Darsena Europa, firmato il contratto d’appalto. “Così il porto cambierà volto”
I lavori, in partenza si pensa per fine 2022, avranno una durata complessiva di 1700 giorni. In tutto verranno dragati 15,7 milioni di metri cubi di sedimenti
Il commissario straordinario, nonché numero uno AdSP: "L'opera cambierà il volto del nostro scalo e avrà un impatto rilevante su tutto il sistema portuale dell'alto Tirreno". Giani: "Il porto di Livorno diventerà uno tra i più importanti scali italiani"
Per il porto, ma anche per la città di Livorno, un passo verso il futuro. Il “passo” è quello relativo alla firma del contratto di appalto integrato per la realizzazione delle opere marittime di difesa e dei dragaggi della Darsena Europa, l’opera di espansione a mare con la quale il porto di Livorno mira a conquistare nuove quote di traffico. A siglarlo il 23 marzo, dopo mesi di lavoro, alla presenza di un entusiasta presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, sono stati il commissario straordinario dell’opera Luciano Guerrieri e il procuratore speciale Carlo Alberto Marconi in rappresentanza di Sidra, impresa capogruppo mandataria del Raggruppamento Temporaneo di Impresa formato, oltre che da Società Italiana Dragaggi, da Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, Sales e Fincosit. “L’opera cambierà il volto del nostro scalo e avrà un impatto rilevante su tutto il sistema portuale dell’alto Tirreno – spiega Guerrieri – Non è stato facile raggiungere questo traguardo, lo abbiamo fatto con determinazione e costanza grazie a un lavoro di squadra che ha visto impegnata tutta la struttura commissariale. Entro il 2026/2027 contiamo di avere quella situazione logistica che potrà consentire di acquisire una rinnovata competitività nel panorama internazionale”. “La firma di oggi è un atto irreversibile che porterà Livorno a porsi verso l’esterno come uno tra i più importanti scali italiani – commenta Giani – Dalla Darsena Europa dipende lo sviluppo a mare di quella che, da sempre, è considerata la principale porta di ingresso della Toscana”. I lavori – in partenza si pensa per fine anno (una volta acquisita la Valutazione di Impatto Ambientale, il procedimento mediante il quale vengono preventivamente individuati gli effetti sull’ambiente di un progetto infrastrutturale) – avranno una durata complessiva di 1700 giorni e la finalità di realizzare una diga foranea esterna di 4,6 chilometri, composta dal nuovo molo di sopraflutto (Diga nord) e dalla nuova Diga della Meloria in sottoflutto (la precedente verrà demolita). Verranno inoltre create dighe interne per 2,3 chilometri, a delimitare le nuove vasche di colmata (100 ettari) che si andranno ad aggiungere a quelle esistenti (da 70 ettari) e già oggetto di un progetto di consolidamento. In tutto verranno dragati 15,7 milioni di metri cubi di sedimenti. Una quota parte del materiale di escavo, per un totale di 5 milioni di metri cubi, verrà destinato al contrasto dell’innalzamento del livello del mare e della perdita delle superfici della costa per effetto dell’erosione. Al tempo stesso, i sedimenti verranno impiegati come materiale di riempimento e di costruzione con finalità di protezione del paesaggio. Le dimensioni della facility prevedono 60 ettari di piazzale, una banchina di 1400 metri lineari con fondali a – 16 metri (con possibilità di approfondimento fino a – 20 metri), un nuovo canale di accesso a nord del porto con fondali a – 17 metri (con possibilità di approfondimento a – 21 metri). Attraverso la nuova infrastruttura, Livorno si pone l’obiettivo di raddoppiare il traffico dei container, passando dagli attuali 800mila attuali ai futuri 1,6 milioni. “Grazie al lavoro svolto dall’Adsp scriviamo oggi un pezzo di futuro – commenta il sindaco Luca Salvetti – La Darsena Europa è il treno che la città e il suo porto non possono assolutamente perdere. Un passaggio fondamentale per arrivare a disegnare e costruire la nostra storia”. Presenti, tra gli altri, la vice commissaria Roberta Macii, l’assessora comunale al porto Barbara Bonciani, il consigliere regionale Francesco Gazzetti, l’amministratore delegato di Fincantieri infrastructure, Claudio Andrea Gemme, il responsabile per la parte infrastrutturale Enrico Pribaz e il responsabile della parte amministrativa ed economica Simone Gagliani.
Con la firma del contratto, gli aggiudicatari avranno a disposizione 90 giorni per consegnare il progetto esecutivo per il quale l’RTI ha incaricato un raggruppamento di progettisti composto da Technital spa (società mandataria), Modimar Project ed E&G. Successivamente, verranno avviate le attività per la bonifica bellica, che richiederanno 270 giorni di tempo.
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