Cerca nel quotidiano:

Condividi:

Nuovo Dpcm. Confcommercio: “Così è un altro lockdown”

Martedì 13 Ottobre 2020 — 15:44

Marcucci: ""Stiamo attenti, perché chiudere banconi e attività è facile, ma così la notte può solo diventare più incontrollata e pericolosa, con una inarrestabile diffusione di abusivismo e degrado"

“Inconcepibile la stretta che riguarda bar, ristoranti e pasticcerie, con la ristorazione consentita fino alle 24 se con servizio al tavolo e fino alle 21 in assenza di servizio al tavolo. Il divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dopo le 21, significa chiudere bottega appena iniziato il lavoro. Queste limitazioni sono prima di tutto inefficaci e in secondo luogo estremamente dannose per un settore che è già stato colpito pesantemente dal lockdown e dalle norme anti contagio”. E’ questo il commentano “a caldo” arrivato alle redazioni locali da parte di Confcommercio Livorno.

“Il settore, per sua natura, è già sottoposto a una normativa stringente in materia di igiene e sicurezza, e chi è riuscito a restare a galla dopo il lockdown ha investito riorganizzando personale, processi, strutture. Il nuovo DPCM,invece di premiarlo, penalizza fortemente il settore somministrazione, compreso il comparto banchetti e feste. Il limite di 30 persone imposto al wedding e simili non tiene conto del contesto in cui si tiene il ricevimento: quanto sono grandi i locali? Si tratta di un rinfresco all’aperto o al chiuso?”. Federico Pieragnoli, direttore provinciale Confcommercio sottolinea le incongruenze delle nuove misure.

“Gli imprenditori fanno il possibile per rispettare le prescrizioni e sono sempre pronti a collaborare con le forze dell’ordine contro assembramenti e rischi, ma non possono continuare a pagare per competenze altrui. L’obbligo di distanziamento e mascherina sul suolo pubblico è sicuramente adeguato al periodo, ma non poteva certo essere imposta dai gestori delle attività, che non hanno strumenti e autorità per intervenire. Impedire ai locali di vendere quando le galline vanno a letto non è certo la strada”.

Interviene anche la presidente provinciale Francesca Marcucci (nella foto): “Stiamo attenti, perché chiudere banconi e attività è facile, ma così la notte può solo diventare più incontrollata e pericolosa, con una inarrestabile diffusione di abusivismo e degrado. I danni d’altro canto sono certi: è bastata la concomitanza di notizie sulla recrudescenza del contagio, l’attesa del nuovo DPCM e le prime temperature autunnali, a far scendere immediatamente i fatturati del settore del 25%. Più che restringere gli orari di apertura sarebbe stato sensato allargarli, in modo che le persone non si riversassero davanti ai locali contemporaneamente, attuando contestualmente una strategia capillare e attenta di controlli da parte delle forze dell’ordine”.

L’estate, con la concessione da parte delle amministrazioni di spazio pubblico gratuito all’esterno dei locali, ha dato una breve boccata di ossigeno a ristoranti e pubblici esercizi, che però sono lontani dal recuperare le perdite della primavera, e soprattutto scontano la quasi totale mancanza dei turisti internazionali.

Ma il nuovo DPCM colpisce anche altre imprese del settore quello turistico e ricreativo che non vedono la luce in fondo al tunnel.

“La sospensione totale dei viaggi d’istruzione e delle visite guidate finirà per portare al collasso un sistema economico. Secondo le nostre stime, in linea con l’indagine della Camera di Commercio (che arrivava a giugno), il 20% della filiera dell’accoglienza, della somministrazione e dei servizi al turista sta valutando la chiusura definitiva dell’attività. La grande accortezza delle imprese dei servizi alla persona per quanto riguarda regole e normative, ha permesso la ripresa del lavoro di parrucchieri, estetisti ecc. ma si tratta di micro imprese con profitti bassissimi anche “in tempi di pace”, che hanno mantenuto i clienti ma hanno ridotto gli introiti mediamente del 30%. Per i locali da ballo, poi, si tratta di una catastrofe annunciata, e i finanziamenti per il ristoro del comparto sono ad oggi – secondo Confcommercio,- assolutamente inadeguati. Il settore dell’abbigliamento è al collasso, il settore servizi, che si stava riprendendo, verrà nuovamente colpito. Interventi contro il contagio sono necessari ma non si può sempre penalizzare le imprese senza dare sostegni economici reali” conclude Marcucci.

Condividi:

Riproduzione riservata ©

QuiLivorno.it apre il canale Whatsapp. Iscrivetevi.

QuiLivorno.it invita tutti i lettori ad iscriversi al canale whatsapp aperto il 12 dicembre. Per l’iscrizione, gratuita, cliccate il seguente link https://whatsapp.com/channel/0029VaGUEMGK0IBjAhIyK12R e attivare la “campanella” per ricevere le notifiche di invio articoli. Riceverete i link delle notizie più importanti della giornata. Ricordiamo che potete continuare a seguirci sui nostri social Fb, Instagram e X