Oltre 10 milioni di euro spesi qui dai crocieristi
Solo il 31% dei passeggeri ha scelto la nostra città come meta esclusiva. Il quartiere Venezia la zona più visitata
Nel 2016 sono attraccate nel porto di Livorno 403 navi, con a bordo 807.935 passeggeri, circa il 15,8% in più dell’anno precedente. Il 77% di questi è sceso a terra per visitare la Toscana. A dirlo è il rapporto dell’Irpet presentato il 19 luglio alla Fortezza Vecchia durante il convegno “Welcome to Livorno. Port for Tuscany”. Rispetto alle presenze, a livello di nazionalità, è prevalsa una maggioranza netta di anglosassoni, circa il 62%, divisi tra extraeuropei ed europei. Al terzo posto gli spagnoli, che contano circa per l’11%, gli europei continentali e del nord (tedeschi, austriaci, olandesi e belgi, scandinavi) il 9.8%, poi i francesi con il 4,6% e solo a seguire gli italiani (3,6%). I crocieristi provenienti dai paesi extraeuropei emergenti contano nel complesso il 6,8% e gli europei dell’est il 2,3%. Motivi della visita? Principalmente le città d’arte e, a distanza, lo shopping e l’enogastronomia.
CONVEGNO PRESENTATION OF A SURVEY ON THE CRUISE IMPACT IN LIVORNO FOTO SIMONE LANARIIl 46% di chi è sbarcato ha visitato Livorno, ma solo il 31% dei passeggeri ha avuto la nostra città come meta esclusiva. Ma quali sono le zone più visitate dai crocieristi? Tra coloro che scelgono Livorno l’area del quartiere Venezia (22%) e il Mercato Coperto (23%) sono tra i luoghi più frequentati insieme alla Fortezza Vecchia (15%) il lungomare (15%), mentre relativamente poco visitati sono i Musei e gli altri luoghi d’arte (6%) e l’acquario(1%). Anche i Fossi Medicei vengono poco proposti negli itinerari e dunque poco visitati dai crocieristi (4%) tranne che dagli asiatici (12%).
Ma quanto hanno speso i crocieristi per la loro visita a Livorno? Dei 36 milioni di euro spesi dal complesso dei crocieristi circa il 28% è speso nel territorio livornese. Si tratta di circa 10,3 milioni di euro spesi dai 622.000 passeggeri che sono scesi a terra e hanno sostato a Livorno anche solo per poco tempo, con una spesa media di 32 euro a persona. Dati positivi, che sono destinati a migliorare visto che nei prossimi anni è già previsto un aumento del traffico crocieristico, tuttavia, secondo l’Irpet alcune cose devono essere migliorate. Innanzitutto deve essere aumentata l’integrazione porto-città e devono essere riqualificati i molti spazi urbani a elevato potenziale turistico oggi non valorizzati.
CONVEGNO PRESENTATION OF A SURVEY ON THE CRUISE IMPACT IN LIVORNO FOTO SIMONE LANARIOccorre poi un cambio di passo nella manutenzione del patrimonio artistico presente in città, la parte a mare, i fossi, La Fortezza vecchia, attraverso l’azione coordinata tra amministrazione comunale e Autorità portuale e Porto di Livorno 2000. Un terzo punto di azione riguarda la diversificazione e comunicazione dell’offerta turistica del territorio. “In futuro assisteremo a una crescita del settore molto consistente” è stato il commento del presidente dell’Autorità di sistema del Mar Tirreno settentrionale Stefano Corsini. L’assessore alla cultura Francesco Belais ha invece annunciato che tra poco le condizioni di chi viene a visitare la città miglioreranno: “Entro breve apriranno i bagni pubblici in via del Porticciolo”. Mentre per il presidente della Camera di commercio della Maremma e del Tirreno Riccardo Breda “la Darsena Europa potrà avere ottimi effetti sul settore turistico”. Per Massimo Provinciali (segretario generale dell’Autorità di sistema) “i prossimi 4-5 anni rappresenteranno una rivoluzione epocale per l’affaccio al mare di Livorno”. L’assessore al turismo della Regione Toscana Stefano Ciuoffo pur vedendo il bicchiere mezzo pieno è dell’idea che Livorno e il nostro territorio in genere riguardo all’ambito turistico e crocieristico abbia ancora “potenzialità inespresse da poter sfruttare”.
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