“Definanziamento scelta inaccettabile, Progetto Raccordo strategico per il Paese”
Presenti al Palazzo del Portuale Fossi, segretario Pd Toscana; Corrado, segreteria nazionale Pd; Simiani e Ylenia Zambito, parlamentari Pd; Gazzetti e Anselmi, consiglieri regionali Pd; Franchi, segretario territoriale Pd; Nanni, segretario Pd Collesalvetti; i sindaci di Livorno e Collesalvetti, Salvetti e Antolini; la presidente della Provincia, Bessi; l'assessora al porto, Bonciani
I rappresentanti del Pd, regionali e nazionali, e delle istituzioni locali riuniti al Palazzo del Portuale per dire no al definanziamento da parte del Governo di 300 dei 312 milioni destinati al collegamento tra l’Interporto e la linea Vada-Collesalvetti-Pisa-Firenze (progetto Raccordo). "Pd attivo e reattivo, faremo una battaglia parlamentare affinché i soldi tornino al loro posto. E un'opera di interesse nazionale"
Emiliano Fossi, segretario Pd Toscana; Annalisa Corrado, segreteria nazionale Pd; Marco Simiani e Ylenia Zambito, parlamentari Pd; Francesco Gazzetti e Gianni Anselmi, consiglieri regionali Pd; Alessandro Franchi, segretario territoriale Pd; Paolo Nanni, segretario Pd Collesalvetti. Con la partecipazione dei sindaci di Livorno e Collesalvetti, Luca Salvetti e Adelio Antolini, della presidente della Provincia Marida Bessi e dell’assessora al porto Barbara Bonciani. Riuniti nella sala congressi del Palazzo del Portuale – dove è in corso la mostra Il Porto delle Donne inaugurata il 7 luglio dalla presidente del Comitato Permanente della Camera per i Diritti Umani nel Mondo l’onorevole Laura Boldrini – il 14 luglio i rappresentanti del partito e delle istituzioni si sono voluti riunire, su invito di Gazzetti, per lanciare un messaggio univoco sul definanziamento, da parte del Ministero delle Infrastrutture, di 300 dei 312 milioni già finanziati dal Governo Draghi e destinati al cosiddetto Progetto Raccordo, ovvero il collegamento tra l’Interporto Vespucci e la linea Vada-Collesalvetti-Pisa-Firenze, un’opera che unitamente alla Darsena Europa è ritenuta da tutti strategica non solo per Livorno e la Regione Toscana ma per l’intero Paese in quanto in grado di standard”>potenziare i collegamenti del porto di Livorno alla rete ferroviaria nazionale. Uno delle questioni chiave, ascoltando i vari interventi, è proprio questa: l’importanza dell’opera e quindi l’importanza che le risorse vengano ripristinate. “Sarebbe una mazzata all’economia di tutto il territorio locale e regionale – ha detto Simiani – se l’infrastruttura Raccordo non venisse realizzata. Il porto di Livorno rappresenta per la Toscana una porta sul Mediterraneo. Il Pd farà una battaglia parlamentare affinché i soldi tornino al loro posto”. “Chiederò ai parlamentari di centrodestra che si uniscano a questa battaglia politica perché la decisione di togliere le risorse colpisce un territorio intero. Terremo alta l’attenzione” ha aggiunto Zambito. Di Pd “vigile” e “attento” nel suo ruolo di opposizione al Governo ha parlato Fossi: “Abbiamo dimostrato a tutti i livelli del partito di essere stati attivi e reattivi nell’accorgerci di questo taglio, a cominciare dal livello parlamentare con le interrogazioni di Simiani e Zambito, e regionale con i consiglieri Gazzetti e Anselmi. Non molleremo, non faremo sconti. La Toscana deve essere tra le priorità di questo esecutivo. Le rassicurazioni non ci bastano, vogliamo certezze”. Per Gazzetti “si tratta di una scelta che dire inaccettabile è dire poco. Auspico che questa decisione venga rivista. Il Pd ha fatto bene a far conoscere la posizione del Governo rispetto ad una opera strategica per l’intera economia della Toscana e del Paese”. Poi la parola è passata agli amministratori locali. A cominciare dalla presidente della Provincia, Bessi, che nel sottolineare “la centralità di posizione tra partito e istituzioni”, ha detto che sarebbe un colpo mortale a tutta la filiera se venisse a mancare questo finanziamento concludendo che “si ricordano del porto di Livorno solo per gli sbarchi”. Anche il sindaco Salvetti ha sottolineato la capacità del Pd di “alzare gli scudi e reagire in maniera spontanea e univoca, seppur nella drammaticità della questione” per poi ricordare che parliamo di un’opera fondamentale per Livorno, la Toscana e l’intero Paese su cui sono stati presi impegni assunti e programmati e che non possono venire meno”. Infine, Antolini ha illustrato l’importanza di portare a termine il progetto Raccordo anche per una questione di salvaguardia ambientale. “Un conto, a livello ambientale, è spostare le merci su gomma. Un altro è trasportarle su rotaia”.
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