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“Per l’automotive Livorno punti sull’export”

Mercoledì 17 Gennaio 2018 — 15:50

L’Ad di Cilp, Aldo Padova, invitato alla seconda puntata di Porto Aperto: "Necessario ripristinare i binari sulla Sponda Est della Darsena Toscana". Alla trasmissione ha partecipato anche il general manager di Cilp, Simone D’Angelo

“A Livorno la vera sfida da vincere è quella di dotare il porto dei necessari collegamenti ferroviari sulla sponda est della Darsena Toscana. L’obiettivo? Sviluppare il traffico delle auto nuove anche in export”. Lo ha detto il 17 gennaio l’amministratore delegato della Compagnia Impresa Lavoratori Portuali, Aldo Padova, durante la registrazione della nuova puntata di Porto Aperto, il format televisivo ideato dall’Autorità di Sistema Portuale in collaborazione con l’emittente televisiva Telegranducato. Alla trasmissione hanno preso parte anche il general manager di Cilp, Simone D’Angelo, che si è confrontato con una sessantina di studenti provenienti dall’ITI e dall’Istituto Nautico, e il dirigente promozione e studi dell’Authority, Gabriele Gargiulo, che assieme a Padova è stato ospite di un talk show dedicato al tema dell’automotive. Nel corso della puntata, l’amministratore delegato della Cilp si è soffermato molto sui punti di forza e sulle criticità dello scalo labronico. “Come Cilp – ha detto – abbiamo chiuso il 2017 con oltre 310 mila vetture, contribuendo a fare di Livorno un hub di riferimento per i flussi in import di auto nuove”.
Ma è sull’export, dove notoriamente lo scalo labronico è più debole, che possono essere espresse nuove potenzialità: “Potremmo raggiungere risultati importanti anche nell’esportazione se riuscissimo a ripristinare i binari di collegamento tra il Terminal Livorno Est (area Paduletta/FS) e la Tirrenica”, ha aggiunto Padova rispondendo a una domanda del conduttore sulle ragioni che hanno consentito al Porto di Koper di sbaragliare la concorrenza dei porti italiani e di aggiudicarsi la nuova gara indetta da Daimler per l’esportazione di auto di lusso verso l’Asia. “Le case automobilistiche tedesche – ha spiegato – sono abituate a inviare le proprie auto sui carri ferroviari e il non avere questo raccordo ci ha chiaramente penalizzati. Assieme all’Autorità di Sistema bisognerà coinvolgere RFI e il Ministero delle Infrastrutture per realizzare l’infrastruttura quanto prima”.
Livorno, che in questi anni ha fatto tanto per rafforzare il ferroviario, realizzando per esempio il collegamento diretto tra il porto e la linea Tirrenica, su questo fronte può insomma giocarsi altre importanti partite. L’Autorità di Sistema è già a lavoro da tempo: il presidente Corsini si sta occupando del nuovo Piano del Ferro di Sistema e l’intervento di ripristino dei collegamenti ferroviari sulla sponda est è parte integrante di un percorso che avrà come traguardo l’inoltro via ferrovia di volumi di traffico sempre maggiori.

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