5G con funzioni innovative come la logistica digitale, la navigazione autonoma. Queste sono le tematiche che vorremmo affrontare. E la vicinanza da una parte alla Città e dall’altra al Porto aiuta. Ecco perché ci siamo insediati qui”. “Abbiamo fatto un lavoro importante – ha dichiarato l’assessora Bonciani – per poter traguardare quello che inizialmente era nato come polo della logistica e alte tecnologie, nel centro per l’innovazione e le tecnologie del mare. L’Amministrazione Comunale ha voluto rafforzare una visione in termini di innovazione sui centri presenti a Dogana D’acqua e a Scoglio della Regina favorendo una ricerca applicata al mare, risorsa fondamentale della nostra città e anche ambito di riferimento per la portualità e la logistica. L’ingresso del Cnit è importante perché si tratta di un centro che favorisce l’utilizzo delle tecnologia per il miglioramento dell’efficienza in ambito portuale”. “Ma cosa c’è dentro quella struttura a Dogana D’acqua? Questa domanda passando da via della Cinta Esterna – ha voluto evidenziare il sindaco Salvetti – se la saranno fatta gran parte dei livornesi, ebbene in quella struttura c’è una delle esperienze più pregevoli che la nostra città può proporre per quel che riguarda i centri di ricerca avanzati messi su in collaborazione con diverse realtà di prestigio. In quel luogo lavorano: l’Ispra, l’Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, che a Livorno ha la sezione sperimentale per la valutazione del rischio ecologico nelle aree marine costiere, l’area di monitoraggio e l’area biologica; il Sant’Anna presente con l’Istituto di Intelligenza Meccanica e da questi giorni anche il Cnit, Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni e a breve anche l’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale. Si tratta di una realtà articolata che è un fiore all’occhiello per Livorno che guarda al mondo delle imprese e ai centri di studio di livello per qualificare il mondo del lavoro nella direzione della sostenibilità ambientale e delle tecnologie avanzate”.
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