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Interporto, il bilancio sorride: utile di 3 milioni e 600mila euro

Sabato 23 Marzo 2019 — 06:00

Il presidente Nastasi e l'amministratore delegato Fulceri hanno illustrato il preconsultivo di Interporto 2018. Grande crescita e nuovi progetti per il futuro

di Federico Bacci

E’ un bilancio estremamente positivo quello presentato nella mattina del 22 marzo nei locali dell’Interporto Vespucci dal presidente della società Rocco Guido Nastasi e dall’amministratore delegato Bino Fulceri. Il preconsultivo 2018, che comprende i due anni precedenti a quest’ultimo, porta con sé felici conferme e tante novità.

“Il bilancio provvisorio analizzato nel pre-consultivo – ha spiegato l’amministratore delegato Fulceri – parla di un utile di 3 milioni e 600mila euro. Ancora non possiamo approvare il bilancio definitivo, poiché ci sono ancora alcune dinamiche in atto; è evidente però una grande ripresa per Interporto, che in soli due anni ha ripianato le perdite degli anni scorsi e ricostituito il capitale sociale della società. C’è stata attenzione e mantenimento dei costi, senza tagliare quelli di manutenzione delle strutture, fondamentali, e conferma dei ricavi, con risultato molto positivo del nostro impianto di pesa (250mila euro annui di fatturato, ndr). Tuttavia la plusvalenza rilevante è arrivata dalle vendite immobiliari e dalla risoluzione positiva del contenzioso legale sull’impianto fotovoltaico. Avendo ricostituito il capitale sociale, andremo anche incontro probabilmente all’aumento di capitale come da accordi con Autorità Portuale e con la Regione”.

“Per quanto riguarda i rapporti con la Regione Toscana – ha proseguito il presidente Nastasi – il supporto è ampio: l’ente ha deliberato un mandato per gli uffici regionali per la predisposizione dell’acquisto dei due capannoni di Interporto Vespucci (senza nessuna modifica per le ditte che li occupano, ndr), pedina fondamentale nel risanamento del mutuo “Bullet” in atto, stimandone il valore intorno ai 29 milioni di euro; la procedura per la legge è in fase di lavorazione, ma il futuro è molto roseo, con una previsione di terminare il tutto entro la fine del 2019 e di vendere gli immobili entro il 2022 in piena trasparenza. Quando i mutui saranno estinti, quindi, vedremo come in due anni Interporto avrà risanato i suoi debiti per ben il cinquanta per cento“.

Il focus della presentazione si è poi spostato sul futuro del polo Interporto Vespucci.

“Le premesse ci sono tutte per aprire i primi cantieri riguardanti lo scavalco ferroviario di collegamento tra i porti di Livorno e Piombino – ha dichiarato ancora Nastasi – anche se ancora manca la firma fondamentale del Ministero dei Trasporti. L’operazione, dal costo di 24 milioni di euro, avrà un contributo, tra gli altri, di 2,5 milioni dal ministero, che eventualmente dovrebbero essere coperti dalla regione. Nonostante questo piccolo intoppo, mi sento di dire che il progetto scavalco è pronto per partire. Inoltre, dopo gli incontri con RFI, Autorità Portuale e Comune di Collesalvetti, c’è stata la prima presentazione provvisoria del progetto per il raccordo ferroviario Interporto-Collesalvetti-Pisa: un’operazione estremamente massiccia e ambiziosa che però sembra alle griglie di partenza, che va incontro alle richieste europee di trasformazione di almeno il 50% del trasporto su gomma in trasporto su ferro entro il 2050. L’Interporto diventerà così un centro ferroviario importantissimo”.

Ma non finisce qui: “Il 26 marzo – ha aggiunto Fulceri – verrà firmato a Firenze l’accordo per la realizzazione della piattaforma farmaceutica nella zona dell’Interporto, di cui dovremmo vedere i frutti nei prossimi mesi. Si tratterà di un polo di 100mila mq (la metà di questi con la possibilità di realizzazione di impianti coperti) che verrà dotato di strutture estremamente all’avanguardia in questo campo e creerà tanti nuovi posti di lavoro. La posizione logistica strategica dell’Interporto ha sposato perfettamente le esigenze del trasporto di questo tipo di “merce“, vista la vicinanza dell’aeroporto e dei porti. Verrà inoltre creato, nell’area del porto di Livorno, un magazzino di stoccaggio per merce refrigerata, fino a oggi non presente nella zona, e abbiamo anche migliorato e ampliato il nostro personale impianto di potabilizzazione dell’acqua. Stiamo anche cercando un’occupazione per la struttura del “rustico” rimasto a oggi inutilizzato nell’area Interporto, e per confermare l’importanza dell’Interporto segnaliamo l’acquisto da parte dell’azienda Giorgio Gori di un territorio di 60mila mq, dove verrà edificato un capannone-magazzino di 30mila; in generale, sempre più imprese si affidano al nostro snodo e quelle già presenti si stanno consolidando”.

Le ultima opere in cantiere per Interporto sono il Truck Village e la “banda larga”: “Il Truck Village sarà un’enorme area dotata di tutti i servizi possibili – ha terminato Fulceri – che fungerà da parcheggio e punto di ristoro per gli autotrasportatori. Uno snodo di qualità che diventerà punto fondamentale per il porto e per il mondo logistico in generale, visto che adesso ci sono aree più o meno improvvisate che non soddisfano i bisogni. Insieme a questo progetto segnaliamo anche l’inizio dei lavori per la messa in rete a banda larga, che dovrebbero terminare entro un paio di mesi, iniziativa nata dall’accordo tra Autorità Portuale e Tim che porterà grandi benefici e comodità all’organizzazione lavorativa”.

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